Il ricco panorama ipogeo della città di Gorizia si arricchisce di una nuova cavità, scoperta e topografata dal CRC “Seppenhofer”. All’interno di un appezzamento di terreno situato lungo la strada che conduce alle frazioni di Piuma ed Oslavia, nell’immediata periferia della città, è stata individuata la cantina di un edificio ormai scomparso a seguito degli eventi bellici della guerra ’15-‘18. L’opera sotterranea, che costituiva il piano interrato di una costruzione soprastante, si sviluppa per una trentina di metri, ed è formata da tre vani distinti separati da murature in pietra arenaria del posto; lo stesso materiale costituisce i muri perimetrali, mentre le volte del soffitto sono in mattoni. Il tutto è di accurata fattura, con pavimenti lastricati in pietra, pozzetti di scolo a pavimento e bocchette per l’aerazione naturale. Gli accessi sono costituiti da una scalinata e da una botola posta all’altezza del primo vano. Da una prima indagine storica, è emerso che il locale sotterraneo era adibito a deposito di derrate, essendo utilizzato da una ditta di distribuzione di generi alimentari che operava in città. La sua costruzione risale alla seconda metà del 1800. (MM)