-------------------------------------------------
Numero 9 - Agosto 1997 - Edizione internet
La Gazzetta dello speleologo -
        Notiziario informale di speleologia del Friuli Venezia Giulia
Proposta per la realizzazione dell'ottavo convegno regionale di speleologia del Friuli-Venezia Giulia
INDICE
Man. future
Corsi futuri
Pubbl. edite
Pubbl. stampa
News esplorative
Segnalazioni
L'opinione
Proposta
Premessa
1) Nome
2) Caratteristiche generali
3) Periodo
4) Durata
5) Cadenza
6) Luogo
7) Organizzazione
8) Partecipanti
9) Invitati
10) Contenuto
11) Presentazione delle relazioni durante il convegno
12) Termine e modaliita' per la presentazione dei lavori
13) Manifestazioni collaterali
14) Escursioni
15) Feste, aspetto ludico
16) Logistica, pranzo e cena
17) Programma del convegno
18) Questione finanziaria
19) Quota iscrizione
20) Tavole rotonde ? Assemblee ?
21) Abstract
22) Atti del convegno
23) Fattibilita'

Premessa

Dal 1985 non si organizzano piu' nella nostra regione i classici convegni regionali di speleologia, importantissimo appuntamento biennale che era iniziato nel lontano 1973, utile per "tastare" il polso della speleologia locale.

Da piu' parti recentemente si sono levati scudi a favore della ripresa di questi convegni, ma nessun gruppo speleologico se la sente di affrontare una simile impresa, ritenendola troppo impegnativa ed onerosa e ricevendo in cambio magre soddisfazioni, specialmente in termini di partecipazione e lavori, cosa che e' accaduto con gli ultimi convegni.

La speleologia in tutti questi anni e' mutata e pertanto va modificata anche l'impostazione da dare a dei convegni regionali di speleologia. Qui di seguito propongo l'VIII Convegno Regionale di Speleologia del Friuli-Venezia Giulia, momento aggregante di TUTTI i gruppi speleologici regionali e di TUTTI gli speleologi operanti in regione, come lo vedo io, per evitare gli errori del passato.

Come leggerete sotto, questo proposto e' un convegno all'insegna del risparmio, affinche' non si possa dire che e' inattuabile per via dei costi. E molto ridotto, rispetto ai precedenti, ma penso che per riprendere la strada dei convegni sia la soluzione migliore. Chiaramente questo non puo' essere il classico coniglio fuori dal cilindro: non e' la soluzione al problema convegni, ma e' pur sempre una proposta ragionata, alla luce delle ultime esperienze.

Al convegno sono moralmente obbligati a partecipare tutti gli speleologi e i gruppi che hanno svolto attivita' in questo ultimo periodo, e che dovrebbero presentare le loro attivita', i loro risultati, le loro ricerche, di qualsiasi tipo o levatura siano. Il convegno dovrebbe essere l'atto finale di tutta l'attivita' svolta nel corso dell'anno o degli anni precedenti.

ATTENZIONE! Questa e' una proposta valida se ci sara' la collaborazione degli speleologi, di qualunque gruppo facciano parte. E importante dibattere sulle finalita' e modalita' della manifestazione gia' dall'inizio, per avere un'idea chiara di che tipo di convegno si vuole fare. Sarebbe infatti possibile impostare una manifestazione del tipo AGSP (preponderante il lato festaiolo) oppure un convegno serio (come quello toscano). Le possibilita' di farlo sono molteplici. Discutiamone e facciamolo.


1) NOME

Si potrebbe anche chiamare "Primo Incontro di Speleologia Regionale" oppure "Giornata della Speleologia del Friuli-Venezia Giulia", se lo si organizza in una certa maniera (come in Piemonte o in Puglia). Se pero' lo vogliamo fare con le caratteristiche di un convegno vero e proprio, come quelli precedenti, sarebbe meglio denominarlo "VIII Convegno Regionale di Speleologia del Friuli- Venezia Giulia" e magari come sottotitolo "L'attivita' e la ricerca dei gruppi speleologici in regione". Il nome non e' comunque un problema.

