La Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia, attiva già dall’ottobre 1997, si è costituita con statuto notarile appena nel novembre del 2004 ed è attualmente l’associazione regionale dei gruppi speleologici aventi sede nel Friuli Venezia Giulia. Visto il grande numero di associazioni presenti in tutta la Regione (circa una trentina) e la notevole mole di attività svolta da esse, si pone infatti quale punto di riferimento e di coordinamento della speleologia regionale. Attualmente conta 26 associazioni aderenti. Ha come scopo la diffusione e il progresso della speleologia in tutti i suoi aspetti, in special modo nell’ambito territoriale del Friuli Venezia Giulia, nonché la valorizzazione e la salvaguardia dell’ambiente naturale, con particolare riguardo per le aree d’interesse speleologico.
Fin dalla sua prima fondazione, la F.S.R.-F.V.G. si è sempre occupata di tutela e di divulgazione dei fenomeni carsici partecipando, con suoi esperti, a incontri e dibattiti assieme ad altre associazioni di protezione ambientale operanti in Regione.
Collabora con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla quale è stata riconosciuta quale “Associazione di promozione sociale”, per quanto attiene le problematiche speleologiche ed ha collaborato anche con il Parco Naturale delle Prealpi Giulie quale referente per la speleologia.
Ha organizzato l’VIII Convegno Regionale di Speleologia, dando alle stampe, a tempo di record, i relativi Atti; ha al suo attivo diverse pubblicazioni; ha partecipato alle edizioni delle Giornate Nazionali della Speleologia promosse dalla Società Speleologica Italiana, realizzando tavole rotonde, mostre e pulizie di cavità; fa parte, fin dalla sua istituzione, del Tavolo Permanente tra le Federazioni Regionali e la Società Speleologica Italiana; ha organizzato corsi a carattere culturale e tecnico; ha sostenuto e sovvenzionato una spedizione speleosubacquea; ha coordinato lavori di ricerca scientifica (Progetto “Clay” sulle argille di grotta, Progetto di studio sulla neotettonica).
Edita La Gazzetta dello speleologo, notiziario mensile di 8 pagine dense di notizie su tutto quanto fa speleologia in Regione. La testata ha festeggiato, nel marzo del 2005, il suo centesimo numero e si avvale anche di una versione Internet.
Il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione in Italia a dotarsi di una legge specifica sulla speleologia, legge che risale al lontano 1966. Questa sorta di “primato” è dovuta all’importanza che riveste il fenomeno carsico nel Friuli Venezia Giulia, regione nella quale è nata la speleologia grazie anche alla presenza di un territorio carsico unico al mondo che comprende, a tutto il 2004, la bellezza di 7.000 cavità conosciute, dal Carso triestino all’altipiano del Monte Canin, solo per citare le zone di interesse speleologico maggiormente conosciute nel mondo. Ed è proprio sul Monte Canin (UD) che si sviluppa il Complesso del Foran del Muss che, con una profondità di 1.110 metri, risulta attualmente l’abisso più profondo della regione; mentre è di circa 40 chilometri l’estensione della grotta con l’attuale maggior sviluppo planimetrico: il Complesso del Col delle Erbe, sempre sul Monte Canin.
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