Pubblicazioni edite
Speleologia isontina
Già da qualche tempo ha visto la luce il numero 8, anno X, novembre 2002, del notiziario dei gruppi grotte isontini. Tra le consuete quattro pagine che formano il foglio informativo, spicca un articolo di Maurizio Comar sui fenomeni carsici in Libano, da lui osservati in occasione di un viaggio di lavoro. Non mancano poi articoli di varia natura, che spaziano da mostre su temi archeologici alla normativa per la custodia di fossili, dalla scoperta di nuove cavità al resoconto di corsi, dalle impressioni di bambini alle prese con la speleologia urbana a notizie burocratiche sulla Federazione Isontina ed i suoi componenti. (MK)
Cane sciolto
Avventure di un alpinista triestino. È il libro che Toni Klingendrath ha appena pubblicato per i tipi della CDA & Vivalda Editori e che comincia con il racconto dell’esperienza speleologica, maturata in seno alla Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, che ha portato l’autore, dapprima ragazzetto, nelle grotte del Carso triestino e poi, più maturo, nelle cavità e negli abissi del Monte Canin. Il libro continua con il racconto di varie esperienze e avventure in diverse montagne in giro per il mondo ma, molto spesso, ritornano tra le righe il ricordo delle grotte e le esperienze ipogee vissute. (MB)
Anthèo
Il bollettino n. 6 – dicembre 2002 del Gruppo Speleo Archeologico “Giovanni Spano” di Cagliari contiene gli Atti del Convegno “Il carsismo e la ricerca speleologica in Sardegna”, svoltosi a Cagliari nel novembre 2001 e al quale due gruppi triestini portarono dei contributi, sotto forma di relazione o di poster. Alle pagg. 243-254 viene pubblicato il lavoro “Le campagne speleologiche del Gruppo Triestino Speleologi in Sardegna (1971-1979)”, a cura di Gianni Benedetti e Mila Bottegal del GTS; alle pagg. 261-268 Pino Guidi, per la Commissione Grotte “Eugenio Boegan”, presenta invece la relazione intitolata “Una spedizione speleo del 1955 sul Monte Albo”. (GB)
Le voragini catastrofiche – un nuovo problema per la Toscana
La Regione Toscana ha recentemente dato alle stampe gli atti del convegno svoltosi a Grosseto nel marzo 2000, inerente il “problema” sinkhole in Italia e in Toscana. Per quanto riguarda il problema a livello nazionale, tra i diversi contributi troviamo anche uno inerente la nostra Regione: Franco Cucchi e Chiara Piano con “Ipercarsismo superficiale e sepolto nelle evaporiti del Friuli-Venezia Giulia” (pagg. 35-46). Il lavoro prende in considerazione alcuni fenomeni di dissesto in Carnia (Val Pontaiba, Prato Carnico, Alta Val Tagliamento, Ovaro, Sauris) innescati dalla dissoluzione di depositi evaporitici. Questi fenomeni possono essere ad evoluzione progressiva ma lenta o ad evoluzione catastrofica; i secondi sono sicuramente i più caratteristici ed evidenti, quali doline di crollo o doline alluvionali, come quelle createsi all’improvviso nel greto del Fiume Tagliamento a Quinis nel 1964 e studiate dal Gortani. (GB)
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