Pubblicazioni edite
Tuttocat
È stato stampato il numero annuale (dicembre 2005) del notiziario interno del Club Alpinistico Triestino. Tra le 40 pagine che compongono l’annuario e che spaziano tra le numerose attività svolte dalla poliedrica società triestina, troviamo svariati riferimenti alla speleologia. Si comincia a pag. 2, con un commosso ricordo di Francesco “Barba” Dal Cin, noto speleologo trevigiano recentemente scomparso e la cui amicizia con il CAT risale alla notte dei tempi, per continuare con la classica relazione di attività della sezione speleologica (pagg. 4 - 8), tipica di ogni bollettino. Il primo articolo a carattere speleologico (pagg. 14 - 19) è il diario del campo estivo tenuto dall’ormai famigerato “Geriatric Team” in Casera Canin; a corredo, vengono pubblicati i rilievi delle sei modeste cavità ritrovate in zona. Gli appassionati di stampe storiche possono poi trovare un ampio articolo (pagg. 22 - 24) dedicato a due fotografie che ritraggono alcuni momenti delle esplorazioni delle Grotte di San Canziano effettuate nel 1851 e rispettivamente nel 1884. A seguire troviamo un altro articolo dello stesso autore, Maurizio Radacich, che nella rubrica “Il collezionismo speleologico” (pagg. 30 - 36) presenta la prima parte di “Le cartoline a soggetto speleologico delle Grotte di San Canziano”. Non di grotte, ma di fenomeni geologici, trattano invece altri due lavori: il primo, di Elio Polli, riguarda alcuni caratteristici karren di Borgo Grotta Gigante (pagg. 25 - 29), mentre il secondo, di Franco Gherlizza, descrive un particolare profilo roccioso presente in Canin e che ricorda uno squalo (pag. 37). Ampio spazio è dedicato infine alla speleologia urbana, nel contesto della mostra, convegno e pubblicazioni inerenti la manifestazione “Grotte della Grande Guerra” (pagg. 10 - 13). Chiudono il bollettino tre recensioni su libri (Grotte della Grande Guerra), bollettini (La nostra speleologia) e quant’altro (Colorare il buio), editi sempre dal CAT. (MK)
Alpinismo goriziano
Il giorno 27 gennaio scorso si era tenuto a Gorizia un incontro pubblico, organizzato dal Gruppo Speleo “L.V. Bertarelli” sul Corridoio 5 (vedi La Gazzetta dello speleologo n. 109). Il numero 1/2006 della rivista del CAI, sezione di Gorizia, ospita un resoconto di quella manifestazione (“Giochi di corridoio”, pag. 3), con gli interventi dei diversi relatori e analizza, dal punto di vista carsico-speleologico, l’enorme opera prevista sul/sotto il Carso. (GB)
Natura nascosta
Il Gruppo Speleologico Monfalconese “Amici del Fante” e il Museo paleontologico cittadino hanno distribuito recentemente il numero 32 – anno 2006 del loro notiziario di paleontologia, geologia e speleologia. Su questo numero appare un unico articolo, in inglese, di Fabio M. Dalla Vecchia riguardante la paleontologia. (GB)
La Rivista
Sul numero luglio-agosto 2006 del noto bimestrale edito dal Club Alpino Italiano, troviamo un articolo (pagg. 62 - 65), a firma di Riccardo Corazzi, dal titolo “La Grotta di Cattinara”. Si parla ovviamente dell’ormai nota Grotta Impossibile, ripercorrendo la storia delle sue esplorazioni, nata con gli scavi delle gallerie destinate a realizzare finalmente il collegamento autostradale di Trieste ed iniziata con un sopralluogo di ricercatori dell’Università di Trieste, chiamati sul posto dal direttore dei lavori. Vengono raccontate le prime fasi esplorative condotte dalla CGEB su incarico del Curatore del Catasto, e si stigmatizza l’enfasi con cui tali esplorazioni sono state seguite sul quotidiano locale, Il Piccolo, cui viene attribuita la paternità dell’attuale nome, Grotta Impossibile, sgradito peraltro agli speleologi all’opera. Con orgoglio viene inoltre sottolineato l’interesse manifestato da parte dei responsabili del cantiere verso l’attività esplorativa e topografica condotta dagli speleologi, di cui viene finalmente riconosciuto l’importante ruolo rivestito dai dati da loro raccolti per opere di interesse collettivo. Dopo aver descritto per sommi capi lo stato attuale delle conoscenze del vasto sistema, l’articolo si chiude con uno sguardo rivolto al futuro e con l’auspicio che possa venir trovato ed adeguatamente salvaguardato un ingresso naturale al complesso, in modo da permettere alle generazioni future di poter ammirare gli splendidi ambienti testimoniati dalle belle fotografie di Umberto Tognolli che corredano lo scritto. (MK)
Opera Ipogea
Il numero 1-2/2006 della rivista della Società Speleologica Italiana – Commissione Cavità Artificiali, rinnovata nella veste grafica, ospita, tra i vari lavori, anche l’articolo “Percorsi di Miniera” in cui gli autori (Tiziano Passera e Fabrizio Madussi dell’Associazione Naturalistica Friulana di Tarcento – UD) illustrano la miniera del Rio Fous in Val Aupa (Moggio Udinese – UD). Si tratta in realtà di due miniere: quella “bassa” e quella “alta”, che annoverano una certa storia estrattiva di indubbio interesse. Nell’articolo viene descritta e illustrata approfonditamente, con rilievi e foto, la miniera “bassa”, mentre per la seconda troviamo una breve descrizione e alcune foto di particolari. (GB)
Acta carsologica
Il volume 35/1 anno 2006 della prestigiosa rivista slovena di carsologia ospita, alle pagine 35 - 45, un interessante articolo di Franci Gabrovšek e Borut Peric dal titolo “Monitoring the flood pulses in the epiphreatic zone of karst aquifers: the case of Reka river system, karst plateau, SW Slovenia”. In esso vengono presentati i risultati di un monitoraggio in tre cavità in territorio sloveno in cui scorre il fiume Reka/Timavo, ovvero Škocjanske jame/Grotte di San Canziano, Kačna jama/Abisso dei Serpenti e Jama 1 v Kanjaducah. Il monitoraggio riguarda il livello delle acque e la temperatura delle stesse rilevati in un periodo che va da febbraio a ottobre del 2005. (GB)
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