Immagini da una giunzione

Alcuni dei partecipanti alla giunzione tra il Foran dal Muss e il Col delle Erbe (Foto R. Carbajales)

Alcuni dei partecipanti alla giunzione tra il Foran dal Muss e il Col delle Erbe (Foto R. Carbajales)

Terminato il campo speleo 2019, del “Progetto Grande Poiz”, sul versante nord del massiccio del Monte Canin (Udine – FVG). Dopo la grande emozione del collegamento tra il Complesso del Foran del Muss e il Col delle Erbe, ecco una breve sintesi degli 8 giorni nel video (vedi sotto) prodotto da Rodrigo Carbajales che parla di collaborazione e di gioia ;))

 

 

 

 
 

È giunzione …

Festeggiando la giunzione

Alcuni partecipanti al campo 2019 del “Progetto Grande Poiz”, in un selfie di Rodri, festeggiano in Casera Goriuda la giunzione

Si è felicemente concluso il campo speleo del “Progetto Grande Poiz” sul versante nord del massiccio del Monte Canin (Udine – FVG). Grandi soddisfazioni hanno accompagnato gli speleologi durante le giornate, dal 10 al 18 agosto, in Casera Goriuda che, come negli anni passati è stata la base per tutte le esplorazioni. Un ringraziamento va sicuramente al Parco delle Prealpi Giulie che mette a disposizione la struttura. Ma veniamo ai fatti. Al campo hanno partecipato 24 speleologi, di diversi gruppi regionali, che si sono avvicendati nelle ricerche, nelle esplorazioni e nella logistica. Altri amici speleo sono passati in giornata ad aiutare e a fare visita. Durante i 9 giorni di campo è stata esplorata e rilevata una cavità, si è provveduto al disarmo di alcune parti di grotte, sono stati esplorati e rilevati alcuni rami in cavità della zona e sono stati intrapresi lavori di scavo in una grotta fortemente soffiante. Ma il risultato più eclatante si è avuto martedì 13 agosto quando, alcuni speleo che si sono alternati nello scavo entrando la domenica nella Grotta Clemente passando dalla Grotta della Luganiga, hanno sfondato l’ultimo diaframma che divideva il Foran del Muss dal Col delle Erbe: la congiunzione tra i due grandi sistemi del Canin è stata fatta! Era il luglio del 1963 quando 3 forti speleologi capivano il potenziale dell’area carsica del Canin dando così inizio alle campagne di ricerca condotte da moltissimi speleologi provenienti da tutta Italia, dalla Polonia e dall’Ungheria. Il 13 agosto 2019 il sogno della giunzione si è avverato e il merito è di tanti, tantissimi esploratori che in quasi 60 anni hanno dato il loro contributo e la loro passione per raggiungere questo grande obiettivo. E comunque c’è ancora da lavorare …

Scoperta sul Canin la grotta più grande d’Italia, con la congiunzione tra il Complesso Col delle Erbe e il Foran del Muss si superano gli 80 km

Il Canin visto dai piani di MontasioAlpi Giulie. Quattro speleologi del Friuli Venezia Giulia il 13 agosto hanno realizzato la congiunzione tra due grandi grotte sul massiccio del Canin, che insieme diventano la grotta più estesa d’Italia. Come in un gioco di incastri, in un solo colpo si congiungono più di trenta chilometri del Complesso del Foran del Muss e più di quaranta chilometri del Complesso del Col delle Erbe, giganti sotterranei fatti di gallerie e pozzi che giacciono sotto le fredde rocce del Monte Canin.

Questa scoperta è solo l’ultimo tassello delle esplorazioni portate avanti in tanti anni, da numerosi speleologi italiani e stranieri, e conferma il Massiccio del Canin come uno dei più grandi massicci carsici d’Europa.

Non è facile calcolare la lunghezza totale dell’intero sistema, stimato in più di 80 chilometri, costituito da molti ingressi e dalle giunzioni successive di numerose grotte. Anche i dati catastali delle cavità interessate sono contrastanti e incompleti, per cui per sapere la misura esatta di questa enorme grotta saranno necessari mesi di lavoro. Leggi tutto…

ALCADI 2020 – dal 30 aprile al 3 maggio 2020 a Gorizia

A tutti gli Amici e colleghi,

Vi informiamo con piacere che ALCADI 2020 International Symposium on History of Speleology and Karstology in ALps, CArpathians and DInarides, si svolgerà a Gorizia dal 30 aprile al 3 maggio 2020.

In allegato la prima circolare modificata, alla quale seguiranno successivi aggiornamenti.

Saremmo grati se voleste considerare l’eventualità di partecipare al simposio presentando i risultati delle vostre ricerche storiche sulla speleologia del passato e contribuire a diffondere questo invito a tutti i vostri contatti e fra tutti i colleghi che potrebbero essere interessati alla storia della Speleologia.
Leggi tutto…

FemtoSpeleoCampo2019 – Progetto Resettum

Iniziato, con il “FemtoSpeleoCampo” il “Progetto Resettum” della speleologia pordenonese.

Recentemente si è svolto l’annuale campo esplorativo a cura dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI e amici in località Pradut (Claut, PN).

Il meteo è stato clemente e ha concesso belle giornate per le manovre speleologiche. Alle attività di esplorazione, posizionamento GPS e rilievo hanno partecipato una trentina di speleologi della regione. Una ventina le cavità visitate, alcune conosciute e altre sconosciute, nuove scoperte promettenti, ben celate tra i pini mughi.

La zona, di non facile accesso, si presenta ricchissima di cavità, geologicamente affascinanti e tecnicamente non banali, che fanno sognare chi si avventura nel cuore delle montagne.

Con il “FemtoSpeleoCampo 2019″ si è ufficialmente dato il via al “PROGETTO RESETTUM“. Si tratta di una complessa attività di ricerca che vede protagonisti non solo gli speleologi dei Gruppi di Pordenone e Sacile ma anche numerosi esperti naturalistici italiani e stranieri (botanici, chirottologi, geologi, biologi, ecc.) e ricercatori locali e che porterà alla realizzazione di una pubblicazione, una mostra e una pubblicazione su questo affascinante gruppo montano valcellinese.

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