All’Incontro Nazionale di Speleologia, svoltosi quest’anno a San Giovanni Rotondo (FG) ai primi di dicembre, era presente una cospicua rappresentanza della speleologia regionale, che si è distinta presentando dei pannelli, dei filmati e delle relazioni. In particolare queste ultime erano le seguenti tre: “Morfologie ipogee e neotettonica” di Andrea Mocchiutti, presentata dallo stesso, “Recenti ricerche sulla Grotta dell’Uragano (Monte Musi – Prealpi Giulie Occidentali)” di Clarissa Brun e Rino Semeraro, presentata dalla Brun, e “Le cavità naturali adattate a ricovero antiaereo per la popolazione civile, nella provincia di Trieste, durante la seconda guerra mondiale” di Maurizio Radacich, presentata da F. Gherlizza. (GB)
La Federazione Speleologica Regionale del Friuli-Venezia Giulia ha organizzato sabato 13 dicembre 2003 con inizio alle ore 10.00, nella sede del Municipio di Resia (Prato di Resia, UD), un incontro tecnico sui risultati della spedizione speleosubacquea “Resia 2002”. Ha fatto gli onori di casa il responsabile dell’Ente Parco Prealpi Giulie, Stefano Santi, che ha illustrato la manifestazione e che ha passato poi la parola a Sergio Barbarino, in qualità sia di presidente dell’Ente Parco che di sindaco di Resia. Ha concluso la parte dedicata ai saluti Gianni Benedetti, in qualità di presidente della FSR, che ha ricordato come questa seconda iniziativa, grazie all’ospitalità del Comune dell’Ente Parco, segue a distanza di due anni il Convegno sui 30 anni di ricerche sul Foran del Muss. Franco Gherlizza, come responsabile organizzativo della spedizione “Resia 2002”, ha tracciato la storia delle esplorazioni nella Risorgiva “del Serpengatto” e il resoconto della spedizione dell’anno scorso. Duilio Cobol, uno degli speleosub della spedizione, ha relazionato sulle scoperte fatte oltre il primo sifone. Questo intervento, come il precedente, è stato accompagnato dalle immagini della spedizione. Dopo un breve dibattito con vari interventi del pubblico presente, l’incontro è proseguito con la relazione di Luciano Russo che ha esposto i lavori speleosubacquei ancora da fare nell’area del parco e zone limitrofe (Fontanon di Goriuda, Grotta di Barman, Grotta dell’Uragano, Grotta di Vedronza). Al suo intervento è seguito un altro breve dibattito, dopo il quale Ernesto Giurgevich ha illustrato i materiali e le tecniche speleosubacquee attuali e passate, non senza prima aver letto uno stralcio del diario di uno dei portatori che hanno accompagnato gli speleosub degli anni ’80 alla Risorgiva del Monte Sart. È stato quindi proiettato il film sulla spedizione, a cura di Mauro Campini: “Resia 2002 – Immergersi nella leggenda”.
I partecipanti si sono spostati quindi nelle sede del Parco, dove è stata inaugurata una mostra fotografica con pannelli, realizzata da alcuni gruppi speleologici, sull’attività speleologica svolta all’interno del Parco. A conclusione è stato predisposto un rinfresco.
Nel pomeriggio, nel laboratorio del Centro Visite, si sono potute ammirare le diapositive in 3D di Guglielmo Esposito, sempre inerenti la spedizione speleosubacquea “Resia 2002”. (GB)