Troglobi in primo piano
Marco Bani
Uno degli aspetti più affascinanti del mondo sotterraneo è che in un ambiente così estremo rispetto alle condizioni che consentono la vita vi siano degli organismi che in quel buio assoluto vivono e si riproducono. La macrofotografia è la metodica che permette di catturare l'immagine di questi viventi così peculiari e di proporla anche a chi speleologo non è. Per chi esplora le grotte apprendere i rudimenti della tecnica, se non dell'arte, di fotografare i piccoli protagonisti del buio può essere molto utile, se non doveroso, visto che solo così tanti endemismi che vivono nei sistemi carsici possono essere conosciuti e contribuire alla formazione di quella coscienza naturalistica di cui non si può mai esagerare l'importanza.
Fotografare il piccolo significa anche documentare i dettagli della spelegenesi e della speleopoiesi, con le microforme e i cristalli, contribuendo alla comprensione del fenomeno carsico. Talvolta però la semplice meraviglia delle forme appaga al di là di ogni considerazione scientifica e ogni scatto può valere per le emozioni che può riservare.
Fotografia ipogea digitale e nuove luci
Paolo Dori
È il ripercorrere la storia fotografica del sottoscritto, dalle prime immagini ricordo fino allo sviluppo di nuove tecniche di illuminazione per la fotografia e per il video.
Illustrando come si passa dai flash alle lampade, spiegando le impostazioni della fotocamera digitale a seconda del tipo di illuminazione adottata.
La caccia alla bella foto è l'argomento sul quale è incentrata la lezione, come avvalersi della squadra fotografica e come fare, in breve, a sfruttare gli uomini e l'illuminazione a vantaggio di scatti di elevata qualità.
Si vogliono dare nozioni inerenti sia alla fotografia analogica che a quella digitale, in campo 2d e specialmente in campo 3d con accenni alla preparazione del filmato digitale 3d con videocamere.
Eventuale spiegazione di utilizzo di software inerenti.
Sono previste prove pratiche sul campo (grotta!).