L’opinione dello speleo
 

L’EDITORIA SPELEOLOGICA NEL FRIULI-VENEZIA GIULIA (DAL 1997 AL 2003)

Premessa

Quanto segue vuole essere una finestra aperta sulla produzione editoriale dei gruppi speleologici della Regione Friuli-Venezia Giulia negli ultimi sette anni (1997-2003). Lo stillicidio con il quale si producono queste pubblicazioni rende difficile comprendere quanto la speleologia nostrana riesce lentamente, ma inesorabilmente, a divulgare. Concentrando i dati raccolti in un unico articolo, si ha la possibilità di prendere atto, concretamente, della decorosa speleo-editoria che ci riguarda. A mio avviso siamo tra i più (se non i più) prolifici dispensatori di pubblicazioni, riviste, libri e articoli speleologici d’Italia, ma, ripeto, è una mia sensazione, non giustificata da tangibili riscontri, ma parzialmente confrontata con il resto dell’editoria nazionale.

La raccolta dei dati

Per quantificare la mole delle pubblicazioni in esame, ho eseguito una ricerca bibliografica capillare tenendo conto, principalmente, delle riviste periodiche di speleologia, dei libri a tema e di alcune riviste (necessariamente periodiche), che hanno ripetutamente (o molto frequentemente) ospitato contributi che riguardano la speleologia in genere. Di queste ho considerato, comunque, soltanto le singole pagine che trattano l’argomento in questione, eliminando, a priori, tutto il resto. Le riviste prese in considerazione sono quattro, e precisamente: Alpi Giulie, Alpinismo Triestino, Tuttocat e Natura Nascosta.

Di certe realtà produttive, invece, non ho voluto tener conto. Ho eliminato, da subito, tutti gli articoli di speleologia apparsi su quotidiani e riviste (anche specializzate) e su testate per le quali la speleologia è un argomento occasionale. Anche se qualche giornale ha ospitato articoli di “peso”, è estremamente difficile farsi un quadro generale della presenza regionale e nazionale del fenomeno.

È probabile che qualcosa mi sia sfuggito (e me ne scuso anticipatamente con gli autori), ma, molto probabilmente, si potrebbe trattare di riviste e pubblicazioni con limitata tiratura o distribuzione circoscritta, delle quali, purtroppo, non mi è giunta notizia. Premesso questo, mi risulta che la produzione editoriale, divulgata da buona parte delle associazioni speleologiche regionali dal 1997 al 2003, sia così suddivisa:

  • Società speleologiche editrici: 23
  • Numero delle pubblicazioni (libri, riviste, bollettini e fogli informativi): 145
  • Totale delle pagine: 11.208
  • Media annua delle pubblicazioni: 21
  • Media annua delle pagine edite (si intende la singola facciata): 1.602

Queste sono le Società e le relative riviste stampate nel periodo considerato:

Commissione Grotte “Eugenio Boegan” - SAG
(49 stampati x 3.640 pagine)
12 numeri di Progressione (964 pagine)
6 numeri di Atti e Memorie (804 pagine)
4 numeri dei Quaderni del Catasto Regionale del Friuli-Venezia Giulia (384 pagine)
6 numeri di Osservazioni meteoriche (184 pagine)
11 numeri di Alpi Giulie (contenenti 268 pagine di speleologia)
Grotta Gigante 1908-1998. Novant’anni fra turismo e ricerca (160 pagine)
Concorso Letterario Nazionale “90anni Grotta Gigante” (32 pagine)
Speciale Grotta Gigante (98 pagine)
Timavo. Esplorazioni e studi (196 pagine)
La ricerca del Timavo sotterraneo (176 pagine)
Timavo arcano. Grotte e arte (52 pagine)
Lazareide (60 pagine)
Il Fontanon sotto il monte Cuar (16 pagine)
Bibliografia del monte Kronio (152 pagine)
La Grotta dei sogni (94 pagine)

Club Alpinistico Triestino
(17 stampati x 1.348 pagine)
La nostra speleologia (80 pagine)
Atti del IV Convegno Nazionale sulle Cavità Artificiali (280 pagine)
Atti del V Convegno Nazionale sulle Cavità Artificiali (504 pagine)
Guida storico-naturalistica al Promontorio Bràtina (192 pagine)
La prevenzione degli incidenti nella speleologia (16 pagine)
Speleografia (16 pagine)
Articoli, note bibliografiche e segnalazioni sulla fauna ipogea riportati sulla rivista "Il Tourista" dal Club Touristi Triestini dal 1894 al 1913 (48 pagine)
Le Grotte di S. Canziano nelle immagini di Francesco Benque (32 pagine)
Guida alla Kleine Berlin (20 pagine)
Note illustrative e di istruzione per la prevenzione da incidenti in caso di ritrovamento di bombe a mano, della Grande Guerra, durante le escursioni speleologiche (40 pagine)
7 numeri di Tuttocat (contenenti 120 pagine di speleologia)

Federazione Speleologica Regionale del FVG
(88 stampati x 1.132 pagine)
84 numeri de La Gazzetta dello speleologo (680 pagine)
Premio San Benedetto Abate (40 pagine)
Preprint dell’VIII Convegno Regionale di Speleologia (32 pagine)
Atti dell’VIII Convegno Regionale di Speleologia (304 pagine)
Dispensa del 1° Corso di 2° livello sulla speleologia in cavità artificiali (76 pagine)

Circolo Speleologico Idrologico Friulano
(9 stampati x 1.050 pagine)
5 numeri di Mondo sotterraneo (338 pagine)
Il fenomeno carsico delle Valli del Natisone (168 pagine)
Bibliografia speleologica del Friuli (344 pagine)
Il fenomeno carsico delle Prealpi Carniche Orientali (152 pagine)
Il Fontanon di Avasinis (48 pagine)

