12 Maggio 2021
Come è cambiata l’acqua che beviamo rispetto a 50 anni fa? È quanto si propone di scoprire il progetto “L’acqua che berremo”. In questi giorni i soci dell’Unione speleologica pordenonese Cai Pordenone, hanno raccolto i campioni delle acque superficiali e ipogee del Friuli occidentale. Al progetto partecipano gli studenti della classe 4C specializzazione Chimica dell’Istituto tecnico Kennedy di Pordenone, coordinati dalle insegnanti di analisi chimiche strumentali.
L’idea nasce nel contesto dell’impegno costante di protezione dell’ambiente carsico. Il 2021, fra l’altro è stato dichiarato dall’Unesco l’Anno internazionale del carsismo e delle grotte. Il progetto, che si svilupperà fra il 2021 e il 2022, si inserisce nell’alternanza scuola-lavoro. In origine l’idea era di coinvolgere gli studenti, formati dagli istruttori del Cai di Pordenone, nel campionamento e nell’analisi delle acque, ma la pandemia ha costretto a rielaborare il programma. Saranno proposte lezioni teoriche online sugli argomenti della Speleologia e sul prelievo dei campioni. Gli studenti analizzeranno l’aspetto inorganico, l’anno prossimo passeranno agli esami microbiologici.
Il progetto riprende Idrostudio 73, realizzato in quell’anno dall’allora gruppo speleologico idrologico di Pordenone in collaborazione con il laboratorio provinciale d’igiene e profilassi diretto dal compianto professore Guido Perin. A distanza di 50 anni si confronteranno i dati raccolti all’epoca con quelli attuali. I risultati saranno illustrati a novembre al raduno internazionale di Marina di Camerota.
Giorgio Fornasier, referente del progetto per il Cai, ha sottolineato che dagli anni Settanta molte cose sono cambiate: i consorzi per la gestione delle acque si sono dotati di sistemi di controllo e monitoraggio. Grazie alle caratteristiche peculiari dell’ambiente montano pordenonese, ricco di aree carsiche e dolomitiche, gli agenti inquinanti filtrano in modo ridotto. Gli speleologi pordenonesi hanno promosso giornate dedicate alla pulizia di doline e inghiottitoi, come il Bus de la Lum in Cansiglio (con Legambiente) ma anche degli alvei dei fiumi (Noncello e Fiume e pure il Gorgazzo).
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