In questo periodo la speleologia a livello nazionale è stata interessata da due importanti appuntamenti: il 19° Congresso Nazionale di Speleologia, Bologna 27-31 agosto, e il Convegno Nazionale “L’ambiente carsico e l’uomo”, Bossea (CN) 5-8 settembre. A questi due eventi è intervenuta la speleologia regionale e sono stati presentati alcuni lavori di interesse locale. In particolare, al Congresso di Bologna sono stati presentati i seguenti lavori:

• M. Anselmi, R. Semeraro: “Carsismo e idrogeologia delle cime del M. Musi (Prealpi Giulie Occidentali)”
• F. Gherlizza, M. Gherlizza: “Orsi e Carso: ultimo domicilio conosciuto”
• P. Guidi, A Pavanello: “Quattro anni di incidenti in grotta ed in forra (1998-2001)”

mentre al Convegno di Bossea sono questi i lavori esposti:

• A. Tremul, R. Calligaris: “Lipizza-Carso Triestino: una dolina-santuario, una cisterna d’acqua ricca di energia”
• R. Calligaris, A. Tremul: “Riempimenti di cavità e assorbimenti: nuove prospettive per la ricostruzione degli ultimi milioni di anni del Carso triestino”
• F. Cucchi, G. Casagrande, L. Zini: “Monitoraggio in continuo di acque carsiche e interpretazione idrodinamica dei dati: alcuni casi nel Carso classico”. (GB)

Dal 5 al 7 settembre si è svolta la quinta edizione della manifestazione in oggetto. La Sezione Ricerche e Studi sulle Cavità Artificiali del CAT ha partecipato con una esposizione di foto e rilievi che ripercorre i dieci anni di ricerche sullo storico colle friulano. Tra le giornate di sabato e domenica i soci del Club hanno accompagnato nelle visite guidate agli ipogei artificiali del colle oltre 300 persone, mentre quasi il doppio ha assistito alle proiezioni tridimensionali dell’inossidabile Guglielmo Esposito. (FG)