Mostra Agua Sagrada di Fulvio Eccardi alla Grotta Gigante

Nov ’13
14
18:00

invito agua sagradaLa Società Alpina delle Giulie è lieta di invitare le SS.VV. all’inaugurazione della mostra fotografica Agua Sagrada di Fulvio Eccardi.

L’evento sarà presentato con l’incontro Acqua sacra, dallo Yucatan al Carso triestino, con proiezioni dei relatori Fulvio Eccardi, Franco Cucchi e Sergio Dolce.

Giovedì 14 novembre ore 18.00
Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante
Borgo Grotta Gigante 42/a – Sgonico – Trieste
info@grottagigante.it – 040 32 73 12

Fulvio Eccardi presenta Agua Sagrada in Grotta Gigante
Mostra e conferenza del grande fotografo italo–messicano per riflettere sull’importanza dell’acqua

Fulvio Eccardi è un figlio di cui Trieste può ben essere orgogliosa, un grande talento fuggito per amore – della natura incontaminata del Messico e della moglie Leticia – che torna spesso con piacere alla terra d’origine dove ha maturato la prima passione per le scienze e per la fotografia. Nato e cresciuto nel capoluogo giuliano, Eccardi è partito in cerca di fortuna dopo aver conseguito la laurea in biologia e, approdato in Messico per un’esperienza lavorativa, è rimasto stregato dal fascino delle foreste tropicali e dal mistero della storia e della cultura del Centroamerica, tanto da non staccarsene mai più.

Ha saputo fondere l’attività di biologo ed il raro talento fotografico in un progetto di vita dedito alla conservazione della natura ed alla valorizzazione delle culture locali, facendosi promotore di progetti di tutela e di sviluppo sostenibile. Ha fatto della fotografia naturalistica uno strumento di divulgazione ed i suoi splendidi scatti sono diventati portavoce di una natura in estinzione e di tradizioni secolari minacciate dalla globalizzazione. I suoi lavori sono stati pubblicati su National Geographic, BBC Wildlife, International Wildlife, Airone, Oasis e altre prestigiose riviste, mentre le sue mostre sono state apprezzate in Canada, Stati Uniti, Giappone, Italia e Messico, dove la sua mostra Aguila Real al Museo Nazionale di Storia a Chapultepec è stata visitata in quattro mesi da ben 268.000 visitatori. Eccardi ha recentemente onorato Trieste con la mostra personale Quetzal allestita presso la galleria d’arte contemporanea LipanjePuntin nel 2011 e con alcune opere esposte nella collettiva Il Fuoco della Natura al Salone degli Incanti nel 2012. Oltre ad essere riconosciuto e apprezzato tra i grandi fotografi di natura a livello internazionale, Fulvio Eccardi ricopre anche le cariche di presidente del Fondo per la Conservazione della Riserva della Biosfera di “El Triunfo” in Chiapas e di direttore della casa editrice Gaia, ed in Messico fa parte di commissioni nazionali per la tutela dell’ambiente e del territorio.

L’ultimo sforzo di Fulvio Eccardi è la mostra Agua Sagrada, commissionata dall’Università dello Yucatan ed esposta l’estate scorsa a Merida, che sarà proposta a Trieste presso il Centro accoglienza visitatori della Grotta Gigante a partire dal 14 novembre prossimo. Protagonista dell’esposizione è l’acqua, oggetto di rispetto e venerazione nel mondo maya, risorsa sprecata ed inquinata nell’era moderna. Il territorio che Eccardi ha immortalato per raccontare il tema della mostra è la penisola dello Yucatan, celebre nel mondo per le spiagge di Cancun, le rovine di Chichen Itza e Tulum, e forse per il sito dove 65 milioni di anni fa si schiantò il meteorite che decretò la fine dell’era dei dinosauri. Pochi sanno invece che lo Yucatan, al pari del nostro Carso, è formato da rocce calcaree permeabili all’acqua, con la conseguenza che mancano quasi completamente riserve idriche superficiali mentre abbondano fiumi e laghi sotterranei. Queste fondamentali risorse d’acqua sotterranee sono oggi minacciate dalle sostanze inquinanti rilasciate in superficie, che penetrano nel sottosuolo fino a raggiungerle e contaminarle, ricordando i problemi che minacciavano in passato il nostro Timavo, che negli anni Settanta riceveva i velenosi scarichi delle concerie slovene. Le immagini di Fulvio propongono anche le testimonianze archeologiche delle opere realizzate dai Maya per la raccolta dell’acqua piovana, simili in alcuni casi alle cisterne utilizzate in Carso fino all’avvento delle moderne tubazioni. I numerosi paralleli, da apprezzare assieme alle ovvie differenze, esistenti tra lo Yucatan ed il nostro Carso, hanno spinto la direzione della Grotta Gigante a voler proporre una selezione della mostra presso il proprio Centro accoglienza visitatori. “Tanto più”, come spiega il direttore Alessio Fabbricatore, “che il 2013 è stato proclamato dall’ONU Anno Internazionale della cooperazione per le risorse idriche, ed è quindi un’occasione importante per sensibilizzare il pubblico su un tema di rilevanza universale come la tutela delle acque carsiche, che costituiranno la più importante risorsa idrica del futuro. Le aree carsiche del pianeta sono moltissime e tutte conservano nel sottosuolo grandi riserve d’acqua molto sensibili all’inquinamento e che vanno tutelate con attenzione, per evitare un loro degrado irreversibile. La mostra di Fulvio Eccardi fa vedere come l’acqua non sia una risorsa inesauribile ed illimitata e come necessiti di tutto il nostro rispetto e di severe norme di tutela al fine di poterne conservare intatta la qualità. Ciascuno di noi può fare molto, a partire dalla riduzione degli sprechi domestici”. Per dimostrare come i temi affrontati dall’autore siano trasversali sia nello spazio che nel tempo, la direzione della Grotta Gigante ha deciso di proporre una presentazione della mostra a più voci con l’incontro Acqua sacra, dallo Yucatan al Carso triestino: introdurranno la serata il prof. Cucchi del Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste che illustrerà l’interessante sistema idrogeologico sotterraneo del Carso ed il dott. Dolce che spiegherà le tecniche utilizzate sul Carso nel passato per la captazione e conservazione delle acque piovane; concluderà l’incontro lo stesso Eccardi con una proiezione che ricalcherà i temi immortalati dalle sue fotografie, dalla mitologia maya alle antiche opere idrauliche per la raccolta ed il pompaggio dell’acqua, alle tecniche utilizzate oggi ed ai problemi dell’inquinamento.

La presentazione è aperta a tutti e si terrà il 14 novembre alle 18.00, con durata prevista di un’ora e mezza, presso il Centro accoglienza visitatori della Grotta gigante (Borgo Grotta Gigante 42/a, Sgonico – Trieste). Al termine della presentazione si inaugurerà la mostra fotografica Agua Sagrada di Fulvio Eccardi, che rimarrà visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre. Per informazioni 040327312 o info@grottagigante.it.

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