Monte Canin. Storia di una giunzione

Nov ’19
17
10:00

Nell’ambito della VI edizione della manifestazione “Vini appuntamento con la storia”, domenica 17 novembre alle ore 10.00, nella Sala polifunzionale della Biblioteca del Villaggio del Pescatore (Duino Aurisina – TS), si terrà una proiezione dal titolo Monte Canin. Storia di una giunzione organizzata dal Gruppo Speleologico Flondar e dal Gruppo Triestino Speleologi.

La presentazione, condotta da Gianni Benedetti (Progetto Grande Poiz e Gruppo Triestino Speleologi), verterà sulla scoperta del collegamento tra i due maggiori sistemi carsici del Monte Canin (UD) che ha portato alla formazione della grotta più estesa d’Italia con oltre 80 km di sviluppo.

Siete tutti invitati!

Due documentari per Cinemazero a Pordenone

Nov ’19
14
20:45

PASSIONE, RICERCA, DIDATTICA, ESPLORAZIONE
I tanti volti degli speleologi di oggi

14 novembre ore 20.45
Sala Grande di Cinemazero, Piazza Maestri del Lavoro – Pordenone

INCONTRI d’AUTUNNO 2019, nell’ambito della rassegna di eventi culturali Sul filo di cresta a cura della Sezione CAI di Pordenone, con il patrocinio del Comune di Pordenone, in collaborazione con Cinemazero, l’USP (Unione Speleologica Pordenonese CAI) presenterà due docu-film vincitori del premio HellsBells 2019.

  • PALAWAN, il fiume misterioso
    Alexis Barbier-Bouvet, Arte France One Planet
    Francia / 2017 – Campana d’oro
  • LA MAGÀRA, il collettore segreto degli Alburni
    Pino Antonini e Vito Buongiorno
    Italia / 2018 – Campana d’argento

Una visione concreta e spettacolare dell’esplorazione speleologica, della bellezza del mondo sotterraneo  e dell’importante rapporto tra speleologia e ricerca scientifica.

Aggiunta del 8.11.2019:

BuonaGiornata amico Speleo.

Con la presente, nell’invitarti alla serata di proiezioni dedicata alla Speleologia del 14 novembre proposta dalla Sezione CAI di Pordenone, nell’ambito della rassegna “Incontri d’Autunno 2019”, con la collaborazione dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI, ho il piacere di comunicarti che in tale occasione sarà distribuito il libro,

Storie e memorie di grotte e altre avventure umane: cinquant’anni di Speleologia a Pordenone

appunti di un trascorso che proietta questa nostra passione per il mondo ipogeo, e non solo, nel futuro.

Augurandomi la Tua significativa presenza alla serata, ti porgo i miei più cordiali speleosaluti.

Il Presidente dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI
Roberto Faggian

Relazione di attività nella Škalova jama e nella Nuova grotta soffiante sul Hermada

Comincia cosi la relazione di oggi di Matteo Cavanna:

Ciao Ragazzi, Buongiorno a Tutti!

Approfitto di un paio d’ore di riposo dalla attività in grotta per relazionare il lavoro in corso.

Con il Patrocinio di Società Speleologica Italiana, Federazione Speleologica Regionale FVG, Federazione Speleologica Isontina, Comune di Doberdò del Lago – Doberdob, Comune di Savogna d’Isonzo – Sovodnje ob Soči, al momento siamo impegnati su due fronti:
1. Škalova jama
2. Nuova grotta soffiante sul Hermada

Leggete la continuazione nel documento allegato:

2019 Novembre – SKALOVA JAMA Relazione Matteo dd. 06.11.2019

Corso di II Livello SSI sui Sistemi Informativi Territoriali – GIS

Nov ’19Nov
1617

SOCIETÀ SPELEOLOGICA ITALIANA
COMMISSIONE NAZIONALE SCUOLE DI SPELEOLOGIA

COMITATO ESECUTIVO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
 

Corso di speleologia di II livello
“I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI –
USO DEL GIS IN SPELEOLOGIA”

(16 – 17 novembre 2019)

INTRODUZIONE:
Le grotte sono “oggetti” complessi e tridimensionali, ma per motivi pratici siamo stati costretti per quasi due secoli a rappresentarle usando disegni in 2 dimensioni, spesso dei simboli su un foglio bianco. Le grotte però sono inserite in un contesto geografico e la quantità di dati di cui disponiamo è cresciuta nel tempo, cambiando anche il modo di rappresentare il territorio.

Abbiamo imparato da decenni a rappresentare la complessità delle aree carsiche usando una rappresentazione spaziale degli “oggetti” che chiamiamo grotte. Ad esempio indicando su una mappa la posizione degli ingressi.
Leggi tutto…

Ieri incidente all’Abisso di Trebiciano

Ieri mattina, intorno alle dieci e trenta il Soccorso Alpino e Speleologico è intervenuto a Trebiciano con diciannove tecnici – tra cui due infermieri specializzati e il medico speleologo – presso l’Abisso di Trebiciano. Nell’abisso, ad una quota di 250 metri negativi, un minorenne di undici anni residente a Sežana ma di origini italiane S. (Nome) L. E. (COGNOME) è caduto mentre percorreva la ferrata della grotta assieme al padre e al fratellino procurandosi una ferita alla testa e un forte trauma cranico dopo cinque metri di volo, quelli compresi tra un ancoraggio e il successivo. L’incidente è avvenuto al penultimo pozzo prima di raggiungere il Timavo. Quando i soccorritori sono giunti sul posto il ferito aveva quasi guadagnato l’uscita della grotta aiutato dal padre e da altri speleologi ungheresi che lo hanno aiutato a risalire dopo che aveva perso i sensi. Il bambino è stato affidato sull’ambulanza. L’intervento si è chiuso alle 12. Sul posto anche i Vigili del Fuoco.

Melania Lunazzi addetta stampa CNSAS FVG

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Notizia ripresa da scintilena.com e dal Primorski Dnevnik

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