Sesana, la scoperta della maxi grotta: «Sul fondo il Timavo»
L’annuncio dato dagli speleologi del gruppo “Explorer”. La prima ricerca 15 anni fa. Il pozzo è profondo 250 metri
di Mauro Manzin (da Il Piccolo del 7.2.2017)
Sensazionale scoperta dei componenti del gruppo speleologico sloveno “ŠD Explorer”. Tra Sesana/Sežana e Brestovica infatti hanno rinvenuto una gigantesca grotta sul fondo della quale, a loro detta, scorre il Timavo, in un’area dove gli esperti non ritenevano che vi potesse scorrere il misterioso fiume.
E, come quasi tutte le grandi scoperte, anche questa è avvenuta per caso, ma grazie anche all’intuizione del padre di Niko Luin, lo speleologo che domenica scorsa si è calato nella “nuova” grotta assieme ai suoi compagni. Ben quindici anni fa, infatti, durante il periodo natalizio mentre il genitore passeggiava nell’area del ritrovamento sentì una sorta di fischio nel sottobosco.
Riuscì a identificare il posto, un buco nella terra tra un gruppo di rocce carsiche. Chiaro segnale che quello era l’imbocco di una grotta. Immediatamente e per due settimane iniziarono a scavare in cerca della cavità, ma senza alcun risultato. Tutti scordarono l’accaduto tranne Niko che, come raccontano le Primorske Novice, lo scorso Natale assieme ai suoi amici ha rincominciato nuovamente le ricerche della grotta nello stesso punto in cui aveva iniziato suo padre.
Dopo oltre un mese di ricerca due domeniche or sono il primo gruppo si è calato negli abissi. La grotta era stata trovata. Ma la sorpresa è stata grande perché i cento metri di corda srotolata verso il basso non bastavano a raggiungere il fondo. Domenica scorsa il nuovo tentativo: e stavolta con 250 metri di corda gli speleologi sono riusciti a raggiungere il fondo della cavità dove scorre il fiume Timavo, il misterioso corso d’acqua carsico cantato già da Virgilio.
«Più bella di Melania (Trump, la First Lady nata in Slovenia, ndr), incredibile, sbalorditivo, storico, il sogno di qualsiasi speleologo», questi i primi commenti del gruppo “Explorer” all’uscita dalla grotta. E sottolineano che il fatto più straordinario non è dato dalle dimensioni e dalla bellezza della cavità carsica scoperta, ma dal fatto che sul suo fondo ci scorra il Timavo.
La cavità si trova a sud di Krajna vas e a Ovest di Kreplje in località che gli abitanti del luogo chiamano Žekn’c. Sul nome da dare alla nuova grotta non c’è stato alcun dissapore all’interno del gruppo: si chiamerà “Kraško zlato” ossia “Oro del Carso”.
L’ingresso è già stato messo in sicurezza dagli speleologi i quali sostengono che la grotta è sicuramente ancora più ampia visto che in questo periodo il livello del Timavo e molto alto viste anche le piogge dei giorni scorsi.
Gli scopritori hanno sostato nell’antro per ben dodici ore. Il gruppo era formato da Emil Frankič-Enfra, Aljoša Volk, Jaka Petruša e Zdenka e Sebastjan Žitko. «In una vasca così bella e in un’acqua così pulita non ho mai fatto il bagno», ha affermato ridendo Emil Frankič appena “riemerso” dagli abissi carsici.
E, come sostiene anche il presidente del gruppo speleologico “Explorer”, Sebastjan Žitko, si deve proprio alla tenacia di Frankič e a quella di Luin se una simile scoperta è avvenuta. «Si tratta – ha dichiarato alle Primorske Novice – di un lavoro durato ben quindici anni».
“Explorer” è un piccolo gruppo costituito da 35 appassionati speleologi. «Siamo stati in tutte le grotte del mondo, dalla Slovenia all’Australia – ha spiegato Žitko – ci è rimasta solo l’Antartide da visitare». «E la luna», hanno puntualizzato con una risata i suoi compagni d’avventure.
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