2) CARATTERISTICHE GENERALI

Si puo', volendo, farlo anche a tema. Uno bellissimo che nessuno e' mai riuscito a realizzare, e' quello sul Massiccio del Monte Canin. Ma e' piu' difficile da portare a termine (forse in futuro....). Facciamolo allora come quelli di una volta. Serio o festaiolo? Facciamolo serio! E un vero peccato, pero' e' un segno di maturita' della speleologia regionale e serve a capire/sapere cosa facciamo. In questi anni, senza accorgersene, la speleologia ha prodotto e sta producendo una mole enorme di lavori, ricerche, scoperte, esplorazioni, ecc...che viene pubblicizzata dopo anni su innumerevoli bollettini, oppure non viene nemmeno divulgata. Esempi mostruosamente evidenti li abbiamo tuttora sotto gli occhi. Il convegno serve a superare questa situazione di stallo.

3) PERIODO

Ideale un sabato di maggio. Bene potrebbe andare il giorno 10 maggio 1998. Non dovrebbe fare piu' tanto freddo e non dovrebbe fare ancora caldo e poi non e' ancora tempo di fare attivita' in montagna. Gli speleologi hanno inoltre tempo per raccogliere i risultati delle attivita' svolte nell'anno precedente. Sperando che in concomitanza non ci siano altre manifestazioni o corsi importanti. Da programmare bene il giorno fra tutti i gruppi.

4) DURATA

L'ideale sarebbe stato un week-end, come i precedenti. Per questioni di partecipazione, e' da comprimere tutto in una giornata sola (sabato), da mattina a sera. Sara' un tour de force, ma non possiamo obbligare la gente a partecipare anche la domenica (facendoli dormire sul posto o facendoli tornare la mattina dopo), se non c'e' nulla d'interessante e magari solo la mattina. E infatti assodato che gli speleologi della regione non si fermano piu' di un giorno, stando a non piu' di un'ora d'auto dal luogo della manifestazione.

5) CADENZA

Si vede come va e poi si decide. Impostato cosi' si potrebbe anche fare annuale, altrimenti e' da fare senz'altro biennale.

6) LUOGO

Un posto abbastanza centrale e pratico, possibilmente ben gestibile dagli speleologi stessi. La sede del Gruppo Speleologico Monfalconese A.d.F. potrebbe essere un buon posto, anche se piccolo. La sede della Lindner di Fogliano, con annesse sale della biblioteca sarebbe l'ideale, ma c'e' il problema del vitto, che ad esempio nella sede del Fante non ci sarebbe (ottima la cucina!). Un'altra possibilita' e' il comprensorio delle cave di Selz a Monfalcone, dove si e' svolto il 17 Triangolo dell'Amicizia. E grande ma si e' ospitati; in compenso ci sono le cucine per i pasti. Comunque anche questo non e' un grosso problema. Bisogna sempre tener conto che la localizzazione e' questa: raggiungibile da tutta la regione in un'ora d'auto. Un po' decentrato e piccolino, ma facilmente gestibile dagli speleo, e' il Rifugio Speleologico del CRC Seppenhofer a Loneriacco (Tarcento). Tra tutte queste possibilita', una sicuramente saltera' fuori.

7) ORGANIZZAZIONE

Nota dolente. Finora nessun gruppo, come detto, si e' sentito d'organizzarlo, vuoi perche' non si ritiene piu' valido il convegno, vuoi perche' non ci sono piu' gruppi (o meglio, persone all'interno dei gruppi) in grado d'organizzarlo, vuoi perche' non c'e' piu' tempo, vuoi perche' ci sono troppe beghe tra speleo, vuoi perche' ....... Comunque resta il fatto che se dobbiamo aspettare che un gruppo speleologico ne organizzi uno, avremo da aspettare ancora parecchio. In giro pero' ci sono parecchie persone che avrebbero voglia di farlo, o per lo meno che si facesse e che sarebbero in grado di portare avanti un buon convegno. Il problema e' che sono sparpagliate in giro per la regione. La creazione della Federazione Speleologica Regionale dovrebbe eliminare questo problema. Sarebbe quindi la federazione, tramite un suo comitato organizzatore, composto dagli speleologi di buona volonta' a fare il convegno. Si nomina poi un comitato scientifico, che pero' non ha molto da fare, e il gruppo locale, che ospitera' il convegno e che si dovra' attivare per la logistica. Diciamo che il lavoro globale dovrebbe venir ripartito tra numerose persone. Il bello sta nel riuscire a coordinarle. Si potrebbe chiedere il patrocinio di SSI, CAI, o altri (facoltativo).

