Muli de Grota, nuovo libro di Franco Gherlizza
È un libro biografico che racconta, soprattutto, lo stile di vita nel mondo della speleologia giuliana (e non solo) negli anni ‘60, ‘70 e primi ‘80; un mondo semplice e alla portata di tutta la gioventù di quei tempi.
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Grotta Valentina (TS) illuminata
Giu ’12 |
16 |
10:00 |
TRA PREISTORIA STORIA E NATURA
Al suo interno, nel 1987, è stata ritrovata un’ascia preistorica in pietra verde (la serpentinite roccia vulcanica particolarmente pesante proveniente dal Piemonte da possibili scambi commerciali dell’epoca) prodotto tipico degli artigiani neolitici, necessaria al disboscamento di grandi appezzamenti di terra da dedicare all’agricoltura (8000 anni fa). Ma sono stati rinvenuti anche un’infinità di cocci di vasi in ceramica e anfore romane probabilmente testimonianza di un suo antichissimo utilizzo per la raccolta dell’acqua piovana che si accumulava nella parte bassa della cavità, dove i sedimenti argillosi formavano un grande bacino. Da sempre l’acqua sul nostro territorio era una merce molto ricercata.
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Grotta Skerk
Continuano le esplorazioni del Club Alpinistico Triestino alla Grotta Skerk (Prepotto). Domenica, grazie all’aiuto prezioso di Ugo del gruppo “A.F. Lindner”, di Simona e David del gruppo “Forum Julii”, siamo riusciti ad infilarci dentro al pertugio che si apre alla base del P40, a circa -150m. Purtroppo niente ambienti larghi, abbiamo ritrovato il meandro con l’aria… lui continua …e cercheremo di farlo pure noi.
Clarissa Brun e Laura Miele (CAT)
Sopra e sotto il Carso 3-2012
Disponibile online sul sito del Seppenhofer un nuovo numero della rivista Sopra e sotto il Carso – Notiziario del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer” – Gorizia.Abisso di Rupingrande: scoperto un nuovo inquilino
Ancora buone nuove dall’Abisso di Rupingrande, cantiere di scavo del Club Alpinistico Triestino. Sul fondo, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Geologia dell’Università di Trieste, è stata collocata una sonda per la rilevazione delle piene, ancorata all’accesso del meandro finale, uno specchio d’acqua zeppo di troglocaris.
Durante il montaggio della sonda è stato anche notato un proteus anguinus nel sifone finale della grotta, che poi si è fatto vedere anche la settimana successiva.
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Notizia ripresa da www.facebook.com
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