
Fontanone del Riu Neri
Il 29 giugno 2025 una squadra di speleologi e speleosubacquei del Club Alpinistico Triestino (CAT), ha individuato per la prima volta un possibile passaggio asciutto che potrebbe mettere in comunicazione il ramo principale della grotta del Fontanone del Riu Neri, in Carnia, con la caverna che conduce al sifone attualmente accessibile solo ai subacquei.
L’importante risultato è stato ottenuto grazie all’impiego dell’ARTVA

ARTVA
(Apparecchio di Ricerca dei Travolti in Valanga), una tecnologia normalmente utilizzata in ambito alpino per la ricerca di persone sepolte da valanghe. Il dispositivo, collocato sottoterra dal subacqueo Duilio Cobol in vari punti strategici del ramo asciutto, ha emesso un segnale forte e chiaro, rilevato in superficie dalla squadra di speleologi.

Speleosub nel Fontanone del Riu Neri
La scoperta apre nuove prospettive per l’esplorazione di questo complesso sistema carsico e potrebbe consentire, in futuro, di creare un accesso asciutto che renda il ramo di quasi due chilometri visitabile anche da chi non pratica immersioni speleosubacquee. Si tratterebbe di un importante passo avanti per la valorizzazione e la conoscenza di un ambiente di straordinario interesse naturalistico e storico.
La grotta del Fontanone del Riu Neri, situata ai piedi del Passo Rest, è da decenni oggetto di ricerche e immersioni pionieristiche iniziate negli anni Sessanta con Giorgio Cobol e proseguite, di generazione in generazione, fino alle attuali esplorazioni coordinate dal Gruppo Serpengatti del CAT. L’attività si svolge con la massima attenzione alla sicurezza e nel rispetto delle particolari caratteristiche del sito, che in caso di piena può trasformarsi rapidamente in un fiume impetuoso.
“Il sistema ARTVA si è dimostrato efficace anche attraverso la roccia, confermando che la tecnologia può supportare in modo concreto la ricerca di nuovi passaggi e la mappatura di ambienti ancora poco conosciuti”, spiega Duilio Cobol. “Il nostro obiettivo è rendere più accessibile questo luogo straordinario e continuare a studiarne le peculiarità.”

Ingresso del Fontanone del Riu Neri
Nei prossimi mesi proseguiranno i lavori di verifica e i rilievi per valutare la fattibilità di uno scavo controllato che permetta di aprire un ingresso alternativo.

I soci CAT durante l’esplorazione
Fotografie di Andrea Tamaro e Duilio Cobol
Ufficio Stampa: Alessandra Ressa
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