Da Damjan Gerl al 26 Gennaio 2016
Domani, mercoledì 26 gennaio, dovrebbe essere programmata l’immersione speleosub di Gigi Casati al Gorgazzo, quella più attesa.
Casati scenderà all’interno della risorgenza, provando a superare il limite esplorato che è anche il record di immersione in grotta, 210 metri di profondità, raggiunti da lui stesso nel 2008.
All’interno del laghetto è stata montata nel frattempo una campana di decompressione, le operazioni si svolgeranno con il supporto del Centro pordenonese sommozzatori, che affiancherà l’associazione culturale Prometeo durante tutta l’immersione missione.
Nei giorni scorsi Casati ha effettuato alcune immersioni, sempre più profonde, anche se la visibilità non è stata delle migliori a causa delle piogge, e domani si tenterà l’immersione più profonda. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 26 Gennaio 2016 in Speleosub
Da Damjan Gerl al 21 Gennaio 2016
Notizia ripresa dal Mesaggero Veneto
Polcenigo, già nel 2008 lo speleonauta era sceso negli abissi sino a 212 metri di profondità. Domenica e ieri sono stati posizionati campana di decompressione e filo-guida
di Sigfrido Cescut
POLCENIGO. Da sabato scorso subacquei italiani e francesi stanno supportando Luigi Casati nella sua nuova impresa alle sorgenti del Gorgazzo. Quello specchio affascinante di acqua pura custodisce ancora i suoi segreti nelle profondità più recondite.
Casati, 51 anni, lecchese, continua la sua sfida infinita con la natura in quello specchio di cielo liquido. Già nel 2008 è sceso negli abissi sino a meno 212 metri. Un grande cartellone, posizionato recentemente nel giardino a fianco del Gorgazzo, riporta varie immagini di Casati e testi sulla storia delle immersioni. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 21 Gennaio 2016 in Speleosub
Da Damjan Gerl al 3 Settembre 2015
Il 13 agosto 2015 è stata effettuata una ricognizione subacquea tramite un piccolo veicolo filoguidato munito di telecamera (Rov) nella Grotta del Lago, o Grotta del Timavo (1844/4583 VG), l’ampia caverna dove scorre il Timavo – ultima “finestra” prima delle foci – scoperta dopo il brillamento di una mina per lo scavo del nuovo acquedotto di Trieste l’11 marzo 1970, nei terreni di proprietà di Davide Peric (che ringraziamo per la disponibilità e collaborazione).
La grotta è formata da un’unica caverna, completamente allagata, accessibile da un’entrata artificiale dopo la chiusura della voragine con una copertura in cemento armato. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 3 Settembre 2015 in Novità esplorative, Ricerche scientifiche, Speleosub
Da Damjan Gerl al 14 Febbraio 2015
Dal quotidiano La Provincia di Lecco del 9. febbraio 2015:
Lo sportivo lecchese tenta di raggiungere la profondità di 440 metri
Una sorgente in Friuli, l’aveva già esplorata fermandosi a 212 metri
Gigi Casati ci riprova. Il più famoso speleo sub italiano, uno tra i migliori al mondo, lecchese “doc”, sta tentando il record di esplorazione della più profonda sorgente italiana, quella del Gorgazzo (Italia, scoperta nel 1987 visitata da Casati nel 2008), già “violata” con altri membri della spedizione (Bolanz, Dell’Oro, Deriaz, Locatelli, Pennec) e topografata da Luigi Casati fino a -106m di profondità. Una delle più profonde topografie mai effettuate. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 14 Febbraio 2015 in Speleosub
Da Damjan Gerl al 22 Luglio 2014
Conclusa la spedizione alla ricerca di una strada maestra verso le risorgive. E le correnti hanno portato sorprese
di Patrizia Piccione
A un metaforico tiro di schioppo da piazza Unità si cela l’enigma sotterraneo più intrigante d’Europa. Sin dalla sua scoperta nel 1841, l’Abisso di Trebiciano, sul cui fondo a 329 metri di profondità scorre il Timavo, è il meraviglioso tarlo che fa impazzire gli speleologi, che da oltre 150 anni cercano di annodare l’intricata rete del corso sotterraneo del fiume. Di raffigurarne insomma il percorso tra le Grotte di San Canziano in Slovenia, dove il fiume si inabissa, e le risorgive a San Giovanni di Duino, dove riaffiora. Sotto il Carso si nasconde un vasto regno sotterraneo fatto di grotte, collettori, laghi sommersi, sifoni e gallerie, che fanno parte del cosiddetto reticolo del Timavo ipogeo. Le principali “star underground” per dare delle risposte utili a svelare il percorso delle acque tra il punto A e il punto B sono l’Abisso di Padriciano e il Pozzo dei Colombi, una sorta di tubone verticale che termina in uno specchio d’acqua, alle spalle della chiesetta di San Giovanni di Duino. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 22 Luglio 2014 in Novità esplorative, Ricerche scientifiche, Speleosub
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