In ricordo
Silvano Mosetti
Lo scorso 7 marzo si è spento, per i postumi di un’operazione chirurgica, Silvano Mosetti, socio dal 1947 e per 26 anni del Gruppo Triestino Speleologi. Dal 1949 al 1957 fu anche presidente del sodalizio, proprio nel periodo in cui il GTS diede il meglio di sé in campo scientifico con diverse ricerche, soprattutto sulla meteorologia ipogea, e in campo esplorativo con importanti campagne al Bus de la Lum (PN), all’Abisso di Lamar (TN), alla Grotta Guglielmo (CO) fino alla tragedia in Marguareis, all’Abisso Gaché, nel quale morì Lucio Mersi, uomo di punta del GTS. Tra il 1954 e il 1955 scrisse anche alcune relazioni e lavori, tra cui Le Grotte della Valcellina, un approfondito lavoro sulla nota cavità nel pordenonese pubblicato sugli Atti del VI Congresso Nazionale di Speleologia svoltosi a Trieste nel 1954. Recentemente si era sentito parlare nuovamente di lui avendo pubblicato, lo scorso anno, il libro Bus de La Lum, foiba infame e discussa (recensito ne La Gazzetta n. 136, marzo 2008), in cui raccontava la toccante esperienza del recupero delle salme dal profondo pozzo del Cansiglio. (GB)
Kristian Muser
Sabato 10 maggio, alle ore 8:30, periva Kristian Muser di Gemona (UD), durante una discesa estrema attraverso la Gola Nord-Est allo Jof Fuart. Kristian faceva parte del Gruppo Speleologico Carnico “Michele Gortani” di Tolmezzo. All’interno del gruppo era un componente fondamentale che si distingueva per le sue doti di alpinista e di amante della montagna. Al suo attivo aveva centinaia di vie in montagna, anche di prime; il mondo speleologico deve a lui la scoperta della Grotta dell’Aquila, cavità sospesa a 150 metri di altezza sulla parete sud del Gamspiz, dove solo uno con doti alpinistiche come lui poteva arrivare. All’interno del GSC si era occupato personalmente dell’esplorazione e della documentazione della roggia sotterranea di Tolmezzo e il lavoro da lui eseguito ha trovato spazio all’interno di una mostra. Si era anche occupato dei fenomeni ipogei di Timau; insomma, un vero leader che con la sua tranquillità dava sicurezza a tutto il gruppo. Purtroppo sabato mattina questa sua passione lo ha tradito: era partito assieme a due compagni per effettuare la discesa della famigerata Gola Nord-Est allo Jof Fuart, ma appena iniziata la discesa ha perso il controllo degli sci effettuando un volo di 600 metri. Mandi Kristian, ti vularin simpri ben. (UT)
|