Corsi passati
Corso sulle tecniche di primo soccorso
La Scuola di Speleologia di Monfalcone del Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante” ha organizzato dal 18 febbraio al 20 marzo il primo corso di secondo livello SSI avente per tema le tecniche di primo soccorso. Lo scopo del corso, realizzato in collaborazione con la sezione di Fiumicello (GO) della SOGIT e con il patrocinio della CNSS - SSI, è stato quello di fornire ai partecipanti un minimo di preparazione per poter affrontare un’eventuale emergenza medica che si potesse presentare durante l’esplorazione di una grotta, in particolare per quanto riguarda le tecniche per stabilizzare l’infortunato in attesa dell’arrivo delle squadre del CNSAS.
Direttore del Corso è stato Sergio Soban, mentre il corpo degli istruttori era composto da Francesco De Florio, Stelio Weigl Orlando, Mario Rusin e Massimo Sandri della SOGIT, nonché da Igor Ozbot, del CNSAS.
Il programma svolto è stato il seguente:
- Martedì 18 febbraio: presentazione del corso, organizzazione del soccorso speleologico in Italia, corretto allertamento del CNSAS.
- Giovedì 20 febbraio: catena del soccorso, scala delle urgenze, esame dell’infortunato, PLS.
- Martedì 25 febbraio: apparato tegumentario, ferite, disinfezione, emorragie, tecniche di emostasi, fasciature.
- Giovedì 27 febbraio: apparato respiratorio, asfissia, rimozione di corpi estranei, pratica di respirazione assistita.
- Giovedì 6 marzo: annegamento, embolia, edema polmonare, pratica di respirazione assistita.
- Martedì 11 marzo: apparato cardio-circolatorio, arresto cardiaco, infarto, angina, pratica massaggio cardiaco.
- Giovedì 13 marzo: shock, folgorazione, pratica massaggio cardiaco.
- Martedì 18 marzo: apparato locomotore, traumi delle ossa e delle articolazioni, trauma cranico, traumi vertebrali, distorsioni, lussazioni, tecniche di immobilizzazione.
- Giovedì 20 marzo: lesioni da caldo e da freddo, ustioni, punture di insetti, morsi di animali, rabbia, leptospirosi, morbo di Lyme.
I quattordici partecipanti, oltre a ricevere le dispense sui vari argomenti e l’attestato di partecipazione, hanno potuto sostenere un esame per l’ottenimento del diploma di primo soccorritore, attestato riconosciuto dalla Regione Friuli-Venezia Giulia. (SS)
Workshop sull’idrologia carsica
Sabato 17 e domenica 18 maggio si è svolto un seminario dal titolo “Nuovi aspetti della ricerca operativa nell’idrologia carsica sotterranea”. Organizzato dalla Commissione Grotte “E. Boegan” di Trieste, il corso aveva lo scopo di raggruppare le varie esperienze che gli studiosi triestini hanno maturato nell’ambito dell’idrologia carsica. Ha aperto i lavori il presidente della CGEB, Alessio Fabbricatore, che ha introdotto l’argomento ricordando l’importanza dell’acqua e sottolineando il rammarico per il fatto che, nell’Anno Internazionale delle Acque Dolci, l’opinione pubblica non sia ancora stata coinvolta e interessata come invece avvenne nel 2002 in occasione dell’Anno Internazionale delle Montagne. I lavori sono iniziati con un’introduzione all’idrologia da parte di Franco Cucchi, seguita da una esauriente relazione di Enrico Merlak sul chimismo delle acque. È stata la volta di Giacomo Casagrande che ha relazionato sui problemi connessi con la registrazione in continuo dei parametri delle acque carsiche; Fabio Gemiti ha spiegato l’utilizzo dei traccianti e, infine, Stojan Sancin, con l’ausilio di diapositive, ha descritto i fenomeni delle “bocche soffianti” a monte di Trebiciano. Nella giornata di domenica alcuni degli allievi hanno seguito una lezione pratica, tenuta da Enrico Merlak e Sergio Dambrosi, che si è svolta alla Grotta di Trebiciano. Circa 12 gli allievi (di cui tre provenienti dal Veneto) che hanno partecipato alle lezioni “in aula”, lezioni che, grazie alla preparazione dei docenti, sono state seguite con grande interesse. Unica pecca, la quasi totale assenza degli organizzatori che hanno lasciato soli i docenti a chiudere i lavori del sabato e gli allievi ad autogestirsi la giornata di domenica. (MB)
Corso di rilievo a Sacile
Si è concluso venerdì 13 giugno il corso di topografia organizzato dal Gruppo Speleologico Sacile e strutturato in nove lezioni teoriche e in quattro esercitazioni pratiche (totale ancora tredici). A dispetto, o grazie al numero fatidico, il corso è andato molto bene ... poca teoria e tanta pratica con gran soddisfazione degli allievi.
Dieci i diplomati, con grande successo per il GPS. Mettendo a profitto le uscite pratiche del corso, si è dato un notevole impulso all’attività di posizionamento delle cavità del Cansiglio. A tutt’oggi sono state riposizionate quasi tutte le cavità della Zona Pian Cansiglio-Candaglia (circa 45 cavità, mancano solo due o tre che non si trovano) pervenendo anche alla scoperta di alcune nuove cavità, in corso di esplorazione. Entro metà luglio i dati saranno messi a disposizione del Catasto Regionale. (CB)
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