Manifestazioni passate
Natale in grotta a Pradis
Come tradizione si è svolta la manifestazione “Natale in Grotta” nelle Grotte Verdi di Pradis (PN), con un afflusso di pubblico maggiore rispetto agli scorsi anni. La manifestazione, che ha visto il Gesù Bambino calato dalla volta della grotta, portato all’altare e quindi nel presepio, è stata organizzata dal Gruppo Speleologico Pradis in collaborazione con il Circolo Speleologico Idrologico Friulano di Udine. Come al solito, all’esterno della grotta è stato preparato il vin brulè per i presenti. Tutto il ricavato della manifestazione è stato devoluto alle opere della “Caritas Diocesana”. (GC)
Natale nell’Abisso di Trebiciano
Anche quest’anno ha avuto regolare svolgimento questa manifestazione, partita quasi per gioco 5 anni fa per iniziativa di alcuni speleologi della Società Adriatica di Speleologia. Dopo le prime edizioni svoltesi in sordina per la scarsa partecipazione di persone, la manifestazione ha cominciato a prender piede, anche grazie al suo particolare fascino che consente di far trascorrere un Natale diverso ai partecipanti, facendo cogliere loro il vero significato di questa festa, che non può essere limitata al solo pranzo luculliano tipico della tradizione. Poiché questa manifestazione agli inizi era nata anche al fine di avvicinare la gente al mondo speleologico, si decise fin dall’inizio di scegliere una grotta di accesso medio-facile ed importante per la sua storia: inevitabile quindi la scelta dell’Abisso di Trebiciano. La cerimonia di benedizione del presepe inizia con la discesa dei partecipanti, assistiti da alcuni speleologi: il sacerdote, per tradizione il rev. Miklavc, parroco di Trebiciano, la officia fedelmente fin dalla prima edizione, quando la cerimonia si svolse non il pomeriggio di Natale, ma la sera della vigilia, e non nell’Abisso ma nella sua chiesa. La gente scende ora fino alla Caverna dei Protei, posta a circa 40 metri di profondità, grazie alle scale di ferro che sono installate in grotta: in tale sito viene allestito un presepe a grandezza naturale. Durante la cerimonia, nella piccola mangiatoia del presepe, inizialmente incompleto, viene adagiata una statua di Gesù Bambino. La benedizione, come ormai avviene da alcuni anni, è stata fatta sia in lingua italiana che slovena, vista la partecipazione massiccia di persone d’oltre confine: la cerimonia è stata inoltre accompagnata da canti sacri come l’Adeste Fideles e lo Stille Nacht, quest’ultimo eseguito in tedesco, sloveno e italiano. Coloro che non sono riusciti ad addentrarsi nell’ Abisso hanno potuto comunque essere partecipi della manifestazione, in quanto alcune telecamere poste in profondità mandano il segnale all’esterno, fino al Centro Visitatori, una struttura ricettiva creata appositamente per poter dare un supporto a coloro che si calano nell’Abisso. Nell’ultima edizione, quella appena trascorsa, i partecipanti che si sono calati in grotta sono stati circa una trentina, mentre al Centro si è registrata la presenza di una ventina di persone: numeri che incoraggiano e spronano gli organizzatori a continuare e a migliorare ogni anno la manifestazione, che gode del supporto della Stampa, della RAI e del Settore Militare della Croce Rossa di Trieste. Il presepe sarà visitabile fino al 6 gennaio prossimo. (SD)
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