8) PARTECIPANTI

Possono e devono partecipare tutti gli speleologi della nostra regione. Se lo desiderano, anche quelli di altre regioni o stati contermini. Devono comunque partecipare tutti i gruppi della regione, dal piu' vecchio e grande al piu' giovane e piccolo. E' auspicabile la partecipazione di ogni sorta di speleologo, qualsiasi sia l'eta', l'interesse, ecc... L'importante e' non doversi trovare sempre i soliti quattro gatti.

9) INVITATI

Eviterei di chiamare autorita', politici, ecc... per i saluti d'apertura e le solite chiacchiere, che servivano al gruppo organizzatore per farsi bello e per riempire la mattinata del sabato. Visto il tempo ristretto che ci troveremo ad avere, passerei subito alla presentazione del convegno. Eventualmente, solamente se il convegno fosse sponsorizzato in qualche modo dalla Regione, farei venire l'assessore competente.

10) CONTENUTO DELLE RELAZIONI

Di qualsiasi contenuto purche' siano inerenti la speleologia regionale o eventualmente quella limitrofa. Lunghezza quella solita per i convegni. Possibilmente di argomenti che interessino i partecipanti e quindi non troppo specifici (es.: "Malformazione congenita dell'arto anteriore sinistro di un esemplare di Leptodirus Hohenvartii catturato nel Pozzetto III a nord ovest di Prosecco - Carso"). Passano al vaglio del comitato scientifico. Obbligatorio un abstract. Se un gruppo grotte non ha alcun lavoro da presentare, puo' andare bene anche una mini relazione sull'attivita' svolta nell'anno precedente. Avra' pur fatto qualcosa!

11) PRESENTAZIONE DELLE RELAZIONI DURANTE IL CONVEGNO

Il relatore dovra' avere l'accortezza di restringere la relazione a non piu' di 15 minuti (eventuale proiezione compresa). Altri 10 minuti possono essere dedicati ad un eventuale ed auspicabile dibattito in sala.

12) TERMINE E MODALITA' PER LA PRESENTAZIONE DEI LAVORI

Per la buona riuscita del convegno i lavori e le relazioni dovranno pervenire alla segreteria organizzativa con moderato anticipo (diciamo un mese prima?) e chiaramente su dischetto, oltre che stampato, in maniera da non dover ribattere tutto per la stesura degli atti. Foto e disegni potrebbero creare qualche problema, comunque risolvibile.

13) MANIFESTAZIONI COLLATERALI

Vista la durata della manifestazione, non vedo lo spazio per attivita' collaterali, anche se queste sono sempre ben accette. Mostre fotografiche all'interno dei locali sono una cosa bella, ma non so chi avrebbe voglia di montarle la mattina per smontarle la sera. Le proiezioni sono un'altra cosa che fa male eliminare. Si potrebbero proporre, in separata sede delle proiezioni, ma distoglierebbero i partecipanti dai lavori del convegno. Brevi proiezioni diapo sono pero' essenziali per l'illustrazione delle relazioni.

14) ESCURSIONI

Da eliminare. Penso che oramai gli speleologi della regione conoscano le varie aree carsiche, e comunque, vista la localizzazione (Carso monfalconese, probabilmente), non penso ci siano molte cavita' da vedere. E poi non c'e' tempo.

15) FESTE, ASPETTO LUDICO

Altra nota dolente. Se lo si organizzava in un fine settimana, c'era anche il tempo per l'aspetto festaiolo. Pensato cosi', rimane solo il dopo cena, durante il quale si puo' comunque fare baldoria (non dimentichiamo che siamo a non piu' di un'ora da casa). Un momento di "svago" sarebbe comunque la pausa pranzo...

16) LOGISTICA, PRANZO E CENA

Questo e' un affare che riguarda chi ci ospita. E' comunque doveroso venire incontro agli organizzatori della logistica. Due sono le possibilita' per i pasti: se il posto ce lo permette, ci si arrangia, altrimenti si e' costretti ad ordinare pasti preconfezionati (mi sembra un po' squallidino, pero'). Bisogna abbassare i costi dei pasti, altrimenti i partecipanti dovranno sborsare altri soldi per mangiare. Io cercherei di farli mangiare gratis (bere no!). Simpatico, se non indispensabile, anche un "baretto speleo" annesso alla sede del convegno, dove i convenuti possono distrarsi un po', discutere, conoscersi meglio. Non dobbiamo scordarci infatti che da sempre i convegni non si fanno in sala ma nei corridoi!

