Da Damjan Gerl al 12 Novembre 2017
Ciao a tutti,
su invito di Giuseppe Troncon, vi inoltriamo questa richiesta di collaborazione per esplorazioni nella Spluga della Preta.
Per i più giovani e per coloro che non fossero a conoscenza della storia della Preta e dell’Operazione Corno d’Aquilio (OCA) e, soprattutto, per chi non sapesse chi è Giuseppe Troncon, segnaliamo il bellissimo ed esaustivo libro curato da Giuseppe Troncon, Francesco Sauro e Giorgio Annichini dal titolo La Spluga della Preta. Venticinque anni di ricerche ed esplorazioni dall’Operazione Corno d’Aquilio a oggi.
La speleologia regionale, ma soprattutto triestina, all’epoca, si era distinta in numero di partecipanti e giornate dedicate all’OCA che è stata la prima grande esperienza italiana di bonifica di una cavità. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 12 Novembre 2017 in Annunci, Novità esplorative
Da Gianni Benedetti al 22 Agosto 2017
Foto di gruppo con un saluto all’amico Giovanni Badino
Dal 12 al 20 agosto si è svolto un campo speleologico intergruppi del Progetto Grande Poiz sul massiccio del Monte Canin (Alpi Giulie, Udine).
Il campo ha avuto come base la casera Goriuda, messa a disposizione dall’Ente Parco Prealpi Giulie.
Con l’ausilio di alcuni voli d’elicottero, alla casera è stata trasportata una grande quantità di materiali, alcuni dei quali necessari per una radicale pulizia e sistemazione della casera stessa.
Nel corso dei 9 giorni di campo, si sono alternati una trentina di speleologi di diversi gruppi del Friuli Venezia Giulia: Leggi tutto…
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Pubblicato da Gianni Benedetti il 22 Agosto 2017 in Novità esplorative
Da Damjan Gerl al 1 Marzo 2017
Riportaimo qui sotto la notizia ripresa dalla Scintilena da un post di Alessandro Mosetti su Facebook (con foto e video):
DP2017 – Monte Canin – Foran del Muss (FVG): il 18-19-20 febbraio 2017, a distanza di 5 anni, finalmente si è riaperto il sifone a 1264m di quota nella grotta DP n° catasto 7780 (Dopra P), che è stato superato utilizzando una muta stagna. Il ramo è stato parzialmente esplorato per un 500-600m circa di sviluppo e rilevato in modo speditivo per i primi 170m. Intercetta alcuni arrivi e sembra puntare verso l’esterno, superando i rami della soprastante grotta Rotule Spezzate n° catasto 5561, con la quale, non è escluso, potrebbe collegarsi.
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Pubblicato da Damjan Gerl il 1 Marzo 2017 in Novità esplorative, Video
Da Damjan Gerl al 26 Febbraio 2017
Nel mese di settembre dell’anno precedente è iniziata una campagna di lavori nella Grotta Vittoria (526/2744 VG), presso Aurisina, da parte degli speleologi Andrea Miglia ed Andrea Chiorri (quest’ultimo del CAT). L’intenzione è di rendere la grotta più agibile, mettendo delle corde fisse su alcuni saltini di 2-3 metri per agevolare la loro discesa.
Inoltre verrà effettuata la rimozione di tutti i rifiuti presenti alla base del pozzo d’accesso e anche dei due pozzi ciechi che si aprono vicino alla china detritica iniziale; per questo motivo verrà anche parzialmente allargato il cunicolo che porta, dopo la china detritica, al resto della grotta, ora molto scomodo e dal suolo ingombro di vetri e residui di filo spinato (chiaramente questa operazione di pulizia sarà annunciata in anticipo perché serviranno almeno 10 persone). Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 26 Febbraio 2017 in Ambiente, Novità esplorative
Da Damjan Gerl al 12 Febbraio 2017
Trieste, discarica di tubi nella Grotta Impossibile
Scoperti dalla Commissione Boegan i resti dei sondaggi geognostici effettuati per realizzare poi la galleria della Gvt: abbandonati a fine cantiere da chi ha costruito il tunnel di Cattinara di Riccardo Tosques
da Il Piccolo del 12.2.2017
TRIESTE Uno degli ipogei più belli e vasti dell’intero Carso triestino deturpato dai lasciti del cantiere del “tubone” di Cattinara. L’inattesa documentazione è stata registrata da alcuni membri della Commissione Grotte “Eugenio Boegan” del Sag-Cai di Trieste che durante una ricognizione all’interno della cosiddetta Grotta Impossibile, proprio nella nuova grande stanza dedicata alla memoria del giovane naturalista triestino Thomas De Marchi, hanno rinvenuto cospicui resti dei sondaggi geognostici – carotaggi a distruzione – propedeutici alla costruzione del tunnel autostradale. In poche parole un centinaio di metri di tubi in plastica e una sonda in acciaio che giacciono nelle viscere del Carso da oltre dieci anni. Leggi tutto…
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Pubblicato da Damjan Gerl il 12 Febbraio 2017 in Ambiente, Novità esplorative, Ricerche scientifiche
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