Varie
Tracciato del Corridoio V
Per Federico Razzini, consigliere regionale della Lega Nord, “il Corridoio V non può attraversare il Carso” e il tracciato “va modificato”. In una nota, Razzini ha detto che “il nuovo sottosegretario all’Ambiente, Roberto Menia, difficilmente potrà assecondare il piano di quanti come Riccardo Illy e l’ex assessore regionale Lodovico Sonego hanno previsto e vorrebbero che il tratto dell’alta capacità ferroviaria del cosiddetto Corridoio 5 arrivi fin dentro il capoluogo, traforando con un lungo tunnel devastante per l’ambiente, il nostro Carso, da Ronchi dei Legionari a Trieste”. “Si tratta – per Razzini – di una ipotesi devastante per un patrimonio ambientale unico come il Carso, e oltretutto più lunga e tortuosa come tragitto (rispetto all’ipotesi di passare in linea retta per Gorizia fino a Aidussina) oltre che decisamente più costosa”. (dal sito della Regione FVG) (MB) Discariche in grotta
Il Piccolo di lunedì 19 maggio riporta una notizia che ha lasciato perplessi molti speleo, soprattutto triestini. “Altre discariche in 100 grotte del Carso”: recitava così il titolo dell’articolo che dalla prima pagina si sviluppava poi all’interno del quotidiano cittadino. La notizia è stata riportata perfino dalle locandine poste fuori dalle edicole per attirare i lettori. In verità l’autore dell’articolo ha riesumato uno scritto apparso sulla rivista del Club Alpinistico Triestino La nostra speleologia del 2004 dal titolo “La lista nera”, scritto da Maurizio Radacich del CAT e da Gianni Spinella del REST (Raggruppamento Escursionisti Speleologi Triestini). Nel suo lavoro, il giornalista non ha minimamente pensato di mettersi in contatto con Radacich e Spinella né tanto meno con qualche speleologo della Federazione Speleologica Triestina che, da anni ormai, in occasione della manifestazione nazionale “Puliamo il Buio”, si attiva per bonificare cavità inquinate nel Carso triestino, o ancora con i numerosi gruppi della provincia che hanno eseguito operazioni di pulizia in molte grotte. Ecco così che l’elenco presentato dal giornalista, e letto da molti, appare vecchio e totalmente inesatto: un esempio di cattiva informazione se si pensa che negli anni molte cavità sono scomparse da quella lista; non tutte, è ovvio, ma a suon di volontariato, sono tante quelle “redente”. È un peccato che non sia stato citato il lavoro di bonifica eseguito, ma tant’è… (MB) “Cansseia 2008”
È questo il nome con cui viene chiamato il campo speleologico che anche quest’anno si terrà al Pian del Consiglio, al confine tra le province di Treviso, Belluno e Pordenone. Il campo si svolgerà dal 2 al 17 agosto con l’obiettivo di esplorare questa zona carsica che, negli ultimi anni, ha dato notevoli soddisfazioni ai suoi esploratori. Quest’anno il ritrovo è organizzato dall’Unione Speleologica Pordenonese, dal Gruppo Speleologico Sacile e dai gruppi di Vittorio Veneto, di Treviso e di Ferrara. Al centro dell’attenzione saranno sempre l’Abisso del Col de la Rizza e il Bus de la Genziana, ma non verranno tralasciate anche le visite in vecchie cavità. L’intento degli organizzatori è anche quello di girare un film all’interno dell’Abisso del Col de la Rizza per divulgare il lavoro finora svolto. Tutti gli speleologi sono invitati al campo; verrà chiesta solo una quota di partecipazione per coprire le spese di vitto, alloggio e materiale. Chiunque fosse interessato a prendere parte all’iniziativa, può chiedere informazioni e mandare la sua adesione a Filippo Felici alla mail: felpe2000@yahoo.it. (MB) |