Non ricordo se è stato un Socio del Club Alpino Italiano o per quanto tempo uno Speleologo dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI, ma certamente Alfonso Renzo Degano è stato un Uomo che ha amato e vissuto con grande, intensa passione alla Montagna e i vuoti che la riempiono.
In Unione ricorderemo per sempre la sua disponibilità e la sua, a volte severa, correttezza e determinazione nell’agire.
Lo ricorderemo con nostalgia non solo per gli indimenticabili giorni di “SpeleusFlumen 1996”, il grande Incontro Internazionale di Speleologia da lui fortemente voluto e coordinato tenutosi in quel di Fiume Veneto, o per le tante giornate trascorse in grotta o a divulgare, specialmente fra i giovanissimi, la conoscenza e il rispetto per l’ambiente sotterraneo o le serate a progettare nuove iniziative didattiche ma soprattutto per quella carica d’entusiasmo che sapeva trasmettere con il suo operato.
Renzo, vittima di quel subdolo, invisibile nemico comune chiamato Covid, ci ha lasciati a fine novembre più soli con un grande vuoto interiore e una profonda sensazione d’incompiuto.
Il Presidente dell’Unione Speleologica Pordenonese CAI
Roberto Faggian
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