Sabato 15 febbraio 2014 presso l’ex Bar Skossa a Oseacco di Resia si è tenuta un’assemblea pubblica, organizzata dal Comitato Spontaneo “no centralina idroelettrica Resia_2 Ponte Rop” in merito alla presentazione dei cinque progetti di derivazione d’acqua a fini idroelettrici giacenti ad oggi presso i competenti uffici regionali.
Davanti ad un pubblico numeroso e con l’aiuto del geologo dott. Tosoni Dario sono stati presentati i progetti relativi ai seguenti avvisi di deposito:
- Avviso di Deposito per verifica di assoggettabilità a procedura di VIA del “Progetto per la derivazione d’acqua ad uso idroelettrico del torrente Resia in Comune di Resia – Località Coritis – proponente Co.s.in.t di Tolmezzo –“. Pubblicato sul B.U.R. del 17 ottobre 2012.
- Avviso di Deposito per verifica di assoggettabilità a procedura di VIA del “Progetto per la derivazione d’acqua ad uso idroelettrico del torrente Resia in Comune di Resia – Località Coritis – proponente Energia Pura S.r.L. di Padova –“. Pubblicato sul B.U.R. del 28 agosto 2013.
- Avviso di Deposito per verifica di assoggettabilità a procedura di VIA del “Progetto per la derivazione d’acqua ad uso idroelettrico del torrente Resia in Comune di Resia – Località Coritis – proponente Comune di Resia “. Pubblicato sul B.U.R. del 18 settembre 2013.
- Avviso di Deposito relativo alla procedura di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale del progetto “nuovo impianto a fonte rinnovabile: Tanaraune-Zamlin in Comune di Resia (UD)” – Ditta F.lli Chinese – . Pubblicato sul B.U.R. del 27 dicembre 2013.
- Avviso di Deposito relativo alla verifica di assoggettabilità alla Procedura di VIA. Derivazione d’acqua per l’impianto micro idroelettrico a vite idraulica sul torrente Resia presso il Ponte alla prog. 9+200 della S.P. “Val Resia” in Comune di Resia – Professionisti Alessandrini-Mocchiutti Alpe Progetti Srl di Udine. Pubblicato sul B.U.R. del 2 gennaio 2014 -.
In relazione a tali progetti è emerso che:
- la Val Resia non è terra di conquista di nessuno, meno che meno di chi vuole guadagnare denaro nell’oro blu di oggi ovvero l’acqua, non producendo ricchezza per la Valle ma portandola via;
- gli stessi abitanti non vogliono ritrovarsi nelle condizioni di vallate vicine quali ad esempio la Val Raccolana in Comune di Chiusaforte, verso Sella Nevea, ove vi sono ben cinque centraline idroelettriche a cascata realizzate in meno di 10 km; e dove il Raccolana, come torrente, ha perso completamente la sua identità;
- se l’acqua deve essere sfruttata lo si deve fare per la Comunità, per permettere alle persone di poter continuare a vivere in Valle;
- gli avvisi di deposito inerenti la realizzazione di una centralina idroelettrica in località Coritis presentate dall’Amministrazione Comunale di Resia e dal Co.S.In.T, evidenziano importanti criticità in relazione in particolare alla stabilità geologica dell’area interessata all’intervento mentre quello della Società Energia Pura di Padova – sempre in località Coritis – non tiene conto della carenza d’acqua in loco e quindi della reale difficoltà a far funzionare l’impianto;
- gli altri due avvisi riguardano uno dei tratti più significativi ed importanti del Resia ovvero il tratto che va dalla località Zamlin Tanaraune al Ponte Rop; si evidenzia che le aree interessate dai progetti sono state classificate P3 – PERICOLOSITA’ IDRAULICA ELEVATA – nel piano di assetto idrogeologico (P.A.I.) del Comune;
- il progetto del Comune di Resia nel piano finanziario calcola un guadagno esiguo per le casse comunali (circa 60.000 euro all’anno) e non evidenzia le difficoltà reali del Comune a realizzare l’opera; la stessa costerebbe infatti 2.700.000 euro circa e le recenti disposizioni sul patto di stabilità, rendono davvero difficile una realizzazione diretta della centrale da parte del Comune;
