Varie
Nuovo consiglio direttivo del GTS

Il Gruppo Triestino Speleologi, durante l’Assemblea dei soci che si è svolta il 17 febbraio, ha parzialmente rinnovato le sue cariche sociali che, con un nuovo segretario e un nuovo direttore tecnico, risultano così composte: Matteo Moro: presidente; Stefano Venier: vicepresidente; Sandro Gomezel: segretario; Mila Bottegal: tesoriera; Cristian Trani: direttore tecnico. (MB)

Nuovo consiglio direttivo della Lindner

Il nuovo CD della Società di Studi Carsici “A.F. Lindner” per il 2004 è così composto: presidente: Ugo Stocker; vicepresidente: Elisabetta Saurin; direttore scientifico: Morgan Sandrin; direttore tecnico: Ferdinando Suppan; economo: Dario Miniussi; segretaria: Angela Moretto. (AM)

Nuovo rappresentante

Costantino Bottoli subentra ad Alfonso Renzo Degano quale rappresentante provinciale per il Pordenonese, per quanto attiene il soppresso Comitato Regionale per la Speleologia di cui all’ex LR 55/80, ovvero il riparto dei contributi della LR 27/66. (GB)

Riapertura delle grotte turistiche di Villanova

Si preannuncia ricca di novità, eventi e manifestazioni la nuova stagione turistica delle Grotte di Villanova che ha preso il via il 21 marzo. Se il 2003 ha visto il superamento di ogni record di presenze della Grotta Nuova, con l’afflusso di oltre tredicimila persone, dalla stagione turistica 2004 ci si attende ancora di più. «La bellezza e la singolarità morfologica di queste cavità» dicono i soci del GELGV «sta richiamando turisti da tutta Italia e da molti paesi esteri. Oltre alle normali visite dei giorni festivi, nel periodo primaverile sono numerosissime anche le scuole che effettuano l’escursione guidata». Il pacchetto didattico, offerto dallo scorso anno in collaborazione con la Casa delle Farfalle di Bordano, con la riserva naturale di Forgaria del Friuli e con la Butterfly Arc di Montegrotto Terme, consente alle scolaresche di usufruire degli sconti speciali previsti per la visita a due o più tra questi siti. È un’opportunità unica per conoscere da vicino e in maniera approfondita il patrimonio naturalistico del territorio, capirne la peculiarità e l’importanza della sua salvaguardia. Per far conoscere ai visitatori le attrattive turistiche, storiche ed enogastronomiche del comprensorio Valli del Torre, il GELGV renderà presto operativa la reception accanto al bar «Terminal Grotte». (Da Il Gazzettino On line del 21 marzo) (MB)

Linea Verde

La nota trasmissione di Rai 2, andata in onda domenica 14 marzo, ha dedicato ampio spazio al Carso triestino e sloveno. Il conduttore, accompagnato dal direttore delle Grotte di San Canziano, Albino Debenec, ha visitato le grotte, patrimonio dell’Unesco, nelle quali scorre il mitico fiume Reka; ha poi visitato la foce del Timavo a San Giovanni di Duino (TS). Peccato solo che nella piantina messa in onda per descrivere il misterioso percorso del fiume sotterraneo sia stato posizionato il Monte Nevoso, dal quale nasce la Reka, in prossimità della città di Fiume (per l’appunto Reka in sloveno!). (MB)

Cave e dintorni

La Giunta Regionale, con DGR 6 del 9 gennaio, ha giudicato compatibile dal punto di vista ambientale il progetto presentato dalla ditta Marmi, a proposito della riattivazione dell’attività estrattiva della cava di marmo “Carlo Skabar”, situata in località Fernetti (Carso triestino), non lontano dal famoso Pozzo dell’Elmo. Per la parte che ci interessa, è stata formalizzata la prescrizione di segnalare agli Enti competenti eventuali accertamenti di morfologie carsiche ipogee nell’area e di attuare specifiche misure di tutela, come richiesto dalla provincia di Trieste che a sua volta aveva espresso parere favorevole al progetto con deliberazione n. 64 del 29 settembre 2003. Desta perplessità il fatto che nella delibera regionale non viene chiarito quali possono essere gli Enti competenti (Forestale? Catasto Regionale delle Grotte? Università di Trieste? Collegio delle Guide-Maestri di Speleologia? Federazione Speleologica Triestina? Federazione Speleologica Regionale? CAI? SSI?) e quali le sanzioni per inosservanza delle prescrizioni. In ogni caso, alla scadenza dei dieci anni concessi per la prosecuzione dell’attività estrattiva, andrà realizzato un recupero ambientale finalizzato alla valorizzazione degli aspetti paesaggistici e naturali, mediante parziale riempimento della cava con terreno di origine carsica, volto a ricreare una morfologia a dolina allungata consona all’ambiente circostante. (MK)