Come previsto dall’art. 5 della convenzione per la tenuta del Catasto, la Società Alpina delle Giulie ha l’obbligo di indire almeno due incontri annuali con gli speleologi. In data 31 marzo si è svolto il primo dei due. Riportiamo di seguito il verbale redatto dal funzionario regionale e approvato dalle parti presenti (Regione, Catasto, FSRFVG).
CATASTO REGIONALE DELLE GROTTE
Riunione del 31/03/2006 presso la sede della
Società Alpina delle Giulie
in via di Donota, 2 – Trieste
La riunione si è tenuta ai sensi dell’art. 5 della Convenzione rep. 8628 dd. 06/12/2005
La riunione è stata convocata alle ore 18.00 con la nota dd. 07/03/2006 trasmessa a tutti i Gruppi speleologici della regione da parte del Conservatore del Catasto, con il seguente ordine del giorno:
- analisi delle possibili sinergie fra Gruppi speleologici e Catasto delle grotte;
- discussione di istanze dei Gruppi speleologici.
Hanno partecipato:
- Franco Cucchi – Conservatore del Catasto regionale delle Grotte
- Lucio Saccari – direttore del Servizio tutela Beni Paesaggistici della Regione
- Gianni Benedetti – presidente della Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia
- Costantino Bottoli – responsabile della Commissione catasto in seno alla Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia
- Enrico Fratnik – componente della Commissione catasto in seno alla Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia
- Paolo Rucavina – componente della Commissione catasto in seno alla Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia.
La Federazione Speleologica Regionale del Friuli Venezia Giulia rappresenta i sottoelencati 24 Gruppi, speleologici su un totale di 28 presenti in regione:
- Associazione Naturalistica Friulana
- Associazione Sportiva “Grmada” – Sezione Speleologica
- Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”
- Circolo Speleologico Idrologico Friulano
- Circolo Speleosub Sandanielese “Tane dal Lof”
- Gruppo Esploratori Lavoratori Grotte di Villanova
- Gruppo Grotte dell’Associazione Alpina Slovena di Trieste
- Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre CAI
- Gruppo Grotte “Carlo Debeljak”
- Gruppo Speleo “L.V. Bertarelli” CAI Gorizia
- Gruppo Speleologico Carnico “Michele Gortani” CAI Tolmezzo
- Gruppo Speleologico Carsico
- Gruppo Speleologico Flondar
- Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante”
- Gruppo Speleologico Pradis
- Gruppo Speleologico Sacile
- Gruppo Speleologico San Giusto
- Gruppo Speleologico “Talpe del Carso”
- Gruppo Speleologico Valli del Natisone
- Gruppo Triestino Speleologi
- Raggruppamento Escursionisti Speleologi Triestini
- Società Adriatica di Speleologia
- Società di Studi Carsici “A.F. Lindner”
- Unione Speleologica Pordenonese CAI
In merito all’ordine del giorno (allegato al presente verbale) approvato dai Gruppi speleologici nell’assemblea del 14 Gennaio 2006 e avente per oggetto il Catasto Grotte, si precisa che lo stesso è stato approvato con 17 voti favorevoli, 2 astenuti e 1 contrario su 20 Gruppi presenti all’assemblea.
Con la nota dd. 29/03/2006 il Club Alpinistico Triestino, Gruppo non iscritto alla Federazione Speleologica Regionale, ha dato comunque mandato alla stessa di rappresentarlo, condividendone gli intendimenti relativamente alle problematiche del Catasto delle Grotte.
Hanno partecipato inoltre:
- Enrico Merlak – collaboratore del Catasto
- Barbara Grillo – collaboratore del Catasto
- Paolo Toffanin – componente del Consiglio Direttivo della Commissione Grotte E. Boegan
- Paolo Bonetti – Servizio tutela Beni Paesaggistici della Regione
Alle ore 18.10 Saccari prende la parola per avviare la riunione e introduce l’argomento delle proteste degli speleologi, oggetto di numerose segnalazioni pervenute alla Direzione, sottolineando la necessità di arrivare ad una soluzione.
Bottoli osserva che, dal punto di vista formale (art. 5 della convenzione in atto), nell’ordine del giorno dell’incontro ci dovevano essere le istanze degli speleologi, precedentemente richieste, cosa che non è avvenuta. Per contro la Federazione speleologica regionale, ancora in gennaio ha scritto alla Società Alpina delle Giulie allegando un ordine del giorno approvato in assemblea, che riassume il punto di vista e le richieste degli speleologi, ma non ha ottenuto risposta.
