Varie
“Cansseia 2008”

È questo il nome con cui viene chiamato il campo speleologico che anche quest’anno si terrà al Pian del Consiglio, al confine tra le province di Treviso, Belluno e Pordenone. Il campo si svolgerà dal 2 al 17 agosto con l’obiettivo di esplorare questa zona carsica che, negli ultimi anni, ha dato notevoli soddisfazioni ai suoi esploratori. Quest’anno il ritrovo è organizzato dall’Unione Speleologica Pordenonese, dal Gruppo Speleologico Sacile e dai gruppi di Vittorio Veneto, di Treviso e di Ferrara. Al centro dell’attenzione saranno sempre l’Abisso del Col de la Rizza e il Bus de la Genziana, ma non verranno tralasciate anche le visite in vecchie cavità. L’intento degli organizzatori è anche quello di girare un film all’interno dell’Abisso del Col de la Rizza per divulgare il lavoro finora svolto. Tutti gli speleologi sono invitati al campo; verrà chiesta solo una quota di partecipazione per coprire le spese di vitto, alloggio e materiale. Chiunque fosse interessato a prendere parte all’iniziativa, può chiedere informazioni e mandare la sua adesione a Filippo Felici alla mail: felpe2000@yahoo.it. (MB)

Piano faunistico regionale

La Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia, nella seduta del 26 giugno 2008 con la delibera n. 1264, ha adottato in via preliminare il Piano faunistico regionale (PFR) previsto dalla legge regionale 6 marzo 2008, n. 6. Il PFR è l’atto di programmazione generale per la tutela, conservazione, riproduzione e miglioramento della fauna selvatica e della biodiversità e per la gestione del patrimonio faunistico e del prelievo venatorio. Con la pubblicazione del PFR sul sito web della Regione si apre la fase di consultazione, durante la quale chiunque vi abbia interesse può far pervenire, entro il termine di 90 giorni, proprie osservazioni.

A conclusione della fase della consultazione, si aprirà quella della concertazione con i Distretti venatori, le Associazioni agricole, venatorie e quelle di protezione ambientale maggiormente rappresentative sul territorio regionale; tra queste ultime figura anche la SSI che dovrebbe farsi carico di far sentire la voce della speleologia. Il PFR sarà sottoposto quindi all’attenzione del Comitato faunistico regionale. Seguirà una fase di confronto con le Province e gli organi gestori dei Parchi e delle Riserve naturali regionali. Il PFR risultante da queste fasi preparatorie sarà quindi sottoposto a valutazione d’incidenza, a valutazione d’impatto ambientale (VIA) e a valutazione ambientale strategica (VAS), per poi proseguire il suo iter di approvazione definitiva.

Capitoli che possono sicuramente interessare gli speleologi sono quelli relativi ai chirotteri. Infatti tutti i chirotteri (i pipistrelli!) presenti in Italia e quindi in FVG sono entità zoologiche di interesse comunitario protette in maniera rigorosa (in Italia esiste una legge del 1939 che li dovrebbe proteggere). Per tale motivo il PFR, nella sua bozza, prevede tra gli interventi principali per la loro salvaguardia:

“un censimento accurato ed esaustivo delle cavità utilizzate dai Chirotteri”;
“interventi informativi e di sensibilizzazione rivolti verso i visitatori rappresentati prevalentemente da speleologi”;
“eventuale interdizione all’accesso ad alcune cavità di particolare interesse, in periodi delicati del ciclo biologico di queste specie (ibernazione invernale). La chiusura delle cavità va effettuata con grate robuste a maglie larghe per permettere il passaggio degli animali”.

Considerate queste prospettive di interventi, è senz’altro doveroso che la speleologia regionale si attivi affinché questi interventi siano concordati con le associazioni speleologiche. (dal sito Internet della Regione FVG) (GB)