Importanti novità giungono da questo -1.000 situato sul versante sloveno del Monte Canin. A fine settembre, una squadra mista di speleologi sloveni ed italiani, già collaudata nelle esplorazioni della Risorgiva della Mala Boka (vedi La Gazzetta n. 102 – maggio 2005), ha raggiunto il fondo di questa cavità a -1.150 per effettuare una colorazione. Nell’occasione è stata forzata a mazzettate una strettoia sul fondo che ha permesso agli esploratori di entrare in un’imponente forra alta 20 metri, percorsa per circa 300 metri fino ad un pozzo, non sceso per mancanza di materiali. Questa parte di grotta è percorsa da un notevole flusso idrico (2/300 litri al secondo) al punto da costituire un vero e proprio collettore delle acque che, con tutta probabilità, risultano collegate al sistema della Mala Boka. (dal sito Internet del G.G. Corrado Allegretti di Brescia) (MK)