In Slovenia nuovo sistema con maggior sviluppo

Anche se non prettamente inerente la nostra Regione credo che questa notizia sia comunque interessante!

Nei giorni di metà agosto è stata effettuata una nuova connessione tra le grotte che compongono due sistemi sloveni sotto il monte Migovec (Kanin). Nel Sistema Migovec è stato così raggiunto lo sviluppo di 24.900 m, sorpassando di “brutto” l’attuale maggior sviluppo sloveno del sistema Postojnska jama di Postumia che, ricordiamo, con lo sviluppo di 20.570 m ora è al secondo posto, mentre al terzo il sistema Kačna jama / Abisso dei serpenti con 15.151 m.
La connessione è stata effettuata dagli speleologi inglesi del Imperial College Caving Club e del gruppo speleo sloveno Jamarska sekcija PD Tolmin.
Per maggiori info: http://www.karstworlds.com/

A.N.F. Campo 2012

Si sono concluse con giovedì 16 Agosto le attività legate al campo speleo Pricotic 2012 che si è svolto dal 9 al 13 agosto alle pendici del monte Cavallo di Pontebba, presso la risorgiva Da Rio(6285/3633 Fr). Purtroppo alcuni temporali precedenti l’inizio del campo hanno precluso il lavoro all’interno della risorgiva, relegandolo a attività videofotografiche nella prima parte della grotta. L’impossibilità di proseguire in rilievi e le esplorazioni all’interno della sorgiva ha permesso di riprendere in esame le pareti rocciose che danno su Studena bassa e le pendici del monte Cavallo di Pontebba dove lo scorso anno avevamo intravisto un potenziale ingresso. Grazie a queste attività è stata infatti ritrovata la Caverna sopra Studena Bassa, raggiunta ed esplorata da due soci nel 2007 e poi mai più rivisitata ne topografata! La cavità è stata quindi rilevata e sulla via del ritorno sono state intravisti ulteriori potenziali ingressi che però richiederanno delle arrampicate su parete. La caverna in ogni caso si arresta dopo 25 m di sviluppo … un vero peccato visto l’ingresso di 16 x 6 m! Notizie ben più interessanti sono giunte invece dall’ingresso intravisto lo scorso anno alle pendici del monte Cavallo!!! Dopo un difficilissimo avvicinamento fra pareti e pini mughi l’ingresso è stato trovato e dopo una veloce esplorazione in pantaloncini e canottiera (per questo la cavità ha preso il nome ‘Grotta degli sprovveduti’) la cavità è stata esplorata per circa 65 m fino ad arrestarsi su una grossa frana dalla quale fuoriesce una notevole corrente d’aria. A prescindere però dalle potenzialità esplorative che possono esserci oltre la frana, ben più interessanti sono stati i reperti ossei rinvenuti all’interno della cavità, al momento sono stati rinvenuti dei denti presumibilmente di orso di cui non si conosce l’età, altre ossa sono presenti sotto pietrame e sedimenti e saranno da asportare dal sito con la dovuta cura. Per questo infatti dopo il rientro il 13, è stato necessario ritornare sul luogo il 16 per iniziare i lavori di documentazione fotografica del sito per poter programmare i lavori di scavo nel migliore dei modi. Nel contempo sono proseguiti i lavori per l’asportazione della frana che preclude l’avanzamento delle esplorazioni.

Fotografia e altre informazioni sono disponibili sul sito dell’A.N.F. e sul profilo Facebook.

Week End a Malga Confin

Si è concluso nel migliore dei modi il week end ludico-esplorativo che la Sezione speleo dell’Associazione Naturalistica Friulana ha passato i giorni scorsi presso l’agriturismo Malga Confin in comune di Venzone. Gli obiettivi principali dell’uscita erano: … terminare il rilievo e l’esplorazione dell’abisso del Monte Plauris che da anni è fermo in un cassetto, indagare un vecchio ingresso trovato dal G.S.S.G. in zona Cjadinut, ma del quale non esistono notizie ed infine festeggiare i nuovi speleo provenienti dall’ultimo corso!

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Abisso di Rupingrande: scoperto un nuovo inquilino

Ancora buone nuove dall’Abisso di Rupingrande, cantiere di scavo del Club Alpinistico Triestino. Sul fondo, grazie alla collaborazione del Dipartimento di Geologia dell’Università di Trieste, è stata collocata una sonda per la rilevazione delle piene, ancorata all’accesso del meandro finale, uno specchio d’acqua zeppo di troglocaris.
Durante il montaggio della sonda è stato anche notato un proteus anguinus nel sifone finale della grotta, che poi si è fatto vedere anche la settimana successiva.

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Notizia ripresa da www.facebook.com

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