Gruppo Speleologico “San Giusto”
(5 stampati x 766 pagine)
2 numeri di Ipogea (400 pagine)
2 numeri dei Quaderni (312 pagine)
Grotte e speleologia (54 pagine)

Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”
(4 stampati x 468 pagine)
2 numeri di Sopra e sotto il Carso (228 pagine)
Le gallerie cannoniere del monte Fortin (24 pagine)
La valle dello Judrio (216 pagine)

Federazione Speleologica Triestina
(4 stampati x 360 pagine)
Atti di Bora 2000 (216 pagine)
L’infortunistica speleologica nel Friuli-Venezia Giulia (48 pagine)
Le associazioni speleologiche del Friuli-Venezia Giulia dagli inizi al 2000 (64 pagine)
Vademecum della Speleologia triestina (16 pagine)
In principio c’era il Carso (16 pagine)

Società Adriatica di Speleologia
(1 stampato x 352 pagine)
I sotterranei di Trieste (352 pagine)

Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante”
(15 stampati x 284 pagine)
Il Gruppo Speleologico Monfalconese e la Grotta di San Giovanni d’Antro (16 pagine)
14 numeri di Natura Nascosta (contenenti 268 pagine di speleologia)

Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre
(9 stampati x 228 pagine)
2 numeri degli Annali del Gruppo Grotte (214 pagine)
7 numeri di Alpinismo Triestino (contenenti 14 pagine di speleologia)

Gruppo Speleologico Pradis
(3 stampati x 204 pagine)
Strumento di misurazione della dissoluzione carsica (16 pagine)
Rilevamento geologico nell’area di Pradis (16 pagine)
Ciaurlèc. La Mont di Turié (172 pagine)

Gruppo Speleologico “L.V. Bertarelli”
(2 stampati x 196 pagine)
Il Carso n. 10 (52 pagine)
Gorizia sotterranea (144 pagine)

Gruppo Triestino Speleologi
(3 stampati x 184 pagine)
2 numeri del Bollettino del GTS (88 pagine)
Cinquanta anni di attività del Gruppo Triestino Speleologi (96 pagine)

Gruppo Grotte “Talpe del Carso”
(2 stampati x 180 pagine)
Med Timavo, Sočo in Vipavo (144 pagine)
Brestovec. Prima guerra mondiale, le grotte caverne di guerra (36 pagine)

Società di Studi Carsici “A.F. Lindner”
(1 stampato x 144 pagine)
Studi e Ricerche n. 3 (144 pagine)

Gruppo Speleologico Monfalconese “G. Spangar”
(1 stampato x 176 pagine)
Una biscaglina per il cielo (176 pagine)

Gruppo Grotte “C. Debeljak”
(1 stampato x 106 pagine)
Sapore di tenebre (106 pagine)

Gruppo Speleologico “Flondar”
(1 stampato x 92 pagine)
Tempus edax rerum (92 pagine)

Gruppo Speleologico Carsico
(1 stampato x 80 pagine)
Attività speleologica sul Carso goriziano (1982-1992) (80 pagine)

Gruppo Grotte “Talpe del Carso” e Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante”
(1 stampato x 64 pagine)
Litostratigrafia delle cavità naturali con profondità superiore ai 50 metri sul Carso isontino (64 pagine)

Gruppo Speleologico Sacile
(1 stampato x 62 pagine)
Prontuario di topografia e rilievo ipogeo (62 pagine)

Unione Speleologica Pordenonese
(2 stampati x 52 pagine)
Esplorare, n. 7 (48 pagine)
Il giocagrotte (4 pagine)

Federazione Speleologica Isontina
(6 stampati x 24 pagine)
6 numeri di Speleologia Isontina (24 pagine)

Società di Studi Nettuno
(2 stampati x 16 pagine)
2 numeri di Nettuno (16 pagine)

Considerazioni finali

Pur trattandosi di una produzione di tutto rispetto, ho rilevato che nell’ultimo triennio c’è stata una sensibile, ma progressiva, riduzione dell’editoria da parte di alcuni gruppi, mentre, per pochi altri, questa è completamente cessata.

Gli speleologi non hanno, evidentemente, una granché vocazione editoriale e così possiamo contare su pochissime riviste periodiche (che però, in alcuni casi, hanno dilazionato la loro frequenza di uscita) e su sporadici libri stampati da editori entusiasti che hanno dimostrato interesse per la loro realizzazione.

Colpa dei fondi sociali che, essendo esigui, bastano appena per l’attrezzatura sociale, per l’affitto e per le altre onerose spese gestionali? Oppure è una scelta del Gruppo che ritiene sbagliato (o inutile) investire in questo settore? Forse, semplicemente, all’interno del gruppo non c’è l’interesse (o la capacità) di buttare giù un paio di articoli per il proprio bollettino. Tutti questi esempi sono, comunque, delle scelte giustificate e, pertanto, da rispettare.

Da parte mia, ritengo che l’involuzione dell’editoria speleologica sia la somma di tutte queste ipotesi, e non solo. Da tempo assisto a un calo generale dell’associazionismo speleologico dove, purtroppo, la scena non è più rappresentata dal vecchio, sano, antagonismo tra gruppi di esploratori, ma dal totale disinteresse per le attività sociali a favore di quelle personali. Fine dello spirito di gruppo, fine dello spirito, fine del gruppo. E questo si ripercuote un po’ su tutte le attività sociali, editoria compresa.

La soluzione? Eccola: “dopo la pioggia, torna il sereno”.

Franco Gherlizza