Fratnik aggiunge che l’Alpina non ha nemmeno risposto alle note di protesta inviate dai gruppi;
Cucchi farà presente al Presidente dell’Alpina di rispondere, e propone di non essere formali ma operativi;
Da parte degli speleologi viene fatto presente anche il ritardo con cui è stato inviato il programma contenente i dati del Catasto ed è stata convocata l’attuale riunione;
alle ore 18.20 entra Merlak.
Bottoli riprende parlando del programma e della relazione recentemente inviati ai Gruppi dal Prof. Cucchi, sottolineando che non c’è stato quasi nessun riscontro alle modifiche richieste dalla Commissione; i problemi rimangono di fatto irrisolti e le spiegazioni fornite non sono soddisfacenti. Bottoli poi riassume le risultanze dell’assemblea della Federazione, già comunicate formalmente all’Alpina: gli speleologi, già da anni scontenti del Catasto, si sono incattiviti ancor di più per il licenziamento dell’operatrice Martinuzzi e perché vedono che il Prof. Cucchi non si smuove dalle sue posizioni; inoltre il Catasto esce dalle proprie competenze organizzando anche esplorazioni (Grotta Impossibile) e gli altri speleologi si sentono esclusi. Riguardo all’obbligo dei due incontri annuali inserito in convenzione, dice che in sé è un fatto senz’altro positivo, anche se due incontri sono pochi, ma se non c’è la volontà di ascoltare gli speleologi, resta un fatto meramente formale e non è questo che chiedono gli speleologi.
Fratnik riconosce che il Catasto è nato all’Alpina, ma osserva che, con l’attuale conduzione, si sta fermando; osserva che in altre regioni – vedi il Trentino – sono molto più attivi;
Bottoli aggiunge che negli incontri avuti con il Presidente dell’Alpina non si è risolto nulla; sottolinea che il Catasto è un servizio regionale e gli speleologi lavorano volentieri per un servizio utile alla collettività, ma non per “ingrassare” (con riferimento alla disponibilità di dati) un singolo gruppo (la Commissione Grotte che fa parte dell’Alpina);
Fratnik fa presente che tra i motivi di malessere degli speleologi, c’è anche la grave affermazione fatta a suo tempo dal reggente della CGEB, Alessio Fabbricatore, sul fatto che gli speleologi stessi sono dei semplici utilizzatori del Catasto, come tutti gli altri utenti. Invece in realtà sono loro che hanno creato il catasto, “regalando” i dati per un pubblico utilizzo;
Cucchi ricorda che la gestione del Catasto da parte di Alpina e Commissione Grotte dipende da norme e regolamenti; sulla questione della Martinuzzi fa presente che è stata allontanata e sostituita perché ha perso la fiducia dell’Alpina e della Commissione Grotte (dalla quale è stata formalmente sfiduciata) oltre che dello stesso Cucchi, per motivi sui quali non si sofferma; ora occorre dare fiducia alla nuova responsabile;
Bottoli afferma che agli speleologi non va bene di non contare nulla e di “subire” le decisioni di altri – non ritiene che un gruppo di 30 persone (la Commissione Grotte) possa decidere per tutti gli altri Gruppi della regione;
Rucavina, con riferimento al programma, sottolinea che il Catasto è regionale, la gente che lavora per aggiornarlo è anche di fuori Trieste, e dopo aver consegnato i lavori ha difficoltà ad utilizzare anche gli stessi propri dati per ulteriori ricerche e sviluppi; si sono avuti ritardi anche superiori ad un anno; poi c’è il problema della cartografia, che non è disponibile, e ora chi vuole organizzare le proprie uscite dovrebbe avere tutte le carte tecniche in casa e riportare manualmente le posizioni delle grotte – ma adesso c’è internet! Inoltre mancano la scansioni dei rilievi; in definitiva lo strumento è obsoleto ed è difficile per uno di fuori venire al Catasto e mettere assieme i dati;
Bottoli + Fratnik: il programma è vecchio, fatto male, raffazzonato, senza l’analisi delle finalità e delle esigenze degli speleologi; dopo tre anni dalla sua impostazione è stato fatto un elenco di problemi e non c’è stata una risposta soddisfacente; evidentemente manca la buona volontà di mettere a posto le cose;
Cucchi è d’accordo che si debba andare in rete Web, ma i dati non possono essere messi in rete “sic et sempliciter”;
