Muli de Grota, nuovo libro di Franco Gherlizza

Copertina libro Muli de grota

A tutte le persone che possono essere interessate annuncio che, entro il mese di giugno uscirà il mio nuovo libro che ripercorre, con storie, aneddoti, vecchi diari, testimonianze e tantissime fotografie, i primi trent’anni delle mia esperienza di grottista, assieme con tanti altri amici e soci del CAT.
È un libro biografico che racconta, soprattutto, lo stile di vita nel mondo della speleologia giuliana (e non solo) negli anni ‘60, ‘70 e primi ‘80; un mondo semplice e alla portata di tutta la gioventù di quei tempi.
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Grotta Valentina (TS) illuminata

Giu ’12
16
10:00

TRA PREISTORIA STORIA E NATURA

Al suo interno, nel 1987, è stata ritrovata un’ascia preistorica in pietra verde (la serpentinite roccia vulcanica particolarmente pesante proveniente dal Piemonte da possibili scambi commerciali dell’epoca) prodotto tipico degli artigiani neolitici, necessaria al disboscamento di grandi appezzamenti di terra da dedicare all’agricoltura (8000 anni fa). Ma sono stati rinvenuti anche un’infinità di cocci di vasi in ceramica e anfore romane probabilmente testimonianza di un suo antichissimo utilizzo per la raccolta dell’acqua piovana che si accumulava nella parte bassa della cavità, dove i sedimenti argillosi formavano un grande bacino. Da sempre l’acqua sul nostro territorio era una merce molto ricercata.
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Sopra e sotto il Carso 3-2012

Sopra e sotto il Carso

Sopra e sotto il Carso

Disponibile online sul sito del Seppenhofer un nuovo numero della rivista Sopra e sotto il Carso – Notiziario del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” – Gorizia.

Collegamento: www.seppenhofer.it/sopra_e_sotto_il_carso.html

Link diretto all’ultimo numero 3-2012

Abisso di Rupingrande: scoperto un nuovo inquilino

Ancora buone nuove dall’Abisso di Rupingrande, cantiere di scavo del Club Alpinistico Triestino. Sul fondo, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Geologia dell’Università di Trieste, è stata collocata una sonda per la rilevazione delle piene, ancorata all’accesso del meandro finale, uno specchio d’acqua zeppo di troglocaris.
Durante il montaggio della sonda è stato anche notato un proteus anguinus nel sifone finale della grotta, che poi si è fatto vedere anche la settimana successiva.

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Notizia ripresa da www.facebook.com

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