Mag ’16 |
14 |
09:00 |
La Società Studi Carsici A. F. Lindner organizza una visita guidata di interesse storico e naturalistico Sabato 14 maggio 2016, con ritrovo alle ore 9.00 presso la sede di Via F.lli Cervi, n. 9/g a Ronchi dei Legionari (GO).
Il percorso della durata di circa 3-4 ore è mediamente impegnativo. Necessarie calzature da trekking e una torcia per visita ai vari bunker che troveremo lungo il percorso. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti e Trasporto fino al luogo di inizio della camminata (Medeazza) con mezzi propri. Partecipazione aperta a tutti. Per informazioni e prenotazioni: 328-8758033 / studicarsicilindner@gmail.com.
Il Monte Ermada e il Monte Cocco furono interessati da aspri e cruenti combattimenti durante la decima e undicesima battaglia dell’Isonzo. Fra le truppe belligeranti questo massiccio era temuto e odiato, esservi destinati alle sue pendici equivaleva a morte quasi certa.
Il monte Cocco non è molto conosciuto, un nome poco sentito, di cui non si trova scritto tanto neanche nelle centinaia di saggi dedicati alla Grande Guerra sul Carso. Perché? Semplicemente perché il monte è una “costola”, la “spalla” fortificata verso il mare del più tragicamente famoso monte Ermada. La sua cima (che in realtà è una cresta rocciosa lunga centinaia di metri) forma un bastione calcareo trasversale all’attuale Carso triestino. Un naturale baluardo insormontabile sulla via di Trieste irredenta. Questa ininterrotta linea di roccia calcarea che andava dalla cima del monte Ermada al monte Cocco venne fortificata in maniera formidabile dai genieri austroungarici e fu un baluardo insormontabile per le fanterie italiane che cercarono di conquistarlo. Era l’unico e micidiale ostacolo verso l’agognata Trieste.
La decima battaglia dell’Isonzo fu combattuta tra il 12 maggio e il 5 giugno 1917 nel corso della prima guerra mondiale tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Gli Italiani potevano contare su 430 battaglioni e 3.800 pezzi di artiglieria, l’Austria-Ungheria su 210 battaglioni e 1.400 pezzi di artiglieria.
L’undicesima battaglia dell’Isonzo fu combattuta dal 17 agosto al 31 agosto 1917. Sul fronte italiano Luigi Cadorna, il capo di stato maggiore italiano, aveva concentrato tre quarti delle sue truppe presso il fiume Isonzo: 600 battaglioni (52 divisioni) con 5.200 pezzi d’artiglieria. L’attacco venne sferrato su un fronte che si estendeva da Tolmino (nella valle superiore dell’Isonzo) fino al mare Adriatico.
Viste le concomitanti iniziative in zona, la data inizialmente prevista per domenica 15 maggio è stata anticipata a sabato 14 maggio 2016. Invariato il resto.