Un escursionista, che stava passeggiando in un tratto di boscaglia tra Opicina e Zolla di Monrupino, ha sentito dei guaiti disperati provenire dal fondo di una cavità. L’uomo si è avvicinato e ha scorto sul fondo la sagoma di un cane; ha quindi avvisato i volontari della TATA (l’Associazione “Tutela ambientale e tutela animali”, creata due anni fa e che ha la sede proprio a Opicina) e poi i Vigili del Fuoco. Una prima ricognizione sul posto da parte dei pompieri ha consigliato l’intervento di una squadra specializzata speleo. Per oltre un’ora i Vigili del Fuoco sono stati impegnati nel recupero dell’animale che, spaventato, si era rifugiato in un angolo della cavità. Riportata in superficie, la bestiola è stata portata al canile dell’Astad e affidata alle cure della dottoressa Paronuzzi. Il cane, dell’età presumibile di 5-6 anni, doveva trovarsi in quelle condizioni da almeno tre giorni, completamente coperto di fango. Di sicuro, se casualmente l’altro giorno una persona non fosse passata vicino alla grotta, non sarebbe sopravvissuto un altro giorno. (da Il Piccolo del 3 gennaio) (MK)