Pubblicazioni edite
Progressione
È uscito il numero 50 (giugno 2004) della rivista semestrale di attività e riflessioni della Commissione Grotte “E. Boegan”. Si tratta in questo caso di un numero antologico che ripercorre i 25 anni di vita della rivista (1978 - 2003), ma non si tratta solo di un’arida raccolta bibliografica contenente gli indici analitici dei numeri precedenti. Di ciascuno dei volumi pubblicati vengono riportati la copertina, con un breve riassunto del contenuto, ma soprattutto un paio di articoli particolarmente significativi che in questo modo, specie se riletti ora a distanza di anni, permettono di vedere come la speleologia sia cambiata nel tempo. Particolarmente significativa in questa ottica la foto di copertina di Louis Torelli che ci mostra, sul fondo della Lazzaro Jerko, Luciano Filipas indicare qualcosa a Massimiliano Palmieri, come dire il passato (peraltro molto più attivo e vitale di molti giovani di oggi) che trasmette il testimone al presente (d’altra parte ormai anch’esso un po’ datato). In coda ai vari riassunti, troviamo infine (pagg. 133 – 142) la postfazione “Cinquanta fascicoli in cifre” nella quale vengono esposti in modo esaustivo dal punto di vista statistico tutti gli elementi che hanno composto la rivista, dal numero di pagine a quello dei direttori, dalla quantità di copie a quella degli autori. In chiusura, a pagina 143, si trova un breve curriculum di Adriano Stok, artista e speleologo, che con 11 proprie creazioni a tema carsico intercala i vari riassunti proposti. (MK)
Immergersi nella leggenda
Questo il sottotitolo del libretto Spedizione Speleosubacquea “Resia 2002” che a quasi tre anni ormai di distanza traccia un resoconto dell’iniziativa a suo tempo organizzata dalla FSR (vedi il resoconto su La Gazzetta n. 71 – ottobre 2002). Dopo alcuni cenni introduttivi sul Parco delle Prealpi Giulie e sulle vicende alpinistiche e belliche che lo hanno interessato, la parola passa a Ernesto Giurgevich che trascrive le pagine di un diario a cui sono stati affidati i ricordi delle prime esplorazioni della Risorgiva sotto il Monte Sart (pagg. 9 – 18). Franco Gherlizza introduce quindi ai consuntivi “numerici” della spedizione del 2002, che ha visto la presenza di numerosi speleologi in rappresentanza di buona parte dei gruppi regionali (pagg. 19 – 26). Dopo una prima descrizione delle esplorazioni subacquee di Luciano Russo (pagg. 27 – 31), è la volta di Mauro Campini che descrive in dettaglio le nuove scoperte effettuate (pagg. 32 – 36). Seguono quindi due lavori, di Maurizio Comar ed Elio Polli, che descrivono rispettivamente gli aspetti idrogeologici e vegetazionali dell’importante risorgiva. Si tratta quindi di un accattivante libretto di 48 pagine, ricco di fotografie, che ben riassume questa importante iniziativa che purtroppo non ha avuto gli esiti sperati. (MK)
Konrad
Sul n. 104, marzo 2005, del mensile del vivere naturale, troviamo un servizio sulla “Grotta Impossibile” a firma di Stefano Furlani. L’autore racconta attraverso le parole di Franco Cucchi la scoperta e la storia esplorativa della oramai famosa cavità rinvenuta a Cattinara (TS) durante i lavori di costruzione della “Galleria Carso”. (GB)
Storia, Natura e Speleologia sul Carso di Duino
Presentato recentemente (vedi La Gazzetta n. 101) questo libro, prodotto dal Gruppo Speleologico Flondar con il patrocinio e contributo del Comune di Duino-Aurisina – Občina Devin-Nabrežina, prende in considerazione molti aspetti del territorio carsico alle spalle del paese costiero. Dopo la presentazione di don Giorgio Giannini, parroco di Duino (ex speleologo e amante della montagna), e la prefazione in cui vengono spiegate le motivazione di questa pubblicazione, si entra nel vivo, con “Il territorio e i sentieri di guerra” di Dario Marini, in cui vengono anche descritti alcuni itinerari