Il film Proteus evolution vince al JamNarKult 2012 a San Canziano (Slo)

Anche se un po’ in ritardo segnaliamo la notizia che il film corto/collage Proteus evolution (anzi »∏ρωτεύς« evolution) di Edgardo Mauri prodotto dallo Speleovivarium Erwin Pichl di Trieste (Società Adriatica di Speleologia) è stato selezionato come migliore film nella serata della presentazione dei film dedicati alle grotte, il 14 settembre 2012 a Matavun (Slo), ed ha anche ricevuto il Pipistrello del festival come migliore film.
Così hanno scritto gli Organizzatori:

E’ seguito l’annuncio del “film del festival”, che è stato scelto dai membri del Comitato organizzatore tra i singoli vincitori delle tre serate a tema. Tra il video sulle Vrbiške šjme ed il collage sull’evoluzione del proteo, decidere chi sia stato il migliore era impossibile. Pertanto il Comitato ha deciso di consegnare il primo Pipistrello del festival al gruppo amatoriale di Edgardo Mauri dello Speleovivarium di Trieste così anche da incoraggiare a continuare il loro lavoro nella promozione della fauna sotterranea. Al Parco crediamo che sia da tenere in considerazione ogni sforzo fatto per preservare il nostro patrimonio naturale e culturale per le generazioni future. In altre parole: se vogliamo lasciare alle generazioni future almeno quello che abbiamo ricevuto, dobbiamo lavorare insieme, esperti e amatori.

Maggiori informazioni sul sito della SAS: www.adriatica-news.blogspot.it/2012/11/articolo-jamarkult.html

Sito ufficiale della manifestazione JAMNARKULT 2012 in sloveno.

Da Il Piccolo del 20 novembre 2012:
SAN CANZIANO. Con un video dedicato al Proteo, piccolo anfibio simbolo delle acque del sottosuolo carsico, la Società Adriatica di Speleologia di Trieste ha conseguito il primo riconoscimento allo “Jamnarkult”, festival internazionale promosso dal Parco delle Grotte di San Canziano nella località slovena di Matavun. La rassegna, nata da Borut Lozei – uno dei responsabili di un parco riconosciuto patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco – è un vero e proprio festival dei film e dei documentari dedicati al mondo ipogeo e all’ambiente, concorso al quale partecipano associazioni speleologiche, professionisti e reti televisive con i propri video e documentari. “Per noi è stato un onore ricevere l’invito al concorso” spiega il responsabile Marco Restaino. “Viste la professionalità e le esperienze nel campo degli altri partecipanti, avevamo deciso di intervenire con un breve video purché proiettato fuori concorso. Davvero grande è stata la nostra sorpresa quando, oltre a trovarci dentro la kermesse, abbiamo ricevuto il primo premio finale”. Il video, intitolato “Proteus evolution”, in lingua inglese, dura quindici minuti e è nato da un’idea di Edgardo Mauri a cui hanno collaborato Alberto Maizan e Luciano Longo. È dedicato al piccolo Proteo che è da sempre protagonista degli ipogei carsici. Parente stretto del nord americano “Necturus”, discende con questo dal “proto-proteo” che viveva milioni di anni fa in un territorio che solo di recente si è suddiviso creando la geografia dei continenti oggi conosciuta. Il Proteo del Carso, probabilmente a causa dei cambiamenti climatici, si è rifugiato negli abissi mentre il suo “cugino” americano si è adattato alle acque fredde dei laghi.

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