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| 18:00 |
La Società Adriatica di Speleologia è lieta di invitare tutta la cittadinanza e le autorità alla conferenza “I risultati delle recenti esplorazioni subacquee nel Timavo”
Domenica 13 ottobre 2013, presso il Magazzino delle Idee (Corso Cavour – entrata lato mare) di Trieste, alle ore 18.00, si terrà la presentazione conclusiva dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto TIMAVO SYSTEM EXPLORATION 2013.
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Ezio Anzanello – Bus de la Lum ingresso
Un gruppo misto di speleo (G.S. Vitt. Veneto, G.S.Sacile e U.S.P.) nel mattino di domenica 8 settembre si è trovato in Piancavallo, seggiovia e dopo 30 minuti comodi a piedi in direzione Palantina si arriva alla cavità. La grotta ha uno andamento prevalentemente verticale e consiste in un continuo sali-scendi per circa 300 metri di sviluppo: si scende di 90 m, si sale di 40 m, si scende di 60 m, si sale di 30 m, si scende di 20 m e infine 80 m! Leggi tutto…
A circa un anno dall’inizio delle ricerche condotte dal Gruppo Triestino Speleologi (GTS) sul versante nord del massiccio del Monte Canin (Friuli Venezia Giulia) nella zona denominata “Grande Poiz”, è il caso di trarre le prime conclusioni su quanto è stato fatto finora.
Partita in sordina lo scorso autunno, l’attività in zona è esplosa questa estate, grazie alla collaborazione di diversi amici di alcuni gruppi regionali (Unione Speleologica Pordenonese CAI – USP CAI, Gruppo Speleologico San Giusto – GSSG, Grotta Continua – GC, Gruppo Speleologico Pradis – GSP, Gruppo Grotte Carlo Debeljak – GGCD). Si è quindi pensato di dare un nome a tutta questa attività, concentrata principalmente nella conca del Grande Poiz, a una quota compresa tra i 1500 e i 1650 m.
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Ieri sera 6 agosto dopo le sei del pomeriggio abbiamo deciso di fare una punta esplorativa visto che il nostro geologo Andrea scalpitava per vedere le novità, per cui all’ingresso della grotta ci siamo trovati in sei: Rosa (fortunosamente recuperata) Loris, Andrea, Cristian,Luca e il sottoscritto, Andrea ci ha illustrato le peculiarità geologiche della cavità mentre Luca raccoglieva i quintali di ossa lungo il percorso, presso la Sala del crollo abbiamo deciso di percorrere il meandro ventoso, dove ci siam fermati la volta precedente ma a cinquanta metri di percorso abbiamo deciso di scendere per un pozzetto lungo il meandro per vedere dove portava, prima sorpresa: si tratta di un ramo attivo intercettato dal fossile, che abbiamo percorso per un tratto a valle ma dove si insabbiava (provare a scavare), poi abbiamo risalito il meandro a monte, Leggi tutto…
Nel corso della pulizia dell’Abisso di Padriciano è stata notata, da Paolo “Papo” Alberti, una finestra che si apre a una quarantina di metri dall’ingresso e dalla quale esce una modesta corrente d’aria.
Nelle settimane successive, una volta conclusasi la pulizia della grotta, una squadra di speleologi del CAT ha raggiunto la finestra con un traverso e ha potuto accertare la presenza di un bel pozzo parallelo a quello che porta al fondo della grotta che scende per oltre 40 metri. Leggi tutto…
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