Fratnik è del parere che il prof. Cucchi in qualità di Conservatore del Catasto avrebbe dovuto dare una mano agli speleologi nei confronti della Regione già tempo fa, facendone presente le esigenze; tanto più che all’Università lavora con strumenti all’avanguardia, mentre qui al Catasto in confronto siamo all’archeologia;
Cucchi risponde che in effetti l’Università lavora con la Regione, per la carta geologico – tecnica, ma la Regione non è ancora pronta per l’inserimento in rete del Catasto;
Fratnik aggiunge che il database è chiuso agli speleologi;
Cucchi dà la disponibilità a fornire il programma aperto;
Bottoli sottolinea che, diversamente da quanto scritto nella relazione, la versione del programma allocata nella sede del Catasto è peggio di quelle ridotte inviate ai Gruppi, rilevando che l’inserimento dei dati viene fatto ancora a mano, su maschere non idonee;
Fratnik ribadisce che a monte della creazione del programma manca l’analisi sulle necessità degli speleologi;
Cucchi spiega che Access è stato scelto per trasferire i dati dal vecchio programma realizzato in DB3 e al tempo era un programma interno, nasceva per altre esigenze; la decisione di cambiare deve essere corale;
Fratnik rileva che i tentativi di colloqui con il Conservatore sono stati inutili, mentre egli doveva tener maggiormente conto delle necessità degli speleologi;
Cucchi fa presente che a lui risultava che le lamentele sul programma provenissero solo dal Bottoli, non sapeva che fossero anche di altri, e vede solo adesso quanto il problema sia sentito;
Fratnik afferma che il problema era già emerso nel 2003, al momento della presentazione, e se c’erano delle esigenze di modifica bisognava muoversi per tempo; adesso bisogna innovare drasticamente;
Cucchi si dichiara disponibile;
Fratnik passa ad altro argomento oggetto di malcontento, quello delle esplorazioni nella Grotta Impossibile, che sembrano gestite in esclusiva dalla Commissione Grotte con la partecipazione del Catasto, rilevando che l’ultimo numero di “Speleologia” riporta un articolo con rilievo in 3D, elaborato probabilmente dal DISGAM, mentre non appare il riferimento al rilievo depositato in Catasto e anche da lui curato;
Cucchi fa presente che l’accesso alla Grotta Impossibile è problematico in quanto si trova in un cantiere, dove si può entrare solo con l’assenso del responsabile; Torelli, della Commissione Grotte, è stato scelto direttamente da Cortese (direttore del cantiere) come organizzatore di propria fiducia;
Bottoli rileva che il Conservatore deve mantenersi equidistante in quanto egli rappresenta tutti i Gruppi, e non deve privilegiare la Commissione Grotte;
Cucchi nega che il Catasto svolga attività esplorativa;
Rucavina crede alle parole di Cucchi, ma sottolinea che le esplorazioni e l’attività di rilievo coordinate dalla Commissione Grotte non sono andate a buon fine: citando un’esperienza personale, rileva che il Gruppo Grotte dell’Associazione XXX Ottobre (di cui è presidente), su invito, aveva dato la propria disponibilità a partecipare all’esplorazione della G.I., ma il coinvolgimento effettivo è stato, nella realtà, estremamente marginale e quasi impercettibile;
Fratnik ritiene che queste siano ingerenze esterne: l’Alpina ha delegato i rapporti ad un solo gruppo;
Rucavina riprende sul cambio dell’operatrice Martinuzzi, non per semplice difesa della persona, e non per interferire con il Catasto, ma per evidenziare che la sostituzione sia avvenuta nel momento in cui si cercava un dialogo. Nel momento in cui poteva esserci una risposta è mancato il riferimento storico ed è sembrata un’azione strumentale;
Cucchi spiega la sua posizione:
- il ritardo nella convocazione, così come nell’invio del programma, dipendono questioni di opportunità legate a difficoltà emerse nella sostituzione dell’operatrice;
- s’impegna a risolvere il problema della pubblicazione sulla G.I;
- finora riteneva che il suo ruolo fosse di rappresentare il Catasto nei confronti della Regione, e pensava che tutto il resto (rapporti con gli speleo ecc) fosse sufficientemente gestito dall’operatrice;
- chiede fiducia per risolvere il problema del programma.
