EDITORIALE

Dopo quella presentata dal consigliere regionale De Gioia nel luglio dello scorso anno e pubblicata sul numero 117 de La Gazzetta dello speleologo, fa la sua comparsa nel panorama politico regionale un’altra proposta di legge riguardante la speleologia. In data 25 maggio, infatti, è stata presentata la proposta di legge numero 254 “Tutela del patrimonio carsico regionale e valorizzazione della speleologia”, a firma dei consiglieri Metz, Kocijančič e Dressi. Questa nuova versione risulta più completa della precedente in quanto fa riferimento anche alla tutela dei fenomeni carsici, ipogei come epigei, nonché delle acque, patrimonio sempre più importante ed al centro di interessi diversi. Piace constatare come questo sia un periodo durante il quale molte regioni italiane stanno legiferando, o hanno da poco legiferato, in materia di speleologia e carsismo, dotandosi di leggi speleologiche molto tempo dopo il Friuli-Venezia Giulia che in tale materia ha fatto da apripista; e lo fanno avvertendo la necessità di aggiornarsi o, al caso di cambiare, riuscendoci molto prima di noi. Speriamo dunque che questo sia di buon auspicio anche per la nostra speleologia, ferma, come ben sappiamo, a una legge vecchia di quarant’anni che andava benissimo nel 1966, ma che adesso risulta molto stretta sotto tanti punti di vista. In chiusura vogliamo esprimere gratitudine ai consiglieri e agli addetti regionali che, pur appartenendo a forze politiche diverse, hanno lavorato assieme per formulare questa proposta su un argomento a sua volta variegato come la Speleologia. Nelle pagine di questo numero de La Gazzetta, riportiamo, nella rubrica “Varie”, a pagina 3, il testo integrale di questa proposta di legge, consultabile anche sul sito internet della Regione alla pagina http://lexview-int.regione.fvg.it/iterleggi/.