Pubblicazioni edite
Studi e ricerche della Lindner
La Società di Studi Carsici “A.F. Lindner” ha editato nei mesi scorsi il numero unico 2002 della propria rivista Studi e ricerche, tra l’altro presentata con una manifestazione a Fogliano-Redipuglia (GO) il giorno 3 aprile (vedi La Gazzetta n. 90). Le 92 pagine della pubblicazione raccolgono in sostanza cinque lavori, che spaziano dalla vita dell’associazione (Maurizio Comar: La storia della Società “A.F. Lindner” raccontata dai Presidenti, pagg. 9-14) alle ricerche mineralogiche (Maurizio Comar, Ubaldo Scoziero: Analisi mineralogiche di alcune sabbie dell’Antro del Corchia - Alpi Apuane, pagg. 15-22), dalle ricerche storiche sul Carso (Enrico Cernigoi, Roberto Lenardon: Le postazioni militari Austro-Ungariche della Grande Guerra sulle quote 121, 85 e 77 del Carso Monfalconese, pagg. 23-60) agli studi botanici (Silvano Devetti: Elenco degli alberi e arbusti più comuni del territorio carsico da Doberdò del Lago sino alle paludi delle risorgive di Pietrarossa e del Lisert, pagg 61-70), fino agli studi sul carsismo in Medio Oriente (Maurizio Comar: Fenomeni carsici del Libano, pagg. 71-91). La parte da leone nella rivista la fa senz’altro il lavoro sulla Grande Guerra, grazie anche ad una ricca ed interessantissima iconografia, composta da numerose foto d’epoca e rilievi e cartine, sempre riferite al periodo 1915-1917. (GB)
Valorizzazione delle opere di guerra del Monte Ermada. Settore del Monte Cocco
Recentemente è stato presentato (vedi La Gazzetta n. 90) un volume, opera di Franco Gherbaz, Claudio Sgai e Flavio Vidonis, sulle opere della Prima Guerra Mondiale ubicate sul Monte Ermada, in comune di Duino Aurisina (TS). Il libro, composto da 64 pagine in formato A4, descrive sinteticamente le vicende belliche che hanno interessato la zona e l’attività di ripristino dei siti, operata dal Gruppo Cavità Artificiali della Società Alpina delle Giulie, che ha permesso di rendere nuovamente praticabili questi luoghi storici fino a poco tempo fa inaccessibili a causa di smottamenti e del proliferare della vegetazione. Seguono l’inquadramento geologico e geomorfologico dell’area (pagg. 33-34) e la descrizione degli aspetti botanici peculiari del sito (pagg. 35-44). La parte finale del libro (pagg. 47-61) è dedicata invece al catasto, con alcuni esempi di schede tecniche e rilievi di alcune tra le maggiori cavità della zona, fra cui spiccano la Grotta Karl e la Grotta Zita, nelle quali sono stati eseguiti notevoli lavori per renderle accessibili a chiunque. Tutto il volume è corredato da numerose fotografie dell’epoca tratte dall’inesauribile archivio storico di Pierpaolo “Caporetto” Russian. (MK)
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