Gli speleosub francesi nei misteri del Timavo esplorate nuove cavità

TSE2014_1Conclusa la spedizione alla ricerca di una strada maestra verso le risorgive. E le correnti hanno portato sorprese
di Patrizia Piccione

A un metaforico tiro di schioppo da piazza Unità si cela l’enigma sotterraneo più intrigante d’Europa. Sin dalla sua scoperta nel 1841, l’Abisso di Trebiciano, sul cui fondo a 329 metri di profondità scorre il Timavo, è il meraviglioso tarlo che fa impazzire gli speleologi, che da oltre 150 anni cercano di annodare l’intricata rete del corso sotterraneo del fiume. Di raffigurarne insomma il percorso tra le Grotte di San Canziano in Slovenia, dove il fiume si inabissa, e le risorgive a San Giovanni di Duino, dove riaffiora. Sotto il Carso si nasconde un vasto regno sotterraneo fatto di grotte, collettori, laghi sommersi, sifoni e gallerie, che fanno parte del cosiddetto reticolo del Timavo ipogeo. Le principali “star underground” per dare delle risposte utili a svelare il percorso delle acque tra il punto A e il punto B sono l’Abisso di Padriciano e il Pozzo dei Colombi, una sorta di tubone verticale che termina in uno specchio d’acqua, alle spalle della chiesetta di San Giovanni di Duino. Leggi tutto…

Timavo System Exploration 2014: ed inizia l’avventura…

_DSC9337 miniE’ entrata nella fase operativa la settimana di esplorazioni subacquee riguardanti il corso sotterraneo del fiume Timavo.
Oggi, domenica 13 luglio, sono stati portati in profondità i materiali necessari alle immersioni sia nell’Abisso di Trebiciano che al Pozzo dei Colombi. Le condizioni generali si sono dimostrate abbastanza favorevoli in tutte le due grotte, con visibilità dell’acqua discreta ed una certa corrente. Se non ci saranno grandi precipitazioni nei prossimi giorni, la situazione potrebbe dimostrarsi quasi ottimale. Leggi tutto…

Immersione fino -40m nella grotta Na jami a Bagnoli

Na jami2 luglio 2014, Grotta Na jami (Antro di Bagnoli) a Bagnoli/Boljunec (TS).

Immersione ad una profondità di -40m. A causa dello scarso flusso d’acqua la visibilità era molto scarsa. Le strettoie all’inizio del sifone sono molto strette. In progetto ancora future immersioni. Leggi tutto…

Gravimetria: uno strumento per scoprire nuove grotte?

Giu ’14
18
18:15

grotta+bougGrotta Gigante e scienza.

Da sempre gli speleologi ricercano nuove tecniche per indagare la presenza nel sottosuolo di grotte ancora sconosciute. A tale scopo sono stati adottati con successo metodi empirici, quale la ricerca sul terreno di “fessure soffianti”, da cui fuoriesce con forza l’aria durante le piene dei corsi d’acqua che scorrono in gallerie sotterranee ad esse collegate. Ma ci si affida anche alle tecnologie più sofisticate, come gli strumenti utilizzati nel campo delle indagini gravimetriche. Leggi tutto…

Posizionamento del rilevatore delle acque di base nell’Abisso Samar

Kraški krti/Talpe del Carso:
Su richiesta dell’università di Trieste siamo andati a posizionare in fondo all’abisso Samar, 110 metri sotto terra e ad appena 4 metri su livello del mare, uno strumento automatico per registrare vari parametri delle acque di base. Durante le piene, il livello dell’acqua sale anche di un ventina di metri: ad oggi non è chiaro da dove provenga, ma si ipotizza che vi sia un qualche collegamento con l’inghiottitoio del lago di Doberdò. L’idrografia sotterranea della provincia di Gorizia è uno dei grandi misteri della geologia, ed il gruppo speleologico Talpe del Carso sta cercando di far luce (letteralmente).
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