Si è svolto il 10 settembre a Pradis di Sotto (Clauzetto - PN) lo stage “La stazione di Pradis. Studio sulla dissoluzione carsica ed erosiva delle rocce calcaree”, organizzato dal Gruppo Speleologico Pradis con il patrocinio del Comune di Clauzetto, del Gruppo Speleologico Vittorio Veneto e della Federazione Speleologica Veneta. Lo stage ha fatto il punto sulle ricerche effettuate in Friuli Venezia Giulia (F. Forti), in Veneto (V. Toniello) e sulle consumazioni operate dalle acque marine lungo la costa triestina e istriana (S. Furlani). È stato inoltre presentato il nuovo strumento di misura per letture multiple e sono stati illustrati i sistemi di protezione delle stazioni in alveo (G. Concina). (MLP)
Domenica 24 settembre, nell’ambito della manifestazione promossa a livello nazionale da Società Speleologica Italiana e Legambiente, la Federazione Speleologica Triestina ha proposto anche quest’anno al Comune di Duino-Aurisina (TS) la pulizia di due cavità inquinate ubicate nel suo territorio. L’iniziativa è stata concordata qualche settimana prima ed è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa alla presenza dell’Assessore all’Ambiente competente. Le cavità scelte per l’operazione di bonifica sono state due. La prima è il Pozzetto ad Ovest di Precenico (1751/4564 VG), un angusto pozzo che si sviluppa con andamento prevalentemente verticale per circa 7 metri, fino a terminare con una modesta cavernetta. La cavità si presentava ostruita per circa metà del suo volume da materiali di vario genere stimati in circa 7 metri cubi, per asportare i quali è risultato fondamentale l’utilizzo di un’autogru gentilmente messa a disposizione dalla ditta Pittini. La seconda è la Caverna a NE di Duino (1396/4342 VG), una galleria ad andamento suborizzontale, profonda 6 metri e lunga 20, adattata a ricovero militare e a deposito munizioni durante la Prima Guerra Mondiale. Uno dei due ingressi, dove probabilmente era alloggiato un pezzo di artiglieria, risultava completamente ostruito da materiali di ogni genere per un volume di circa 10 metri cubi. Contemporaneamente si è provveduto alla pulizia di tre microdoline site nelle immediate adiacenze, dalle quali sono stati asportati altri 15 metri cubi di schifezze di ogni tipo. Ogni materiale estratto è stato accuratamente differenziato ed avviato alle discariche dalla Divisione Ambiente e Servizi Esterni dell’AcegasAps, con la quale in precedenza si erano presi gli opportuni accordi. Al termine dell’iniziativa la FST ha offerto ai partecipanti un modesto rinfresco (per altro molto apprezzato viste le torride temperature).
All’iniziativa hanno preso parte 31 speleologi appartenenti a varie realtà della speleologia giuliana (AXXXO, Flondar, GGCD, Grmada, REST, GSSG, GTS e SAS), 3 volontari della Protezione Civile del Comune di Duino-Aurisina e alcuni ragazzi del Collegio del Mondo Unito di Duino, mentre i volontari di Legambiente non si sono praticamente nemmeno visti. (FP)