Si è spento Fabio Forti

Notizia ripresa da Triesteprima.it
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Si è spento Fabio Forti, Trieste piange una delle sue menti migliori
Se n’è andato all’età di 92 anni uno degli ultimi testimoni dell’insurrezione triestina durante la Seconda guerra mondiale. Ebbe un ruolo attivo nella Commissione Grotte Boegan, socio dell’Alpina, assessore comunale e profondo conoscitore del nostro Carso

Fabio Forti se n’è andato. Uno degli ultimi testimoni dell’insurrezione di Trieste del 30 aprile 1945 contro il nazifascismo e tra i massimi esperti di carsismo a livello internazionale si è spento nel capoluogo regionale all’età di 92 anni. Forti era stato consigliere comunale, combattente nel Corpo dei Volontari della Libertà, ufficiale della Repubblica Italiana per mano e volere del Presidente Giorgio Napolitano, factotum della Società Alpina delle Giulie, assessore del Comune di Trieste e molto altro.

Nel 2012 l’allora sindaco Roberto Cosolini gli consegnò il sigillo trecentesco per il suo impegno nei confronti della collettività. Nelle sue apparizioni pubbliche Forti ricordava molto spesso l’insurrezione avvenuta negli ultimi giorni della Seconda guerra mondiale a Trieste, così come le migliaia di aneddoti legati al mondo sotterraneo che tanto amava. A circa 40 anni iniziò anche a collaborare con l’Università di Trieste e più precisamente con l’Istituto di Geologia e Paleontologia. Leggi tutto…

Gorgazzo -222m: i video

Ecco qui sotto i due video che ha pubblicato Krzysztof Starnawski inerenti l’immersione di inizio settembre al Gorgazzo, nella quale ha raggiunto la profondità di -222m:

Gorgazzo -222m Seacraft from Starnawski on Vimeo.

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Conferenza e visita dell’Acquedotto Teresiano di Trieste

Set ’19
13
00:00

La Società Adriatica di Speleologia organizza una Conferenza ed una visita dell’Acquedotto Teresiano di Trieste.

Venerdì 13ACQUEDOTTO TERESIANO: Due secoli di storia e le recentissime SCOPERTE e NOVITÀ.
Ore 21.00 sede VI circoscrizione, Rotonda del boschetto 6, Trieste (Parcheggio interno).

Sabato 14 mattina: VISITA alle GALLERIE SUPERIORI dell’acquedotto, con prenotazione dopo la conferenza di venerdì sera.

Evento gratuito.
Foto: uPIX

Raggiunti -222 metri al Gorgazzo, immersione speleosub da record

Lo speleosub polacco Krzysztof Starnawski in immersione al GorgazzoL’impresa dello speleosub è da record: «Ho toccato i -222 metri nel Gorgazzo, un’emozione indescrivibile»

È soddisfatto l’esploratore speleosubacqueo polacco Krzysztof Starnawski, 51 anni, dopo la storica immersione che l’ha condotto negli “abissi” inesplorati della sorgente polcenighese. L’acqua limpida permetteva di vedere durante l’immersione sino a trenta metri

«Ho fatto il record di immersione nel Gorgazzo. A 222 metri di profondità la cosa che mi ha più emozionato è un allargamento del cunicolo, una cavità da esplorare meglio: conto di tornare presto per farlo e per immergermi ancor più in profondità». È soddisfatto l’esploratore speleosubacqueo polacco Krzysztof Starnawski, 51 anni, dopo la storica immersione che l’ha condotto negli “abissi” inesplorati della sorgente polcenighese. L’acqua limpida permetteva di vedere durante l’immersione sino a trenta metri e oltre, ha osservato lo speleosub. E ha aggiunto: «La discesa mi è stata facilitata dall’ottimo lavoro svolto da Luigi Casati, il quale ha segnato il percorso durante le sue precedenti immersioni». Leggi tutto…

Convegno L’Isonzo sotterraneo e il Lago di Doberdò

Set ’19
7
10:00

L’ISONZO SOTTERRANEO E IL LAGO DI DOBERDÒ
tra speleologia, conservazione e sfruttamento idropotabile

a cura del Comune di Monfalcone, del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università degli Studi di Trieste e della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia.

Gli interventi antropici, più dei cambiamenti climatici occorsi nell’ultimo secolo stanno modificando il contesto idrogeologico delle acque carsiche che dall’Isonzo scorrono per percorsi perlopiù sconosciuti verso le sorgenti del Timavo.

Conoscere i percorsi della rete idrica sotterranea permette di tutelare e valorizzare l’acqua che beviamo. Il Lago di Doberdò ne è un chiaro indicatore: la carenza di acqua congiuntamente ad un abbandono della manutenzione della vegetazione stanno portando il lago ad un progressivo interramento. Da un paio d’anni un gruppo di lavoro multidisciplinare transfrontaliero, che unisce ricercatori universitari, speleologi ed appassionati, cerca di comprendere i processi in atto per individuare eventuali possibili strategie di intervento. Durante la conferenza verrà presentato lo stato dell’arte degli studi fin qui eseguiti, compresi i primi risultati del tracciamento realizzato lo scorso luglio. Leggi tutto…

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