L’opinione dello speleo
 

Corsi e istruttori

Dal 16 settembre al 15 ottobre ha avuto luogo un corso di introduzione alla speleologia organizzato dal Gruppo Speleologico “Talpe del Carso”. 10 lezioni teoriche, 4 uscite pratiche, 16 iscritti, 14 allievi che sono arrivati in fondo, una mega cena di fine corso; fin qui niente di particolare che valga la pena di essere segnalato, al di là del solito trafiletto nella rubrica “Corsi passati”. Ma in verità si è trattato di un corso estremamente particolare, del tutto innovativo. Le Talpe non sono infatti sede di scuola CAI, non lo sono mai state. E, pur essendolo state a suo tempo, non sono oggi neppure sede di scuola SSI, non avendo aderito alla struttura nel momento del passaggio epocale alla nuova CNSS-SSI, scattato con l’1.1.2000. Volendo quindi organizzare un corso di un certo tipo, che avesse una certa ufficialità e che fosse garantito da un’adeguata copertura assicurativa, le Talpe si sono rivolte al Comitato Esecutivo Regionale della CNSS-SSI per ottenere un aiuto. La situazione si presentava problematica in quanto, per motivi assicurativi, non era possibile utilizzare nelle uscite pratiche speleologi non iscritti al registro regionale e nello stesso periodo altre scuole (Gorizia, Sacile e Fogliano) erano impegnate in analoghe iniziative. Ciò nonostante, con un semplice giro di telefonate, è stato possibile reperire ben 24 persone che volentieri hanno fornito il proprio aiuto per portare a termine l’iniziativa. Si potrebbe dire che venivano dalle scuole di Cividale, di Monfalcone e di Trieste (CAT, GGCD, GSSG e GTS), ma si è trattato più che altro di una collaborazione di persone, più che di strutture, che fa ben sperare per il futuro. Diciamocelo francamente, dieci anni fa nessuno avrebbe mosso il culo per il corso di un altro gruppo, se non per lezioni teoriche in cui dar sfoggio della propria personale competenza. Oggi evidentemente no, forse i tempi sono veramente cambiati. A fronte di un blocco che è rimasto immobile nelle vecchie linee, trincerato su posizioni anacronistiche (basta leggersi l’ultimo Progressione, il numero 49, pagg. 58-59), una parte della speleologia regionale ha saputo superare i vecchi schemi legati al gruppo. Sarà stata l’esperienza, pur parzialmente fallimentare, della Federazione, saranno state le numerose riunioni della CNSS in questi ultimi cinque anni, saranno stati gli stages di qualificazione che, superato lo stress iniziale, sono stati finalmente accettati per quel che sono, ovvero non solo un momento di esame, ormai serio e severo, ma anche un momento di incontro sociale e di crescita tecnico-culturale. L’importante è il risultato, estremamente positivo, che ha dato grosse soddisfazioni a me, in veste di Coordinatore Regionale della CNSS-SSI, perché ho avuto l’illusione che cinque anni di attività e fatiche non siano andati del tutto sprecati, e grosse soddisfazioni a Stanko Kosič, presidente delle Talpe, che nel corso della cena finale si è realmente commosso per la collaborazione ricevuta, ringraziando tutti quanti a più non posso. Sarà ora il futuro a dirci se è stata un’iniziativa estemporanea ed irripetibile, o se questo corso ha rappresentato il punto di partenza di una possibile nuova attività, fatta volentieri insieme più per la speleologia che non per i gruppi speleologici o presunti tali.

Mauro Kraus