Speleorando – decima edizione

Speleorando – Neospeleologi alla scoperta della speleologia

Questa decima edizione di Speleorando, promossa dal Club Alpinistico Triestino, intende far conoscere l’enorme importanza
che molte grotte del Carso Triestino rivestono in fatto di paleontologia e di archeologia.

La presenza dell’uomo preistorico sul Carso risale al Paleolitico inferiore ed è documentata in modo quasi continuo fino agli albori della storia. Dal Riparo di Visogliano dove visse l’uomo preistorico più di 450.000 anni fa, alla Grotta Pocala, abitata dall’Uomo di Neanderthal, alla Grotta Azzurra di Samatorza, sede di genti del mesolitico e poi fino alla Grotta delle Gallerie che in Val Rosandra ospitò abitanti del neo-eneolitico, ci troviamo davanti ad una eccezionale sequenza di “culture preistoriche” in un’area decisamente e incredibilmente piccola.

Saranno visitate alcune grotte che hanno dato alla luce grandi quantità di reperti di faune preistoriche e di manufatti dall’uomo primitivo, rappresentati da oggetti di pietra e di ossa lavorate per ottenere semplici utensili. Tutte le grotte che saranno visitate sono rappresentate da ambienti di facile accesso, adatte a chi si avvicina al mondo ipogeo per la prima volta, compresi i bambini.
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San Giovanni: situazione geologica e grotta dei Morti

Apr ’19
12
19:00

Circolo Ricreativo S. S. Bocciofila “San Giovanni”
e
Club Alpinistico Triestino – Gruppo Grotte

San Giovanni: un rione ai piedi del Carso.
Situazione geologica e grotta dei Morti

Venerdì, 12 aprile 2019 – Ore 19.00, Piazzale Gioberti, 1 – Trieste

Interverranno: Sergio Dolce, Daniela Perhinek e Moreno Tommasini

Saranno proiettate immagini e il video “La Grotta dei Morti” realizzato dal Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino.

Il rione di San Giovanni-Guardiella (TS) è adagiato su un pendio che è costituito da marne e arenarie, rocce non carsificabili appartenenti alla tipica formazione del Flysch. Questa formazione rocciosa è priva di fenomeni carsici e quindi assolutamente priva di grotte.

Ma poco più in alto, immediatamente sopra la curva della cava Faccanoni, il flysch lascia allo scoperto le rocce calcaree che invece subiscono l’azione dell’acqua e presentano fenomeni carsici sia di superficie che di profondità.

Tra le grotte presenti nella zona, sopra la cava, è particolarmente interessante la Grotta dei Morti: tale grotta fa parte della storia speleologica triestina legata alla ricerca dell’acqua e rappresenta una pagina drammatica nell’ambito della
esplorazione sotterranea.

INGRESSO LIBERO

Presentazione libro su Sistiana (TS)

Apr ’19
15
17:00

Il Gruppo Speleologico Fiondar ha il piacere di invitare la S.V. alla presentazione ufficiale del volume

Sistiana un piccolo territorio con una grande storia

Lunedì 15 aprile alle ore 17.00 presso il Why Not di Sistiana (TS)

Saluti istituzionali:
DANIELA PALLOTTA – Sindaco di Duino Aurisina/Devin Nabrežina
ANNALISA D’ERRICO – Consigliere delegato alla Cultura

Interverranno:
RINALDO STRADI – Presidente del Gruppo Speleologico Fiondar
STEFANO MOCCHIUTTI – Direttore Filiale di Duino BCC Staranzano e Villesse
MAURIZIO RADACICH – Autore

Modera:
MASSIMO ROMITA – Assessore al Turismo

Si ringrazia per la collaborazione il Lions Club Duino Aurisina
Ingresso libero fino ad esaurimento posti – info 339.6908950

Scrivere il Buio 2.0

SCRIVERE IL BUIO 2.0

Incontro Nazionale sull’editoria speleologica in Italia

Un evento promosso dalla rivista “Sopra e sotto il Carso” e “Scintilena

Prima circolare

TAIPANA – UD, 15-16 giugno 2019

Cogliendo lo spunto del breve incontro, che ha visto gran parte degli editori delle principali testate speleologiche riunito a Casola Valsenio nel corso del raduno nazionale 2018, le riviste proponenti programmano per il 15-16 giugno 2019 un tavolo di discussione sul tema della speleologia diffusa attraverso la carta scritta e online.
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Le forme del buio: corso di fotografia degli speleotemi a Pordenone

Alpioniscus feneriensis - foto di Enrico Lana

Alpioniscus feneriensis – foto di Enrico Lana

Riconoscere gli speleotemi, catturarli al meglio con l’obiettivo fotografico per riportarli fuori con noi, più fedelmente possibile, a disposizione degli esperti di geologia e biologia. (Notizia ripresa da Scintilena)

A Barcis (PN) dal 24 al 26 maggio 2019 l’Unione Speleologica Pordenonese e la Scuola Nazionale di Speleologia del Cai organizzano un corso di fotografia degli speleotemi, indicato anche a speleologi non fotografi.
Il corso affronterà le basi della tecnica fotografica, il triangolo dell’esposizione e la profondità di campo, l’importanza dell’illuminazione, la fotografia macro, la fotografia d’ambiente, soffermandosi sulla fotografia di elementi geologici e morfologici.

Si parlerà anche di paleontologia e biologia, oltre che dell’importanza della documentazione fotografica per lo studio del mondo ipogeo. Leggi tutto…

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