Novità esplorative
Fontanon di Goriuda
Nelle giornate del 16 e del 17 giugno alcuni soci del Gruppo Grotte del Club Alpinistico Triestino hanno provveduto a rifare il rilievo completo degli ambienti aerei e subacquei del Fontanon di Goriuda, la nota risorgiva della Val Raccolana (UD) che drena sul versante italiano gran parte delle acque del massiccio del Monte Canin. Il rilievo precedentemente depositato in Catasto si limitava infatti alla sola sezione ed era mancante della planimetria. Si spera, naturalmente, di poter aggiungere qualcosa di nuovo a quanto già topografato. Questo lavoro si è reso necessario anche in previsione dell’esplorazione che gli speleosub triestini intendono compiere, dal 14 al 15 luglio, nel terzo sifone della grotta, in collaborazione con il Comune di Chiusaforte. (FG)
Spedizione CSIF in Campania
Fra il 28 maggio ed il 2 giugno un gruppo di sei soci del Circolo si è recato a Casaletto Spartano (SA) per una breve campagna di esplorazione. Sono state esplorate alcune nuove cavità nell’area effettuando inoltre rilievi in grotte già note, ma non ancora inserite nel catasto grotte della Campania. In tutto si tratta di sei cavità. L’attività più rilevante è stata però la serie di sopralluoghi effettuati dallo speleosub bresciano G.P. Foti nella Grotta di Riotorto in comune di Sanza. Qui è stato individuato il sifone finale che è stato percorso per una ventina di metri oltre i quali non si è potuti andare a causa della fortissima torbidità dell’acqua. Il sifone comunque prosegue con un’ampia galleria ed è intenzione di ritornare a Sanza per “forzarlo”, anche in collaborazione con amici di Roma e Napoli. Ciò permetterà di verificare il ruolo di questa cavità nel sistema idrico sotterraneo del Bussento. Sono stati avviati programmi di collaborazione con i comuni di Sanza e Montesano sulla Marcellana. Alcuni soci hanno preso poi parte all’interessante convegno regionale di speleologia della Campania a Oliveto Citra, dove è stata presentata anche una relazione del CSIF sulla ultraventennale attività in Cilento (circa 200 cavità esplorate e rilevate). (da Internet) (GB)
Grotta Impossibile
Fa ancora parlare di sé sulle pagine del quotidiano Il Piccolo questa cavità intercettata dalla Ditta Collini durante i lavori per la Grande Viabilità Triestina. È del 6 giugno un articolo nel quale viene data la notizia che è stato scoperto l’ingresso alto di questa ormai famosa cavità del Carso triestino. Con soli 8 metri di scavo, gli speleologi sono entrati nella grotta evitando così la già ipotizzata perforazione che doveva essere eseguita dalla Ditta Collini. Si ripropone così la possibilità di rendere fruibile al turismo la Grotta Impossibile. Sussistono però problemi ambientali, economici e burocratici, non ultimo cercare il proprietario della particella nella quale si apre il nuovo ingresso che, momentaneamente, è stato mimetizzato dagli scopritori. Inoltre, economicamente parlando, avere due grotte turistiche a così breve distanza una dall’altra non giova a nessuna delle due considerando che, a detta dell’articolista, la Grotta Gigante è in calo come numero di visitatori. È invece del 27 giugno un altro articolo – sempre pubblicato da Il Piccolo e sempre dello stesso giornalista – che annuncia il ritrovamento del proprietario della particella e l’apposizione di una botola definita “di sicurezza”. Si legge inoltre che l’apertura turistica non rientra nelle mire della Commissione Grotte E. Boegan, associazione che ha eseguito gli scavi dall’alto, la quale invece preferisce una fruizione di tipo escursionistico, con scale di ferro. Nel Carso triestino, quindi, per ora resterà turistica solo la Grotta Gigante che, contrariamente a quanto dichiarato nell’articolo precedente, sembra godere di ottima salute e, anzi, conta un aumento dei visitatori nei primi sei mesi del 2007. (MB)
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