Sabato 28 aprile 2012 si è tenuta la manifestazione di apertura della Grotta delle torri di Slivia (Slivia, TS). Qui raccogliamo alcuni link ad articoli e foto dell’apertura e della grotta stessa, ed infine l’articolo integrale dal giornale Il Piccolo.
L’articolo de Il Piccolo: Stalagmiti e pipistrelli nella grotta di Slivia riaperta dopo 40 anni
L’articolo del Primorski dnevnik: Pejca v Lascu vabi obiskovalce
Le foto del Primorski dnevnik: galleria foto
Informazioni: www.letorridislivia.net
Stalagmiti e pipistrelli nella grotta di Slivia riaperta dopo 40 anni
Da martedì il sito sarà di nuovo a disposizione del pubblico Duecento gradini condurranno ad una profondità di 60 metri
Duecento gradini, a centoquattordici metri sul livello del mare, che conducono giù, sessanta metri più in sotto, all’interno della terra. È la grotta delle Torri di Slivia, un altro piccolo gioiello naturalistico che si aggiunge all’offerta turistica verde del territorio provinciale di Trieste.
Situata nel cuore dell’altipiano carsico, ieri mattina è stata presentata ad autorità (la Regione con l’assessore al Turismo Federica Seganti, il vice presidente della Provincia, Igor Dolenc ed il Sindaco Giorgio Ret nonché Nicola Bressi, direttore del Museo Civico di Storia naturale di Trieste), stampa e un gruppo ristretto di amici e conoscenti dei proprietari. L’apertura al pubblico avverrà il primo maggio (l’osmiza vicina all’ingresso della grotta, invece, sarà chiusa). Dopo 40, dunque, il prezioso sito naturalistico riapre i battenti al grande pubblico dando la possibilità ad appassionati e curiosi di compiere un viaggio nelle viscere della terra.
Una prima apertura avvenne già alla fine degli anni Sessanta. La cosa, però, durò poco a causa dell’accesso incontrollato delle persone che deturparono la cavità (tra le varie leggende si narra anche che si organizzassero anche feste e concerti abusivi). La chiusura definitiva avvenne nel ’69 con solo alcune sporadiche perlustrazioni da parte di speleologi che vi accedevano calandosi dal pozzo naturale. «Il pallino di riaprire la grotta, però negli anni è rimasto», ricorda l’attuale proprietario, Corrado Greco, che assieme alla sorella Roberta ha preso in mano le proprietà della famiglia trasformando “Le Torri di Slivia” da osmiza ad agriturismo e, successivamente, intraprendendo l’arduo cammino per riportare alla luce questo gioiello naturalistico. Un percorso complesso, quello volto all’apertura, che ha visto sia investimenti privati da parte dei proprietari (all’incirca 60mila euro tra interventi strutturali all’interno della grotta ed attrezzature) sia un iter fatto di autorizzazioni e collaborazioni, come quella avviata con Nicola Bressi, direttore del Museo di Storia naturale triestino al fine di preservarne la fauna. Una delle particolarità della cavità, infatti, oltre alla presenza di numerose stalattiti e cortine nonché di alcune torri stalagmitiche (da cui prende il nome la grotta) che la rendono, per varietà di concrezioni, una delle più interessanti e belle del Carso, è quella di essere casa di una nutrita colonia mista di pipistrelli fra le più importanti e conosciute in Friuli Venezia Giulia (il rinolofo maggiore, il rinofolo minore ed il miniottero) che usano la cavità sia per le diverse fasi della loro vita: sostano di giorno e nei mesi estivi, vanno in letargo nelle parti più profonde in inverno oltre ad accoppiarsi ed riprodursi sempre nella stessa zona (questa, ovviamente, è chiusa al pubblico per continuare a garantire la preservazione dell’ecosistema). Le visite, a partire dal 1 maggio si terranno tre volte al giorno (a giugno saranno 4) il sabato, la domenica e festivi alle 10.30, alle 14.00 ed alle 15. Il costo è di 8 euro per gli adulti, 6 per i bambini e studenti (fino ai 3 anni, invece, è gratuito). Info: www.letorridislivia.net
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