Numero 16 - Marzo 1998 - Edizione internet
La Gazzetta dello speleologo -
        Notiziario della Federazione Speleologica Regionale del Friuli
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La CGEB in Sicilia. Nella prima meta' di marzo la societa' triestina, forte di una squadra di 12 speleologi, ha ripreso le esplorazioni nelle grotte vaporose del Monte Kronio (Sciacca, in provincia di Agrigento), visitate per la prima volta nel lontano 1942. Dotati di materiali alquanto insoliti quali diffusori d'aria, mezzo chilometro di tubi di fibra, bombole, respiratori, compressori e telefoni (ricordiamo che la caratteristica della grotta e' quella di avere una temperatura superiore ai 38 gradi, resi ancor piu' gravosi dai vapori caldi presenti), i triestini sono riusciti a raggiungere il fondo del Pozzo Trieste che e' stato finalmente visionato con calma, trattandosi di una caverna dagli assi di metri 40x70, senza evidenti prosecuzioni. Interessante sarebbe forse raggiungere alcuni finestroni in parete, da cui sembra provenire gran parte del flusso vaporoso, ma le difficolta' tecniche ed ambientali per il momento lo impediscono. Oltre al recupero di alcuni materiali lasciati nel corso delle passate spedizioni, tutti fortemente corrosi dai gas presenti nell'aria, sono stati completati i rilievi topografici e geologici e sono stati raccolti campioni di aria e di sedimenti. Nel corso della spedizione sono state inoltre individuate in zona una quindicina di nuove cavita', di cui dieci esplorate e topografate. I risultati sono stati poi illustrati nel corso di un paio di conferenze tenute in loco alla presenza delle autorita'.

Nuovo abisso del Debeljak. Sul Carso triestino, piu' esattamente vicino allo storico Burrone presso Basovizza, 69/118 VG, il GGCD ha esplorato una nuova cavita' fino circa 90 metri di profondita'. La grotta e' costituita da due ampi pozzi cui seguono alcune fessure che hanno permesso, previo allargamento, di raggiungere l'attuale fondo.

Nuove scoperte all'Abisso del Quarantennale. La Societa' di Studi Carsici "A.F. Lindner", in collaborazione con speleologi del Gruppo Speleologico "Forum Julii Speleo" di Cividale, ha iniziato la revisione topografica dell'Abisso del Quarantennale - 4510/5469 VG, una delle cavita' piu' importanti della zona di Malchina sul Carso triestino. Essa raggiungeva i 90 m di profondita' tramite tre pozzi ed uno sviluppo planimetrico di 50 metri. Durante i lavori di revisione e' stata scoperta una nuova diramazione, ad andamento suborizzontale, che si sviluppa per circa 100 m, a 40 metri di profondita'. Ulteriori prosecuzioni sono state individuate e verranno esaminate nel corso della campagna di esplorazione e studio; infatti di questa interessante grotta verra' pure realizzato uno studio geomorfologico di dettaglio per osservare lo sviluppo del carsismo ipogeo della zona in esame.

Attivita' del GS Pradis. Nella valle del torrente Arzino proseguono le ricerche del Gruppo Speleologico Pradis nella grotta "E non finisce qui" - 5964/3402 Fr. Attualmente la grotta presenta uno sviluppo rilevato di 160 m per 34 m di dislivello fino ad un laghetto-sifone che impedisce al momento la prosecuzione.



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Massimo Marengo (marengo@spin.it) e con la collaborazione di Marco Buttazoni, Mila Bottegal e Mayli Sanchez.
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