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La Società di Studi Carsici A.F. Lindner APS di Ronchi dei Legionari presenta la conferenza dal titolo:
“Anidride carbonica, radioattività e radon. Risultati di alcune ricerche in grotte del Carso Goriziano” con relatore il geologo Graziano Cancian
il giorno giovedì 6 giugno 2024, alle ore 20.30 presso il Palatenda in Piazzale Martiri delle Foibe a Ronchi dei Legionari (GO) – davanti all’Auditorium comunale (con accesso da Via VII Giugno).
Ingresso libero.
In questi ultimi anni, una parte del mondo speleologico ha iniziato a fare monitoraggi nelle grotte con lo scopo di verificare se il cambiamento climatico in atto ha qualche riflesso anche nel mondo sotterraneo.
Per questi motivi, ancora alcuni anni fa, Graziano e Damiano Cancian iniziarono un monitoraggio nella Caverna Generale Ricordi, che si apre tra Jamiano e Monfalcone. Non si limitarono, però, a misurare solo le temperature, ma anche la radioattività, le concentrazioni dell’anidride carbonica e l’attività del gas radon.
Con grande sorpresa notarono che, nei mesi caldi, entrambi i due gas raggiungevano valori molto elevati e contemporaneamente aumentava anche la radioattività. In particolare, le concentrazioni del radon risultarono addirittura le maggiori finora registrate e documentate in grotte del nostro Carso, mentre lo strumento che misurava l’anidride carbonica andava fuori scala. Nei mesi freddi, al contrario, tutti i parametri erano molto bassi. I risultati furono pubblicati negli Atti del Museo di Storia Naturale di Trieste.
A questo punto, però, sorgeva una domanda: le alte concentrazioni trovate nella Caverna Generale Ricordi e il loro andamento stagionale erano un fatto isolato o lo stesso fenomeno accadeva in altre grotte del Carso Goriziano?
Per questo motivo s’iniziò una nuova campagna di monitoraggi, coinvolgendo anche Stefano Rejc del Centro Ricerche Carsiche Seppenhofer di Gorizia. Furono prese in esame altre due grotte: l’Antro di Casali Neri e la Grotta Due Piani, rispettivamente in comune di Savogna d’Isonzo e di Sagrado. I monitoraggi durarono quindici mesi nella prima e ventiquattro nell’altra. Anche in questo caso si notò che in inverno la radioattività era bassa, spesso inferiore a quella esterna e altrettanto bassi i valori di anidride carbonica e radon. In estate, però, tutto aumentava, anche di molto e, di nuovo, il radon raggiungeva le decine di migliaia di Bequerel per metro cubo (è la sua unità di misura).
L’importanza di queste osservazioni consigliò gli autori di pubblicare i nuovi risultati in una rivista internazionale, infatti, così fu fatto e un articolo apparve nella rivista Acta Carsologica. Le ricerche, tuttavia, non si sono fermate, anzi continuano tuttora e per il prossimo futuro saranno resi noti altri risultati.
Il Power Point che sarà presentato a Ronchi dei Legionari, avrà due momenti. Nel primo si spiega quali sono le caratteristiche generali dell’anidride carbonica, della radioattività e del radon.
Nel secondo, invece, sono illustrati i risultati delle ricerche più recenti.
Il Radon:
Il radon è un gas radioattivo, nocivo per la salute, di origine naturale, presente in tutta la crosta terrestre. Esce spontaneamente dai terreni e dalle rocce, diluendosi nell’atmosfera e per questo motivo non crea problemi, però, dato che è otto volte più pesante dell’aria, tende a concentrarsi nei luoghi depressi e chiusi, ad esempio in cantine o in certi punti delle grotte. E’ inodore, insapore e incolore, perciò la sua presenza non è avvertita. Può essere riconosciuto solo con determinati strumenti, fortunatamente ora alla portata degli speleologi. La vigente normativa prevede che nelle abitazioni la sua concentrazione media annua non debba superare i 300 Bequerel per metro cubo.
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