Poster sull’idrologia isotopica del Canin al congresso European Geosciences Union a Vienna
Una èquipe di ricercatori (autori L. Ballarin, L. D’Amelio, D. Lenaz e R. Semeraro), dopo l’accettazione da parte del comitato scientifico internazionale, ha presentato un poster dal titolo “Oxygen and hydrogen isotopic compositions of springs and rain in the Slovenian part of the Canin Massif karst area (Upper Isonzo / Soča River Basin)” al congresso “The General Assembly of the European Geosciences Union (EGU)”, tenutosi a Vienna dal 24 al 29 aprile. Si tratta dei risultati di uno studio sull’idrologia isotopica del bacino dell’alto Isonzo – area slovena – che ha comportato, tra le altre, le analisi delle acque di pioggia e nivali, e di quelle sorgive, del massiccio del Canin. Lo studio, che ha riguardato la zona idrogeologicamente più importante del grande massiccio carsico – zona che ha visto tanti sforzi profusi dai nostri speleologi e dagli amici sloveni – è durato due anni. I numerosi pluviometri installati e le sorgenti campionate (Mogenza, Gljiun, Zvika, Boka), più i campionamenti delle acque superficiali, hanno fornito dati di notevole importanza, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. Le analisi di 18O e 2H sono state eseguite mediante due spettrometri di massa nei laboratori della società d’ingegneria e ricerca rappresentata dal Semeraro. I risultati, molto interessanti e fino ad oggi unici, consentono di gettare nuova luce sulla circolazione idrica profonda del massiccio carsico del Canin; in particolare, ci si è soffermati sull’individuazione delle quote altimetriche competenti ai bacini d’alimentazione sottesi alle varie sorgenti. Lo studio è stato agevolato dai colleghi sloveni del Karst Research Institute di Postumia, i quali hanno fornito dati idrologici locali, documentazioni e permessi. Il poster riporta solamente i risultati analitici del deuterio, sufficienti per un primo inquadramento. Ora, da parte dell’équipe, è in corso di predisposizione un paper, anche elaborando i dati relativi ad 18O, nonché alle serie di temperatura, conducibilità, precipitazioni, etc., rilevate, in tutti i punti monitorati, che verrà presentato in sede internazionale. L’EGU è il maggiore, e più importante, congresso sulle Scienze della Terra d’Europa, ed uno dei più frequentati a livello mondiale. La sessione del poster: “Use of isotopes in river basin studies” è stata realizzata in collaborazione tra EGU e IAEA – International Atomic Energy Agency. I risultati dello studio in oggetto costituiscono parte di uno studio ben più vasto sulle tecniche di valutazione industriale degli acquiferi, cofinanziato dal Governo italiano, che è stato progettato ed eseguito sui bacini dei fiumi Isonzo e Timavo. Chi è interessato alla visione del poster, può farlo presso gli uffici di Semeraro, telefonando preventivamente allo 040 3755560. (RS)