Corridoi infiniti

È in distribuzione ai gruppi speleologici italiani (e non solo) il volume Corridoi infiniti. 75 anni del GTS (1946-2021), edito dal Gruppo Triestino Speleologi APS.
In questo libro abbiamo voluto dare spazio alle immagini e onorare tutte le persone che con passione, in questi anni, hanno dato il loro tempo, la loro esperienza e le loro capacità per far sì che il GTS sia arrivato a questo traguardo. Infatti, nelle 158 pagine, attraverso foto storiche e recenti, rilievi, documenti, articoli di giornale viene ripercorsa la storia dei 75 anni del Gruppo.
La pubblicazione è suddivisa per temi, una decina di sezioni in tutto, che hanno caratterizzato l’attività e la storia del GTS; non abbiamo seguito quindi alcuna sequenza cronologica, accostando foto storiche e attuali.
Ogni argomento contiene dei brevi testi di introduzione con immagini corredate da didascalie che ne descrivono l’epoca, il luogo e le persone.

Corridoi infiniti. 75 anni del GTS (1946-2021) è sfogliabile virtualmente sul sito del GTS APS www.gtspeleo.it

Le foto della Sancinova jama anche in centro di Trieste

Giu ’23
9
18:00

Dopo la prima presentazione delle foto scattate dal fotografo speleologico Peter Gedei della Sancinova jama all’osmica Fabec di Malchina (TS) (maggiori informazioni qui) e le seconda presentazione della mostra alla Majenca di Dolina (TS) dal 5 al 9 maggio 2023, ora è la volta del centro di Trieste.

Lo Slovensko planinsko društvo Trst (SPDT) / Associazione Alpina Slovena di Trieste in collaborazione con l’AŠD / ASD Grmada di Mavhinje / Malchina vi invitano alla mostra presso lo ts360 Tržaško knjižno središče / Centro Triestino del Libro ts360 in Piazza Oberdan 7 a Trieste.

Il 9 giugno alle ore 18:00 ci sarà l’apertura della mostra con la presentazione fatta dal prof. Boris Pangerc.

La mostra sarà visitabile durante l’orario di apertura della Libreria (lunedì-venerdì 8:30–13:00, 15:30–19:00, sabato 8:30–13:00) fino al 9 luglio.

Foto di Peter Gedei della Sancinova jama all’osmica Fabec a Malchina

La scoperta di una nuova grotta presso Padriciano nel 2021, intitolata al recentemente scomparso Stojan Sancin, produsse un’eco notevole nei circoli speleologici triestini, sloveni e anche in ambiti più ampi. La grotta contiene, infatti, una delle sale più ampie del Carso triestino, paragonabile a quella della Grotta Gigante, arrivando probabilmente a superarla in altezza. La fessura nel suolo fu trovata da Stojan Sancin e Claudio Bratos, storico duo della sezione speleologica dello SPDT, già decenni orsono, ma Claudio riuscì ad infilarvisi solamente dopo estenuanti scavi col »compagnone« Mauro Kraus del gruppo San Giusto. Alla profondità di 92m si aprì di fronte a loro una maestosa sala di 130m di lunghezza e 60 di larghezza. L’esplorazione della grotta è ancora in corso, di recente ci si è arrampicati lungo un camino per 120m quasi fino in superficie. L’ampiezza della sala non ci può certamente lasciare indifferenti, adornata da meravigliose formazioni stalattitiche con un gruppo di stalagmiti nella parte centrale, concrezioni ad ogni passo, intrecciate con cristalli, eccentriche, vaschette e pisoliti.

L’eccezionale ambiente sotterraneo ha attirato a Padriciano il fotografo speleologico Peter Gedei, che vi riuscì a produrre una serie di magnifici scatti. Gedei si occupa di fotografia speleologica fin dagli anni Novanta, ed ha avuto cura di perfezionare nel corso degli anni le tecniche di illuminazione con approcci creativi che gli sono valse diverse gratificazioni, consacrandolo come uno dei migliori fotografi del sottosuolo a livello mondiale. Fra i suoi progetti più intriganti meritano menzione l’esplorazione della grotta più profonda in territorio sloveno, denominata Čehi 2, la spedizione subacquea nell’abisso di Padirac in Occitania per l’edizione francese di National Geographic, gli scatti alle Škocjanske jame e del percorso sotterraneo del fiume Reka (Timavo), nonché della Križna jama per l’edizione slovena di National Geographic.

Il gruppo speleologico Grmada di Malchina gli ha proposto una mostra fotografica della grotta Sancinova jama, per offrire al pubblico una visione della sua bellezza, onorando al contempo la memoria del suo scopritore. A fine anni Ottanta fu infatti Stojan a insegnare loro le tecniche di discesa, accompagnando i loro primi passi in ambito esplorativo.

Le foto saranno esposte inizialmente all’osmica Fabec fino al 12 febbraio, il gruppo offrirà poi la possibilità di esporle anche altrove.

Venerdì 20 gennaio si è tenuta l’inaugurazione in presenza dell’autore e del co-scopritore Mauro Kraus.


Foto: Peter Gedei e Damjan Gerl

Concorso fotografico Le grotte e l’acqua

LA FEDERAZIONE SPELEOLOGICA REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA- APS, organizza, in occasione del Convegno regionale SPELEO 2022, la prima edizione del concorso fotografico denominato:

LE GROTTE E L’ACQUA


Il concorso fotografico è aperto a tutti. Sono esclusi dalla partecipazione al concorso solo i membri del Consiglio direttivo della Federazione e i componenti della giuria, che possono esporre delle opere nella mostra con il titolo “fuori concorso”.
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SPELEO2022

Set ’22Set
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Come già annunciato durante l’Assemblea dello scorso gennaio la FSRFVG APS organizza, nelle giornate del 24 e 25 settembre 2022 un incontro tra tutti i gruppi speleologici regionali. L’incontro avverrà ben 4 anni dopo il grande successo di SPELEO2018, purtroppo non siamo riusciti a mantenere una adunanza biennale, d’altra aperte il COVID 19 ha inevitabilmente rallentato le attività sul terreno.

L’obiettivo di SPELO2022 è quello di stimolare lo scambio di informazioni tra i vari gruppi e associazioni speleologiche operanti in Regione ed anche per diffondere anche ai non addetti ai lavori risultati delle esplorazioni e delle ricerche scientifiche nel mondo sotterraneo.

L’incontro verrà organizzato in due sessioni: la sessione attività, in cui ogni gruppo è invitato a presentare o un resoconto delle varie attività fatte negli ultimi anni o di scegliere un argomento più definito – l’esplorazione di una nuova grotta, un esperimento scientifico, una attività didattica o divulgativa. In questa sessione ogni gruppo potrà presentare una sola comunicazione.

La seconda sessione, denominata Esplorazioni e ricerche avrà un’impostazione più scientifica e verranno accettate solo comunicazioni che riportano i risultati di nuove esplorazioni e ricerche scientifiche con dati originali.
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