Fratnik precisa che non intende discutere con chi ha predisposto il vecchio programma (Mereu) poiché, visti i risultati, non lo ritiene qualificato e non è un programmatore; quindi con chi si dovrebbe discutere?
Bottoli è d’accordo, ricordando che già nel 2003 a seguito di proteste dei Gruppi sul programma (già da allora qualcuno non consegnava più i dati) la Martinuzzi diceva che il programmatore non si vedeva mai e ciò dimostra il poco impegno che c’è sempre stato. Ora gli speleologi chiedono un cambio di rotta, il cambio del Conservatore e di tutto il suo staff, nei confronti del quale non c’è più fiducia; non vogliono più commistione di interessi tra Conservatore, Università, Commissione Grotte; l’ultima lettera e la relazione del Prof. Cucchi sono state la ciliegina sulla torta e confermano che non ci può più essere una possibilità di intesa; precisa che in mancanza di risposte concrete gli speleologi continueranno a “scioperare”;
Fratnik osserva che manca proprio il dialogo, ci sono stati già tre anni di buco nel corso dei quali non è stato risolto nulla;
Benedetti aggiunge anche che la legge regionale ha oramai 40 anni e li dimostra tutti, e la situazione attuale ne è la dimostrazione; sarebbe da ripensarla per rivedere il rapporto tra Catasto e speleologi;
Cucchi afferma che non c’era il sentore che fosse venuta meno la presentazione dei dati;
Fratnik pensa che dipenda dal fatto che il Catasto sta ancora inserendo dati vecchi accumulati a causa del ritardo dovuto al malfunzionamento del programma;
Cucchi ribatte che il problema dipendeva dalla vecchia operatrice e che ora il Catasto è aggiornato;
Bottoli afferma che non è colpa dell’operatrice, ma dei tre anni di malfunzionamento del programma e fa presente che effettivamente l’aggiornamento è stato completato, peraltro con il contributo determinante della Martinuzzi;
Cucchi afferma che, comunque sia, il ritardo è stato recuperato;
Saccari ipotizza che il problema tecnico del programma possa essere affrontato all’interno della Direzione dal Servizio Cartografico nell’ambito del SITER, il Catasto potrebbe costituire uno dei livelli informativi e successivamente andare sul WEB;
Fratnik sottolinea che la Regione dovrebbe tener conto che i dati di fatto sono degli speleologi, che adesso sono trattati alla stregua di qualsiasi utente, ed imporlo al Catasto;
Cucchi sottolinea che non è sicuramente lui a considerarli tali;
Fratnik chiede inoltre che gli speleologi, oltre ad avere i dati aggiornati, possano in qualche misura anche gestirli, e fa presente che ci sono tanti programmi migliori di Access;
Saccari propone di prendere degli impegni per risolvere i problemi, e, per quanto riguarda la Regione, di partire dal programma;
Fratnik, ricordando che la Federazione ha degli impegni verso i Gruppi, ne riassume la posizione: Cucchi rappresenta l’Università, il Catasto, la Commissione Grotte, l’Alpina; è difficile capire quando parla e a nome di chi; l’Alpina ha delegato la Commissione Grotte alla gestione del Catasto. Questo non va bene nei confronti degli altri Gruppi. Il Catasto deve avere una gestione super partes;
Cucchi commenta che di fatto vogliono il suo allontanamento.
alle ore 20.30 Cucchi esce per motivi personali.
Merlak, richiesto di un’opinione in merito all’interesse dell’Alpina di mantenere al suo interno la gestione del Catasto afferma che l’interesse c’è, sia per motivi storici che di prestigio;
La riunione prosegue brevemente e viene deciso di avviare dei colloqui tra rappresentanti degli speleologi, nella persona di Fratnik, esperto informatico, e la Regione al fine di impostare un nuovo programma che risponda alle esigenze di gestione dei dati all’interno del Catasto con partecipazione e fruizione da parte degli speleologi.
La riunione si chiude alle ore 21.00.
Il presente verbale è stato letto dalle parti ed è sottoscritto per approvazione.
Prof. Franco Cucchi
Dott. arch. Lucio Saccari
Sig. Gianni Benedetti