È uscito il numero 11, anno 2003, dell’organo ufficiale della Federazione Speleologica Veneta. Tra i numerosi articoli di interesse locale che appaiono nella rivista, citiamo lo scritto di Giancarlo Marchetto dal titolo “Corsa in verticale nell’Abisso di Trebiciano - Alpi Giulie” (pagg. 89 - 92) per alcune curiosità in esso presenti. Dalla posizione della nota cavità triestina nel Friuli (e addirittura sulle Alpi Giulie) alla presenza dei protei nella vaschetta a –80 (scomparsi ormai da decenni); da un fantomatico record di salita e discesa di dipendenti comunali ad una altrettanto fantomatica esplosione dell’attuale botola a metà degli anni ’80; dal proteo come simbolo della speleologia triestina all’attribuzione al Comune di Trieste delle scale installate dalla Società Adriatica di Speleologia. Considerata la data in cui è stato redatto l’articolo e il rispetto che si merita una cavità con una storia come quella della Grotta di Trebiciano, si potrebbe affermare che mai come in questo caso “un bel tacer non fu mai scritto”. (MK)
Per conto delle Edizioni Italo Svevo, Dante Cannarella e Pino Sfregola hanno realizzato il quarto volume della collana dedicata ad alcuni itinerari che si sviluppano al di là del confine, in territorio sloveno, ma all’interno di quell’unità geografica che può essere divisa dal punto di vista politico, ma non da quello della natura. Questo quarto libro, sempre di 96 pagine (formato 21 x 12), ha per titolo Corgnale e i suoi monti ed è dedicato alla zona subito oltre Basovizza (TS).
Questa volta non ci sono capitoli dedicati esplicitamente alle grotte che pur esistono in zona, ma citiamo lo stesso il volume per l’accurata descrizione degli itinerari che conducono comunque l’escursionista al cospetto di vari punti notevoli della zona, percorrendo il Monte Cocusso e il Monte Castellaro Maggiore, rilievi notevoli sotto l’aspetto naturalistico. (MK)
Dante Cannarella - Pino Sfregola: Itinerari del Carso Sloveno – Corgnale e i suoi monti, Edizioni Italo Svevo, Trieste 2004, 1-96, € 6,20.