Manifestazioni passate
La Befana in Grotta Gigante
Come da tradizione ormai consolidata, anche quest’anno il 6 gennaio ha visto numerosi speleologi calarsi dalla volta della celebre grotta turistica travestiti da Befane, Re Magi e Babbo Natale, per la gioia dei bambini presenti che hanno ricevuto in dono svariati dolciumi. A rallegrare lo spirito degli adulti ci ha pensato invece il solito granpampel, la calda bevanda divenuta ormai un simbolo, ahimè, della speleologia triestina. (da Il Piccolo del 7 gennaio) (MK)
Conferenza sul Timavo
Mercoledì 17 gennaio il dott. Sergio Dolce ha tenuto a Trieste, presso il Circolo della Stampa, una conferenza dal tema “Finestre sulle acque sotterranee”. L’oratore ha illustrato le cavità in cui è stato trovato il corso ipogeo del Timavo, senza accennare purtroppo alle recenti scoperte in Slovenia. Successivamente ha parlato anche delle acque ipogee dell’Isontino. Sala gremita, e non dai soli addetti ai lavori. (GS)
Proiezione
Giovedì 18 gennaio, presso il Cinema Alcione di Trieste, organizzata dalla Società Adriatica di Speleologia, ha avuto luogo – in una sala gremita di speleologi e non – la proiezione del film L’Abisso, dedicato alla Spluga della Preta. Il film è stato presentato dal regista Alessandro Anderloni e da Francesco Sauro, autore del soggetto. È d’obbligo sottolineare che si tratta di un’ottima opera, in cui la cavità è stata filmata al naturale, proprio come si presenta agli esploratori. Più che interessanti gli stacchi storici con i ricordi degli speleologi che hanno operato nella grotta nel corso di svariati decenni. Un solo commento: complimenti! (GS)
Anniversario
Il giorno 21 gennaio, presso l’ingresso delle Grotte di La Val, in località Pradis (Clauzetto - PN), si è svolta una breve cerimonia, con posa di una lapide, in memoria di Tiziano Zanin, speleologo del Gruppo di Sacile, nell’anniversario della sua morte. Tiziano Zanin, il 22 gennaio del 2006, stava tornando da un’esplorazione di questa grotta, condotta assieme al fratello Gabriele e ad altri due speleologi di Sacile. Mancavano una trentina di metri dall’uscita, quando Tiziano si sentì male ed a nulla valsero gli immediati soccorsi dei compagni, di cui due esperti componenti del soccorso speleologico. L’autopsia appurò un grave problema cardiaco, che però non gli aveva impedito, in passato, di fare il paracadutista. Il destino lo ha atteso, a soli cinquant’anni, in questa grotta; e qui gli amici speleologi, presenti in grande numero, ed i familiari, tra cui i suoi due ragazzi, hanno voluto ricordarlo. (CB)
|