specifici e delle note storiche; poi, sempre il Marini, in “I fenomeni carsici epigei” e “Le grotte”, illustra i principali fenomeni carsici, soprattutto quelli sotterranei, che trovano la loro massima espressione nella Grotta Alexanderhöhle (la maggiore cavità dell’area) e la loro massima importanza storica nella Grotta del Mitreo. Elio Polli in “Aspetti vegetazionali dei sentieri di guerra verso Duino” ripropone gli otto itinerari descritti precedentemente dal Marini sotto l’aspetto botanico, che – come evidenziato anche dalle foto – può presentare, in certe stagioni, degli aspetti molto interessanti e suggestivi. A conclusione della pubblicazione Marco Borsetta con “Colonizzazione di un nucleo di camosci nell’area di Duino-Aurisina”, lavoro tratto da una tesi di laurea, evidenzia come in questo territorio tali animali siano arrivati quasi sino al livello del mare. Da ricordare infine che, allegata alla pubblicazione, c’è una particolare e inedita carta in scala 1:5.000, frutto di un preciso lavoro sul terreno, con tutti gli itinerari e i fenomeni descritti nel libro. (GB)
Catalogo mostra
A Udine, presso il Museo Friulano di Storia Naturale, dal 18 dicembre 2004 al 30 aprile 2005 è stata esposta la mostra “Historia Naturalis: alle radici del museo friulano”. Il Comune di Udine – Museo Friulano di Storia Naturale ha stampato e divulgato il relativo catalogo (a cura di Carlo Bianchini). In diversi capitoli del volume, e soprattutto quelli che trattano degli aspetti geologici e paleontologici o dei rapporti con la Società Alpina Friulana, è possibile trovare i nomi storici della speleologia friulana (Marinelli, Tellini, Lazzarini, Gortani, ecc…) e dei riferimenti alle ricerche speleologiche di fine ‘800. Un capitolo specifico, inoltre, tratta degli inizi della speleologia in Friuli: “La speleologia in Friuli e le origini del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano”, di Umberto Sello. (GB)
Speleologia veneta
Sul volume 12 – anno 2004 della prestigiosa rivista della Federazione Speleologica Veneta, alle pagg. 179 - 188 è ospitato un articolo di Barbara Grillo (“Radicio”): “Il modello tridimensionale del Bus de la Genziana (1000 V TV). Tale importante cavità, pur appartenendo amministrativamente alla Regione Veneto (seppur per pochi metri), rappresenta il principale fenomeno carsico ipogeo del Pian del Cansiglio, diviso tra la nostra Regione e il Veneto appunto. L’autrice presenta la cavità (in cui nel corso degli ultimi anni sono stati anche scoperti dei rami nuovi) con un rilievo completo tridimensionale, frutto dell’elaborazione dei dati topografici attraverso il software per rilievi “Compass” e a seguito di numerose discese da lei effettuate negli anni 2001-2002 per la tesi di laurea. (GB)
Atti di Spelaion 2003
Sono in distribuzione gli Atti dell’Incontro Nazionale di Speleologia tenutosi a San Giovanni Rotondo (FG) nel dicembre 2003. A tale incontro erano presenti numerosi speleologi regionali, i quali, oltre a stand, banchetti espositivi, mostre e proiezioni, avevano anche presentato delle relazioni. Gli Atti contengono gli interventi di: Andrea Mocchiutti con “Morfologie ipogee e neotettonica” e “Il progetto «Neotettonica nelle cavità del Friuli-Venezia Giulia»” – Federazione Speleologica Regionale”; Maurizio Radacich con “Le cavità naturali adattate a ricovero antiaereo per la popolazione civile, nella Provincia di Trieste, durante la seconda guerra mondiale”; Clarissa Brun e Rino Semeraro con “Recenti ricerche sulla Grotta dell’Uragano (Monti Musi, Prealpi Giulie occidentali)”.
Fa piacere rilevare il fatto che la nostra Regione ben figura in tale contesto. Infatti, su sei relazioni estranee alla regione Puglia, ben quattro erano presentate da speleologi corregionali e riguardavano il Friuli-Venezia Giulia. (GB)
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