17) PROGRAMMA DEL CONVEGNO

        Ore 09.30 - Apertura del Convegno e presentazione
        Ore 09.45 - Eventuale saluto di autorita'
	Ore 10.00 - Inizio dei lavori
	Ore 12.30 - Pausa pranzo
	Ore 15.00 - Ripresa dei lavori
	Ore 18.00 - Tavola rotonda (oppure Assemblea della FSR)
	Ore 19.30 - Cena
	Ore 20.30 - Post cena
	Ore 23.00 - Chiusura di tutto

18) QUESTIONE FINANZIARIA

Nota dolentissima. Chi paga? Innanzitutto e' da precisare che un convegno cosi' pensato ha un abbattimento dei costi notevolissimo. Restano pero' da tirare fuori svariate lire per pagare le circolari, i pasti, le spese di segreteria, gli atti, ecc..; spese che sicuramente la irrisoria quota d'iscrizione non coprira' mai. Diciamo che un convegno cosi' strutturato, tutto compreso, puo' stare sotto i 5 milioni, dei quali la maggior parte destinati al vitto e agli atti. I soldi pero' in una maniera o l'altra si tireranno fuori (sponsor? quote dei gruppi? Federazione? contributo regionale?).

19) QUOTA ISCRIZIONE

E brutto, ma bisogna mettere una quota d'iscrizione, magari bassissima, ma bisogna metterla. Penso che 10.000 lire siano una cifra ragionevole per non avere nulla in cambio e doversi sorbire una giornata intera di chiacchiere. Facciamo questo sforzo.

20) TAVOLE ROTONDE? ASSEMBLEE?

Come contorno, si potrebbe organizzare (tempo a disposizione permettendo) una tavola rotonda incentrata su un argomento specifico (es.: "Facciamo il punto sulle ricerche sul Monte Canin"; "Dove va la speleologia regionale?"; "Le pubblicazioni speleologiche"; "Il catasto grotte"; tema a piacimento.....), oppure l'assemblea della Federazione Speleologica Regionale. Tutto dipende comunque dal tempo a disposizione e dal limite di sopportazione dei partecipanti.

21) ABSTRACT

Nella giornata del convegno dovranno essere distribuiti gli abstract, in maniera che i partecipanti al convegno possano avere un'idea delle relazioni. Fotocopie degli stessi andranno benissimo. In una cartellina (offerta) oltre agli abstract troveranno posto il programma, fogli di carta e penna per gli appunti e altre amenita' offerte. Inutili i depliant turistici.

22) ATTI DEL CONVEGNO

Se tutti i presentatori faranno i bravi e porteranno i lavori nel modo e nei tempi richiesti, l'uscita degli atti potrebbe essere cosa di un paio di mesi o qualcosa di piu' (diciamo per settembre-ottobre). Gli atti avranno senso se ci sara' un numero ragionevole di lavori. Il costo, grazie alle moderne tecniche computerizzate, potrebbe stare entro i 2,5-3 milioni. (circa 80 pagine, 20/30 fra foto e disegni, copertina a 1 colore). Si potrebbe anche inserire, in fondo, qualche pagina di pubblicita' del settore. Non e' molto bello, ma ricordiamoci che altri lo hanno gia' fatto o lo stanno facendo (vedi in Slovenia).

23) FATTIBILITA'

Se la macchina organizzativa inizia a lavorare a pieno ritmo da settembre, la data fissata all'inizio potra' essere rispettata. L'importante e' che siano messe da parte, per una volta almeno, sterili polemiche e inutili campanilismi.

Gianni Benedetti



[GO UP] Vai all'indice di questo numero. Edizione internet a cura di:
Massimo Marengo (marengo@spin.it)
- http://www.spin.it/~marengo/speleo/lagazzetta/

[GTS] [SPELEOIT] La Gazzetta dello speleologo - Edizione Internet e' un servizio fornito dal Gruppo Triestino Speleologi per le pagine internet della Speleologia Italiana ed e' ospitata sul server della spin s.r.l. [SPIN]