Ricerche scientifiche nell’Abisso di Rupingrande / Repen

Sabato 5 marzo: cinque speleologi del CAT (Clarissa Brun, Ernesto Giurgevich, Emanuele Maranzana, Paolo Polizy e Giuliano Zivoli) sono scesi a -90m nell’Abisso di Rupingrande per posizionare un paio di bottigliette atte alla raccolta della condensa, nonché per la misurazione della CO2 dell’aria e per le letture con il micrometro alla stazione di monitoraggio.

Il giorno dopo (domenica 6 marzo) sono scesi, sempre in cinque (Alessandro Albanese, Clarissa Brun, Andrea Canu, Bastiano Deschmann e Giorgio Zanutto) per la raccolta della condensa e per la lettura del pH. Tre di loro hanno proseguito la discesa fino al fondo attuale dell’Abisso, posto a -318 m, dove hanno avuto la gradita sorpresa di trovare ad aspettarli ben otto vispi protei in ottimo stato di salute.

Fotostoria di Peter Gedei della Sancinova jama

Oggi il fotografo sloveno Peter Gedei ha pubblicato la sua fotostoria della Sancinova jama. Fotto mozzafiato per una grotta mozzafiato … da vedere!

Vedi fotogalleria in inglese oppure sloveno.

Scoperta nuova grotta di notevoli dimensioni presso Basovizza/Bazovica

Gli speleologi triestini Claudio Bratos e Mauro Kraus hanno scoperto una grotta dalle ragguardevoli dimensioni interne – come si può apprezzare nel video – tra Padriciano/Padriče e Basovizza/Bazovica. La nuova cavità prende il nome da Stojan Sancin, per lunghi anni a capo della sezione speleo dello Slovensko planinsko društvo Trst è recentemente scomparso. Ancora in fase di esplorazione, ma dai dati raccolti fino ad ora, non va a collegarsi ne con la Grotta Impossibile ne con la Grotta Skilan, entrambe grandi cavità dei dintorni di Basovizza/Bazovica.

Campo speleo 2021 del Gruppo Grotte del CAT in Canin

Come consuetudine anche quest’anno il Club Alpinistico Triestino ha organizzato un campo speleologico in Canin. La zona prescelta rimane la stessa dove opera da alcuni anni; sotto il monte Leupa, a quota 2200 metri. Il periodo: dal 29.7. al 14.8.2021. Qui è ancora in esplorazione la Grotta del Giglio dove, attualmente, si è raggiunta la profondità di 300 metri.

Durante l’ultima esplorazione, del 2020, si è tentato il superamento di una frana mediante uno scavo. Rivelatasi alquanto instabile e pericolosa si è pensato di desistere nel seguire quella via, preferendo l’alternativa offerta da un camino che da accesso a una finestra che si apre 20 metri più in alto e quindi a un meandro. Quest’anno l’intenzione era il superamento del meandro nella speranza di intercettare un pozzo che consentisse di scendere evitando la frana.

Le condizioni meteo avverse, purtroppo hanno mutato i piani concordati. Dieci giorni ininterrotti con pioggia e grandine di intensa violenza e una notevole quantità di neve ancora presente, insolita per il periodo estivo, non hanno consentito l’accesso alla grotta. Durante i rari e brevi periodi di “quiete” si sono fatte delle battute di zona lungo la fascia in corrispondenza della profondità massima raggiunta all’interno della grotta stessa (a 1 ora di cammino dal campo base). L’intenzione e la speranza era di trovare un ingresso basso dal quale accedere alla grotta. Una tale eventualità avrebbe consentito, oltre ad evitare l’acqua nelle parti con maggior presenza e scorrimento, un più rapido avvicinamento alla zona d’esplorazione e, seppure azzardata, la speranza di evitare la frana.
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A Claut lo SpeleoCampo2020

Alcuni partecipanti

Alcuni partecipanti

La Speleologia pordenonese CAI ritorna in …grotta.

Dal 24 al 26 luglio scorso si è svolto il consueto campo speleologico in Pradut (Claut) organizzato dall’Unione Speleologica Pordenonese CAI. Quest’anno è stato denominato “Atto Speleo Campo”, rispettando la serie di unità di misura sempre più infinitesimali, come da tradizione.

Ma di infinitesimale c’è stato poco: una decina di squadre, da tre a quattro soci ciascuna, attive nella zona con compiti ben definiti, dalla ricerca e posizionamento di nuovi ingressi all’esplorazione di grotte già conosciute, ma soprattutto l’attività di rilievo delle cavità, con un numero sempre maggiore di soci, anche giovanissimi, ormai esperti nel riprodurre fedelmente le forme ed i vuoti nel sottosuolo in base alle misurazioni prese sia con i nuovi metodi digitali che con la tradizionale bussola, clinometro e cordella metrica. Leggi tutto…

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