- se l’Amministrazione Comunale ha necessità di più fondi deve orientarsi in progetti più gestibili come per esempio la realizzazione di mini-centraline idroelettriche sugli acquedotti o quantomeno iniziare a pensare di riprendersi la concessione della centrale del Barman oggi in mano al Co.S.In.T di Tolmezzo, il cui contratto è in scadenza nel 2026; tale Centrale ha un ricavo annuo di 1.300.000 euro circa e di questi 400.000 euro vengono erogati al Comune di Resia; se il Comune lavorerà per comprare l’impianto alla scadenza del contratto e per riottenere la concessione potrà sì avere a disposizione somme significative per la vallata e i suoi abitanti;
- la popolazione ancora una volta chiede al Comune di essere coinvolta in queste grandi decisioni sul futuro della Valle attraverso la convocazione di apposite assemblee preventive, ed evitare come fatto fino ad oggi che i singoli cittadini debbano interessarsi personalmente alla consultazione dei progetti pubblicati sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia;
- alla luce del dibattito intervenuto e dalla valutazione dei documenti presentati a supporto dei progetti è stata proposta una petizione per una raccolta di firme che possa opporsi alla realizzazione di tutti i 5 progetti perché “la realizzazione di centraline idroelettriche a cascata non è la storia di Resia, né il suo presente e non sarà il suo futuro” e con la quale si chiederà alla Regione in primis di individuare un elenco di torrenti che, per il contesto naturale e paesaggistico in cui si collocano, vanno esclusi da qualsiasi ipotesi di sfruttamento idroelettrico, tra i quali ricomprendere il Resia e anche l’altro unico torrente ancora integro ovvero l’Arzino;
- per ulteriori informazioni è possibile contattare i membri del Comitato al seguente indirizzo e.mail: salviamoilresia@libero.it.
APPELLO URGENTE “Salviamo il Resia”
ai cittadini singoli, alle associazioni ambientali, culturali, sportive, pro loco presenti sul territorio regionale
i componenti del comitato spontaneo “no centralina idroelettrica Resia_2 Ponte Rop”
chiedono
di sottoscrivere la petizione allegata affinché venga negata l’autorizzazione alla realizzazione dei progetti sotto illustrati e venga riconosciuto il valore e l’unicità del Torrente Resia, indirizzandola direttamente alla Regione:
- Direzione Centrale Ambiente e Lavori Pubblici, Servizio valutazione impatto ambientale (VIA) – via Giulia 75/1 – 34126 Trieste
o via mail: ambiente@certregione.fvg.it - Presidenza della Giunta Regionale piazza Unità d’Italia 1 34121 Trieste
o mail: presidente@regione.fvg.it - al Comune di Resia, via Roma 21, 33010 Resia
o via mail: resia@com-resia.regione.fvg.it - e al Parco Naturale delle Prealpi Giulie, Piazza Tiglio 3, 33010 Resia
o via mail: info@parcoprealpigiulie.it - Oppure di indirizzare una mail al seguente indirizzo: salviamoilresia@libero.it.
(in seguito la stessa verrà girata dal comitato alle autorità competenti)./li>
Il sostegno e l’aiuto che ci verrà fornito ci permetterà di salvaguardare un luogo speciale dimostrando una solidarietà diversa, dove persone che vivono vite diverse ed alle volte parallele, riconoscono il valore di un bene comune che al di là dei luoghi, dei tempi e degli interessi economici va tutelato e protetto da tutti.
Grazie a nome di tutti i resiani di ieri, di oggi e di domani.
Per informazioni e/o contatti e poter sottoscrivere l’opposizione predisposta direttamente dal Comitato contattare: Anna Micelli cell. 329/7880907
Il torrente va preservato da ogni speculazione……..il futuro delle generazioni che verranno è nelle mani di quelle attuali.